15

3K 87 11
                                    

Rachele
Un anno dopo


Oggi Noah inizierà a frequentare le elementari.
Sono così emozionata per lui.
Sta crescendo davvero in fretta.

<<Mamma ti sbrighi?>> Urla il mio ometto dalla cucina.

Mi sono fatta prendere così tanto dall'emozione del momento che ho iniziato a sognare ad occhi aperti sul futuro di Noah da dimenticarmi che alle elementari la campanella suona alle 8 e non più alle 9 come all'asilo.

<<Tesoro hai fatto?>> Urla Liam.

<<Arrivo!>> Affermo iniziando a correre verso la cucina.

<<Mamma andiamo su!>> Mi can zona per l'ennesima volta Noah.

Vi giuro che non ho mai visto un bambino come Noah essere felice di andare a scuola.
Neanche io avevo questa voglia alla sua età.

<<Fatto... Possiamo andare.>> Prendo Noah per mano e mentre ci sbrighiamo a raggiungere l'auto, Liam  si appresta a chiudere velocemente la porta di casa.

Si, avete capito bene... Liam, il ragazzo che un anno fa per sbaglio si versò la pepsi addosso ora è il mio compagno di vita.

Ora vi spiego tutto.
In questo anno sono cambiate moltissime cose.
Forse alcune di queste neanche le potete immaginare.

Volete il primo scoop?

Mio padre ha lasciato mia "madre"... A seconda dei fatti, dopo che mio padre venne da me per raccontarmi la verità, mia madre non l'ha presa tanto bene.
Così sono iniziati vari dilemmi tra i due e mio padre, ormai stanco, l'ha mollata.
Ora vive a Orange County e da lì gestisce tutte le sue attività.
Da poco ha iniziato anche a frequentare un'altra donna, e conto di conoscerla presto.

Mia madre  dal canto suo, ha tagliato ogni ponte con me.
Onestamente? Non mi frega niente.

Passando ad altro.

Cecilia, è diventata la mia migliore amica oltre a Carmen e spesso tutte e tre ci riuniamo per delle serate solo per donne.
Naturalmente i bambini restano a casa con gli uomini.

I signori Hill invece sono partiti per una crociera di un mese e conto di vederli appena rimetteranno piede sulla terra ferma.

Poi c'è lui... Joshua. L'uomo che dice, che promette, che ti fa credere e sperare e poi ti illude.

Lui e Brianna alla fine si sono sposati e lei da pochi mesi ha dato alla luce un bambino di nome Hunter.

Prima che mi chiediate cosa sia successo ve lo spiego.

Qual giorno a casa mia, dopo che mi aveva detto per la seconda volta di voler lasciare Brianna, come una stupida gli ho creduto.
Così gli avevo detto che poteva venire a stare con noi appena avrebbe sistemato le cose a San Francisco.

La mattina dopo però, mi chiama dicendomi che Brianna si è sentita male e che doveva correre in ospedale. Ovviamente non gli ho negato nulla, perché comunque sia lei era sempre incinta di lui.
I giorni passavano e non avevo più sue notizie.
Così l'ho chiamato ma nulla da fare, il cellulare era sempre spento.

Una sera, mentre ero con Carmen e Cecilia al nostro solito bar a bere un aperitivo, Joshua ricompare.
Prova a chiamarmi ma non gli rispondo.
Perché?
Perché pochi istanti prima, Cecilia mi aveva detto che il giorno seguente, Brianna e Joshua si sarebbero sposati e che all'ultimo minuto lo aveva saputo anche lei.

Così ho cambiato numero di cellulare, indirizzo e-mail, e casa.
Ovviamente non potevo tenerlo lontano per via di Noah.
Allora avevo deciso che quando voleva vedere Noah, lo avrei portato da Cecilia e suo fratello e lui poteva andarlo a prendere da suo fratello.

Inoltre ho anche comprato un cellulare a Noah e gli ho detto che poteva chiamare a quel numero per sentire nostro figlio.

Io nel frattempo sono andata avanti per la mia strada, fino a quando non ho trovato Liam.
Ora viviamo insieme e presto diventerò sua moglie.

<<Ci vediamo più tardi tesoro, fa il bravo!>> Bacio il mio ometto e poi lo lascio andare.

<<A dopo campione.>> Lo saluta Liam.

Devo ammettere che Liam ci sa davvero fare con i bambini, e poi non ha mai avuto problemi con Noah.
D'altronde anche Noah l'ho ha accettato subito, quando ha capito che suo padre sarebbe stato per sempre lontano da noi.
Soprattutto ora che è nato Hunter.
Doveva vedere Noah la settimana scorsa ma ha rinviato perché Hunter aveva il raffreddore.

Sono davvero senza parole.

<<Ho una riunione tra 20 minuti con un nuovo cliente. Cercherò di fare il possibile per finire presto. Così poi ci godiamo queste ferie meritate.>> Comunica Liam.

<<Non mi sembra vero.>> Sorrido al pensiero.

Ci meritiamo una vacanza dopo aver lavorato anche d'estate senza sosta.

<<Ci aspettano due settimane da sballo.>> Lo punzecchio.

<<Mi pregherei di smettere.>> E basta questo per farmi bagnare tutta.

<<Giuro che...>> Neanche finisco la frase che ferma l'auto e si lancia sulle mie labbra.

<<Pregherai...>> Ripete tra un bacio e un altro prima di ricomporsi.

<<Mancano solo poche ore.>>Dico più a me stessa che a lui prima di varcare la soglia dell'ufficio.

******

Sto preparando la cena e Noah e Liam sono andati a comprare il pane.
Ad un tratto squilla il telefono e rispondo senza guardare prima chi mi stava chiamando.

<<Pronto!?>>

<<Rachele!?>> Quando sento la sua voce, mi rendo conto che in realtà era il cellulare di Noah che stava squillando e non il mio.

Così per sbaglio avevo risposto all'unica persona che non volevo più rispondere.

Ti Stavo Aspettando Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu