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"Yah! Non puoi aver vinto di nuovo!" Piagnucolò Baekhyun, facendo rimbalzare il joystick sulle coperte e mettendosi le mani tra i capelli, in segno di frustrazione.

"Non è colpa mia se sei scarso, baby." Sospirò il maggiore, con un sorriso strafottente sul volto. Posò la mano sulla coscia nuda di Baekhyun, che riposava leggera sopra la sua, e prese ad accarezzare distrattamente la sua pelle morbida, mettendo via il joystick con un gesto disinteressato, soddisfatto della sua ennesima vittoria, non tanto per il gusto di aver sconfitto il moro un'altra volta, piuttosto per aver avuto un'altra occasione di osservare il modo in cui le sue labbra si torcevano all'ingiù, dipingendo un broncio adorabile sul suo viso pulito.
L'altro prese l'ultimo sorso di Fanta dalla sua lattina, per poi accoccolarsi contro il suo petto, lasciandosi cullare dal suo tocco e dal suo profumo.
Era diventato il suo passatempo preferito nel giro di neanche due giorni. Forse lo era sempre stato, a dire il vero, ma riscoprire cosa si provasse a stare semplicemente poggiato pigramente contro di lui gli dava quella sensazione di sollievo e piacere che un soffio di vento aveva sulla sua pelle in una giornata di soffocante afa estiva.

"Amore, vado a prendere qualcos'altro da bere. Ti va una birra?" Domandò ad un tratto il maggiore, sfiorando la sua guancia col naso amorevolmente.

"Okay." Annuì il bassino, baciando le sue labbra prima di guardarlo scendere dal letto, per dirigersi in cucina, completamente nudo ma senza la minima ombra di vergogna. Perché alla fine mostrare il suo corpo a Baekhyun era come starsene da solo davanti ad uno specchio. La nudità era per Chanyeol una delle tante cose personali da condividere in una relazione. Per il minore, il discorso era leggermente diverso. Lui lo reputava più un dono, un privilegio, o forse, meglio anzi, un processo di accettazione condivisa di se stessi. Qualcosa come: io ti do i miei difetti, tu cerca di non farmeli pesare come già faccio io e come hanno fatto gli altri, ma vedi di farne tesoro.

Era tutto così familiare, e intimo, quello che avevano reinstaurato, qualcosa che Baekhyun non prospettava di riottenere in così poco tempo. Chanyeol gli aveva permesso di evitare quella ripidissima e impervia salita a cui si era preparato prima di partire, forse per compassione, forse perché neanche lui aveva più voglia di faticare così tanto ad arrampicarsi lungo quei pendii scoscesi e frastagliati che non avrebbero fatto altro che drenare ulteriormente le loro energie, insensatamente.
Il loro amore non era fatto per questo genere di imprese, non lo era mai stato, eppure ne avevano affrontate di ben peggiori e la sola soddisfazione di essere riusciti a superarle aveva dato ad entrambi, e soprattutto al maggiore, il coraggio di arrendersi senza pentirsi delle sue scelte, di perdere la gara e di tornare ad amare con quella stessa leggerezza che aveva caratterizzato l'inizio della loro storia: una conoscenza tramite una scadentissima app di incontri, un desiderio fisico e mentale rapido e quasi sconsiderato, e poi, come un fulmine inaspettato durante una giornata di sole tanto forte da spaccare le pietre: l'amore. Sbocciato come un ibisco d'estate, meraviglioso, colorato, energico.
Si era appassito forse molto prima che loro l'avessero programmato, rovinato dalla pioggia, ma l'estate era tornata, come voleva la successione delle stagioni, e ora quell'ibisco stava rinascendo, ancora più bello e profumato, tanto forte da non poter essere turbato dalle brevi ed inaspettate pioggerelle estive.

In men che non si dica Chanyeol riemerse dalla porta con due birre in mano, un apribottiglie e le sue immancabili sigarette.
"Grazie." Mormorò il bassino, accettando la bottiglia che l'altro gli stava porgendo. "Che ore sono?"

"Uhm... mancano quasi venti minuti a mezzanotte." Snocciolò il maggiore, intento ad aprire la sua birra. Ne prese subito un lungo sorso, e lasciò che le bollicine gli solleticassero la gola, dissetandolo.

Poi, fu il turno della sigaretta, messa tra le labbra, accesa, e ritirata nel mentre che permetteva al fumo di uscire lentamente.
Baekhyun si sistemò di nuovo su di lui, abbracciandolo stretto e lasciando tanti piccoli baci sul suo collo, la sua mascella, e in prossimità della sua bocca.
Chanyeol posò le labbra sulle sue, lasciandole semplicemente riposare per un po', il tempo di godere della loro vicinanza, e poi prese a muoverle sulle sue, legando le loro lingue e lasciando che si accarezzassero svogliatamente, umide e scivolose.
Baekhyun ansimava soltanto, apprezzando il modo sfacciato in cui la mano di Chanyeol, quella libera dalla sigaretta, si muoveva sulla sua pelle, soffermandosi spesso e volentieri sul suo membro svestito e rilassato, rinvigorendolo al minimo tocco più insistente degli altri.
Era diventata routine, toccarsi nei momenti più disparati, magari anche quando si era impegnati a fare altro ed il momento non comportava il manifestarsi di eccitazione. Era come un costante controllare se l'effetto delle loro mani sul corpo dell'altro fosse lo stesso di sempre, ripetitivamente, per assicurarsi che non era solo un sogno.
Così, anche la mano di Baekhyun si ritrovò a massaggiare distrattamente l'erezione semidura di Chanyeol. Non avevano il solo e prefigurato obiettivo di raggiungere l'orgasmo, lo facevano giusto perché era bello stare così vicini, senza nessuno che potesse turbarli. Quella casa era il loro locus amoenus, personale e impermeabile al mondo esterno.

