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Joshua

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<Pronto!?>>

La sua voce, dopo un anno... Un tuffo al cuore.

<<Rachele?!>> Quasi sussurro. Ho pauro che appena sentirà la mia voce mi staccherà il cellulare in faccia.

<<Noah non è in casa. Richiama più tardi.>> Sta per staccare ma la blocco.

<<Aspetta... Come stai?>> Le chiedo con cautela, sempre per paura.
Non ha il tempo di rispondere che in sottofondo sento la voce di un uomo chiamare il suo nome.

<<Noah c'è tuo padre al telefono.>> Così mi liquida e passa il cellulare a nostro figlio.

<<Ciao papà.>>

<<Ciao amore. Come stai?>>

<<Io sto bene e tu?>> Continuiamo la nostra conversazione per un bel pò di tempo prima che mi saluti per andare a cena, ma scasualmente Noah dimentica di staccare la chiamata così resto in linea e ascolto Rachele parlare.

<<Hai lavato le mani vero?>>

<<Si mamma.>> Risponde Noah.

In questo momento Immagino Rachele che gli punta qualcosa contro scherzosamente e Noah che gli mostra le mani annoiato.
Una scena davvero dolce da vedere ma impossibile da realizzare.

<<Scusami tesoro era George.>> Sento la voce di un uomo e Rachele che gli risponde di non preoccuparsi.

È andata avanti, mi sembra giusto.

<<Posso portare le fedi al matrimonio?>> Chiede Noah.

A me viene un colpo al cuore.
Si sposa?

Perché tu cosa hai fatto? Non ti sei sposato? Mi ricorda la mia coscienza.

<<Ma certo. E Daniela sarà la nostra damigella.>> Risponde la mamma.

<<Cecilia e suo marito erano felicissimi quando gli ho chiesto di fare da testimoni.>> Rammenta l'uomo.

Ormai ho sentito troppo, così stacco la chiama e lancio il cellulare non so dove.

<<Josh tutto bene?>>

<<Non è il momento Brianna. Non ora per favore.>>

<<Era Noah?>>

<<Non ti riguarda.>>

<<Ma la smetti di trattarmi così? Sono tua moglie Josh, la madre di tuo figlio.>> Urla.

<<E ringrazia Hunter allora se stiamo insieme, altrimenti ora sarei a New York con Noah e Rachele.>> Sbraito a un centimetro dalla sua faccia.

<<Ancora Rachele. Ma quando la smetterai?>>

<<Mai, non la smetterò mai. Mi hai rovinato la vita ed ora devo ricambiare il favore no?>>

<<Cosa vuoi da me davvero? Lasciami e finiamola qui.>>

<<Troppo facile. Ma no, io resterò con te e appena ti avrò tolto tutto, me ne andrò.>> Urlo sbattendo un pugno al muro.

<<Ti odio Brianna. Ti odio.>> Dico a denti stretti prima di salire le scale per tornare in camera mia.

Si, camera mia, solo mia. Perché mai e poi mai dividerò il letto con una come Brianna.

Qualche ora più tardi

Il pianto di Hunter mi sveglia. Accendo la luce e vado in camera di Brianna a prendere mio figlio.

<<Che succede?>>

<<Ha fame, come sempre.>> Brianna lo prende in braccio e lo porta sul suo letto per allattarlo.
Quando ha fatto, mi passa Hunter e gli faccio fare il ruttino.

<<Lo porto con me.>> L'avviso prima di lasciare la sua camera per raggiungere la mia.

Una volta fatto il ruttino si addormenta subito. Con calma lo metto nel letto e mi sdraio con lui.

Lo guardo dormire e giorno dopo giorno mi rendo conto che i miei figli sono l'unica certezza che ho.

<<Secondo te dovrei andare avanti? Dovrei risolvere i problemi con tua madre e lasciare che Rachele viva la sua vita?>> Parlo ad Hunter come se potesse capirmi e lui nel sonno fa un sorriso.

<<Perdonami Hunter. Per quanto ci provi, non ci riesco. È più forte di me.>> Dico prima di cadere in un sonno profondo.

****

Il mattino dopo Huanter non è più vicino a me e il panico mi assale.
Mi alzo dal letto e corro verso camera di Brianna.

<<Hunter!?>>

<<Piangeva ma non lo hai sentito così l'ho preso io. Ora dorme.>>

<<Cazzo che spavento.>>

<<Signore...>> Tonya la governante entra in camera accaldata e con il fiato corto.

<<Cosa succede?>> Mi allarmo.

<<Ha chiamato sua madre...>> Cerca di prendere fiato.

<<Allora? Cosa succede?>>

<<Suo padre è in ospedale, ha avuto un malore.>>

<<Dove sono ora?>>

<<Sua madre lo ha fatto trasportare in elicottero a New York. Nelle sue condizioni non avrebbe resistito fino a San Francisco.>>

<<Deco andare!>> Corro a preparare le mie cose e Brianna mi segue.

<<Vengo con te!>> Afferma.

<<No... Tu resti qui con Hunter. Ti aggiornerò io sulla situazione ogni tanto.>> Dico prima di vederla sparire dalla mia visuale.

Ti Stavo Aspettando Where stories live. Discover now