Ti Stavo Aspettando

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Joshua

Le ho detto che la amo e non ha osato più proferire parola.

<<Non voglio tu ti senta a disagio alle mie parole. Voglio solo che le accetti perché è quello che sento.>>

<<Non sono a disagio, solo che mi sento frastornata. A causa tua non so più se la vita che sto vivendo sia quella che voglio.>>

<<Quetso significa che mi darai una possibilità?>>

<<Joshua....>>

<<Lascia stare, non dire nulla. Ho detto che ti davo una settimana e una settimana sarà.>> La interrompo.

<<Si è fatto tardi!>> Si alza e io la seguo. Siamo uno difronte all'altro e vorrei baciarla, ma non voglio rovinare tutto solo perché sono stato impulsivo.

<<Grazie per la bella serata!>> Abbozza un sorriso.

Non posso baciarla, ma posso abbracciarla. Così l'abbraccio senza avviso e lei si irrigidisce. Un momento dopo però ricambia la stretta.

<<Sono felice tu abbia accettato!>>

<<E io sono felice di averlo fatto.>>

*****

Ho dormito come un ghiro, nel vero senso della parola.
Tra l'altro oggi mio padre torna a casa e tutti noi siamo già in ospedale per lui.
Anche se a detta sua, non serviva che si presentasse tutta la famiglia.
Gli bastava mia madre.

<<Com'è andata ieri sera?>>

<<Volevo di più, ma so aspettare.>>

In lontananza ecco che la vedo comparire e con lei e Noah c'è anche Liam.

Noah appena mi vede inizia a correre felice verso di me. Io apro le braccia e lo abbraccio più forte che posso.

<<Papà sei venuto per restare vero?>>

<<Certo.>>

<<Buongiorno!>> Rachele mi saluta e Liam la guarda un pò confuso.
Forse non si aspettava che mi avrebbe rivolto la parola.

<<Buongiorno!>>

<<Voi due vi parlate?>>

<<Dobbiamo. È la madre di mio figlio.>> Calco sulla parola figlio.

<<E da quando?>>

Tutte queste sue domande mi fanno capire che in realtà non si aspettava affatto che io e Rachele ci riparlavamo.

<<Da oggi!>> Interviene Rachele.

<<È il padre di mio figlio, suo padre è stato male... Non mi sembra bello lanciarsi l'odio addosso anche in queste circostanze.>> Comunica seria.

Liam sembra accettare la cosa e non dice più nulla.
Io invece sto saltando di gioia per la sua reazione.
Lo so, sarà nulla di che ma mi ha "difeso" e ciò mi rende fiero e sicuro di me stesso.