"Channie." Disse ad un certo punto il bassino, quando si staccarono.

"Sì?"

"Uno di questi giorni mi porti a vedere lo studio in cui lavori?" Domandò, bevendo dalla sua bottiglia.

"Certo. Anche domani, se vuoi."

"Dopodomani, meglio. Domani ti voglio portare io da qualche parte." Affermò, prendendogli la sigaretta dalle mani e provando a fare un tiro. Aspirò il fumo e lo lasciò uscire con successo, perciò si concesse un'altra boccata, per poi restituirla a Chanyeol, con una leggera smorfia infastidita quando il fumo gli entrò negli occhi.

"Amore, sai che... proprio vicino alla mia Accademia c'è un'università di Giurisprudenza?" Disse, scaricando la cenere.

"Dici sul serio?"

"Mh." Annuì, sistemandosi meglio il suo corpo addosso non appena terminò di fumare; lasciò indugiare il palmo su uno dei suoi glutei, stringendo la pelle e giocando con la sua morbidezza. "Tu hai... ecco, hai già fatto domanda a Seoul? Insomma, vuoi ancora studiare legge?" Indagò.

"Sì, voglio... e no, non ho ancora fatto domanda. Non ho ancora raggiunto una media accettabile." Ridacchiò, mordendogli una spalla.

"Un mio amico studia lì. Non c'è bisogno di un voto preciso... c'è solo un esame d'ammissione." Spiegò il maggiore.

"Ah, interessante. Non so se in Corea da qualche parte funzioni così."

"Ecco, quello che sto cercando di dirti è... che potresti provare a fare domanda qui... sono sicuro che riusciresti ad entrare, sei intelligente e studi alla grande quando ti ci metti. Cioè, ti piacerebbe vivere qui?" Continuò Chanyeol, arrivando al punto.

"Qui? Yeol, ma se non so una parola di inglese. Sì, sarebbe bellissimo ma... siamo sicuri che sopravvivrei?" Rise di nuovo Baekhyun, osservandolo come sbalordito.

"Lo puoi imparare, l'inglese. Comunque la mia era solo un'ipotesi, non volevo forzarti a fare niente... scusa, volevo soltanto farti sapere che se, magari, tu scegliessi di venire qui... potremmo vivere insieme."

"Chanyeol..." il moro spalancò la bocca in un ovale, gli occhi pieni di una luce particolare e intermittente, tra lo stupore e l'emozione.

"Okay, scusa sto svalvolando. Sì, lo so... è un'idea un po' avventata e-"

"Yeol. Mi stai indirettamente chiedendo di venire a vivere qui con te?" Domandò ora il bassino, facendo abbassare lo sguardo al biondo.

"Sì. Cioè... Okay sì, è quello che volevo dire. Merda. Io comunque lo so bene che è una decisione difficile da prendere ora come ora, dimenticatene." Si scoraggiò, scacciando via il pensiero con un gesto veloce delle dita.

"Amore... mi piacerebbe tantissimo. Farò l'impossibile per raggiungerti."

"Farai? Non hai usato il condizionale. Questo significa che vuoi provare?" Il volto del più grande si illuminò gradualmente, sciogliendosi in un sorriso pieno di gioia.

"Certo che sì. Mi sono innamorato di questa città il primo secondo in cui ci ho messo piede. E amo te ancora di più... quindi perché non provare a fare questa pazzia? Ci guadagnerei... una bellissima città, gli studi dei miei sogni... e l'amore della mia vita." Sussurrò, giocando con le sue orecchie a sventola.

"Sarebbe bellissimo averti qui. Ti amo, Baekhyunnie. Ti aspetterò."

"Io ti amo di più, Chan." Mormorò. "Mezzanotte." Sorrise, dando uno sguardo all'orologio a muro nella stanza del più grande. "Auguri, amore mio. Buon compleanno."

Si mise a sedere sul suo corpo, incastrando il suo bacino tra le gambe e lasciandosi avvolgere i fianchi dalle sue mani ruvide, e premette le labbra sulle sue, coinvolgendolo in un bacio lento e carico di desiderio. In poco tempo furono entrambi di nuovo eccitati, e presto Baekhyun scivolò agilmente sulla sua erezione, prendendo a muoversi su di lui.

"Grazie, piccolo. Per essere venuto, per la tua pazienza, per tutto. Non posso desiderare di meglio. Sei il regalo migliore che qualcuno possa chiedere per il compleanno." Rise debolmente sulle sue labbra il maggiore, baciandolo mentre Baekhyun si avvitava senza fretta su di lui.

"Stavolta è davvero per sempre, Chanyeol." Mormorò, stringendo le sue mani mentre si sosteneva sul suo corpo.

"Per sempre, Baek."

L'ho scritto in un'ora, non l'ho ricontrollato, ci saranno orrori di battitura a nastro, ma mi andava di pubblicarlo😂
-2 capitoli, credo

Exotic 2 || ChanbaekWhere stories live. Discover now