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Joshua

Tre giorni fa ho portato il capello di Noah e il mio in laboratorio per il test del DNA.
Poco fa mi hanno chiamato dicendo che avevano i risultati e che potevo ritirarli quando volevo.
Così ora eccomi qua.

<<Sig.Hill ecco a lei i risultati.>> L'infermiera mi passa il referto e per poco non mi sento male.

Compatibile al 100%.

Quindi Noah è mio figlio.

Perché mi hai fatto questo Rachele? Perché nasconderlo? Perché privarmi di una gioia simile?

Come una furia mi metto in macchina e guido verso casa della famiglia Yale.
Quando arrivo ad aprirmi la porta è proprio Rachele.

<<Se cerchi Brianna è con mamma e papà ad annullare il ristorante.>>

<<Mi frega poco di Brianna ora. Cercavo te.>> Ho gli ho che pizzicano e le mani che mi tremano per la rabbia.

Con uno scatto la prendo per le spalle e la sbatto al muro.

<<Joshua mi fai male. Che cazzo ti prende?>>

<<Questo, ecco cosa mi prende.>> le sbatto in faccia il test di paternità e come se avesse visto un fantasma diventa pallida.

<<Perché cazzo mi hai nascosto mio figlio? Perché?>> Urlo come un pazzo.

<<Joshua lasciami spiegare.>> Piange ma ora come ora me ne faccio poco delle sue lacrime.

<<Spiegami.>> Le lascio le spalle e noto dei segni violacei sulle spalle.

<<L'ho scoperto quando sono arrivata a New York. Volevo dirtelo, ma non potevo. C'era Brianna e c'erano i miei genitori. Come lo avrei spiegato alla mia famiglia che aspettavo il figlio del fidanzato di mia sorella? Così ho continuato a mentire e volevo continuare a farlo se tu non avessi deciso di sposare Bri.>>

<<Ora non fare la vittima e non dare colpa al matrimonio.>>

<<Non sto facendo la vittima e non ho dato la colpa a questo stupido matrimonio. Semplicemente non volevo rovinare la vita a nessuno, così me ne sono stata in disparte a crescere Noah da sola.>>

<<Rovinare la vita a qualcuno dici? Tu la vita l'hai rovinata a me. Lo hai fatto cinque anni fa e lo stavi continuando a fare oggi nascondendo i MIO figlio.>> Sbraito ad un centimetro del suo viso.

Lei si gira di lato e si asciuga le lacrime. Così che provo a fare anche io, ma non ci riesco.
Frustrato mi tiro leggermente i capelli e provo a calmarmi.

<<Joshua!>>

No Brianna, ti prego. Non ora.

<<Cosa succede?>> Chiede il Sig.Yale

Rachele ovviamente non osa proferire parola, io neanche.

<<Brianna dobbiamo parlare.>> Ecco che finalmente trova il coraggio di parlare.

<<Io non volevo. Non volevo fare del male a nessuno. È successo e mi dispiace. Ma...>>

<<Noah è mio figlio!>> Affermò io senza esitazione mentre guardo negli occhi la ragazza che a breve sarebbe dovuta diventare mia moglie.

<<Cosa vuol dire che Noah è tuo figlio?>> Domanda.

<<Cosa dici Joshua?>> Interviene la Sig. Yale.

Il Sig. Yale invece se ne sta zitto in disparte.

<<Lei lo sapeva non è così!>>

<<Rachele me lo ha detto tre giorni fa quando è venuta in ufficio. Naturalmente ho fatto in modo che annullaste il matrimonio proprio per questo. Per dare tempo a mia figlia di dirvi la verità.>>

<<Non ci credo.>> Sussurra Brianna.

<<Cinque anni fa, a quella festa alla quale tu non hai voluto partecipare io e Rachele siamo finiti a letto insieme. Due giorni dopo l'accaduto volevo dirti la verità e finire la nostra storia perché ero innamorato di tua sorella, ma lei poi è partita ed aveva deciso per entrambi di voler dimenticare l'accaduto. Così ho lasciato stare. Quando è arrivata a New York ha scoperto di Noah, ma sempre per sua decisione io non dovevo saperlo altrimenti questa storia avrebbe rovinato i nostri rapporti. L'altro ieri, dato che già da tempo avevo dei dubbi, mentre lei raccontava la verità a suo padre io ho preso un capello di Noah e l'ho fatto analizzare. Ovviamente il resto lo sai.>> Racconto concludendo.

<<Ti sei scopata il mio fidanzato?>> Brianna si avvicina pericolosamente a Rachele ma io mi paro d'avanti.

<<Ora la difendi pure?>>

<<La difendo perché anche io ho sbagliato e se devi dare la colpa solo a lei non lo accetto. Ho le sue stesse colpe. E poi è la madre di mio figlio, nessuno dovrà farle male.>>

<<Sei contenta? Per nani ti sei presa l'amore dei nostri genitori. La stima è il rispetto dei miei amici di scuola. Anche tata Maria moriva per te. E poi che fai? Ti prendi anche il mio fidanzato? Lasciatelo dire. Sei solo una lurida puttana.>> Le urla contro Brianna.

Il Sig.Yale stanco di vedere sua figlia Rachele in queste condizioni pietose gli si avvicina e la abbraccia.

<<Brianna smettila.>> Interviene la madre.

<<No che non la smetto. Non ditemi che ora è lei la vittima della situazione. Non lo accetto. È a me che ha rovinato la vita. A me. Brianna Yale l'altra vostra figlia se ve lo stesse chiedendo.>>

<<Sei arrabbiata ora, ed è giusto che sia così. Ma modera il linguaggio. È pur sempre tua sorella.>> Avanza suo padre.

<<Io non ho una sorella. Non più.>> Sintetizza prima di avviarsi alla macchina e lasciare il vialetto di casa a tutta velocità.

<<Mi dispiace.>> Sussurra Rachele prima di scappare al piano di sopra.

Dispiace anche a me.

Ti Stavo Aspettando Where stories live. Discover now