Two: So, are you my bitch?

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Mi risvegliai a letto con il pigiama. Pensai a come avessi fatto e poi mi venne in mente: Liam.

Mi alzai dal letto e legai i miei capelli in una cipolla arruffata e fatta velocemente; poi infilai le ciabatte a forma di coniglietto e scesi in salotto trovando sul divano Liam.

"Buon giorno dormigliona- guardò l'orologio e poi guardò me- anzi buonanotte" non capii immediatamente la sua battuta fin quando non guardai anche io l'orologio che segnava l'una e quaranta di notte.

"Oh mamma perché ho dormito tutto questo tempo? E perché tu sei ancora qui?" Mi avvicinai a lui per poi sedermi sul divano.

"Eri stanca, continuavi a dire di aiutarti e non volevo lasciarti sola. E poi.." Abbassò lo sguardo e poi anche il tono della voce.

"E poi cosa?" Cercai il suo sguardo e, quando lo incrociai, gli sorrisi.

"E poi oggi è l'ultima volta che posso stare con te. Se da domani starai a casa di quel signore, io non potrò di sicuro venire a trovarti".

Sospirai per poi poggiare la testa sul suo petto e sdraiarmi con lui. Liam portò le sua braccia attorno a me riscaldandomi e facendomi sentire bene.

Aveva ragione, se dal giorno dopo sarei dovuta stare con quello, non sarei mai riuscita a stare con Liam.

"Ci vedremo la mattina al collage, non mi può vietare anche quello. E poi io ho bisogno di te, ricordi?" Sospirai con aria triste.

"Insieme siamo più forti, insieme siamo invincibili. Noi contro il mondo ed il mondo contro di noi. Insieme contro tutto. Questa non è solo una promessa, questa è la nostra promessa che mai violeremo e che nel cuore per sempre porteremo" sussurrò per poi stringermi più forte, mentre io, dopo di lui, ripetei la nostra promessa.

Chiusi gli occhi rimanendo tra le sue braccia.

Finalmente in pace. Solo lui sapeva farmi stare così.

La pace prima della tempesta, così si dice, vero?

Se lui è la mia pace, chi sarà la mia tempesta?

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"Svegliati pigrone!" Urlai davvero forte nell'orecchio di Liam, il quale sussultò facendomi scoppiare a ridere.

"Ma che cavolo!! Lily...che fai, sei pazza?" Si svegliò improvvisamente guardandomi con un'aria molto assonnata che, però, mi fece ridere di più.

"No..io pensavo di essere Lily...cavolo ho un tumore al cervello che fa in modo che mi dimentichi le cose... aiuto!!" Lo guardai spaventata cercando di non ridere e portai una mano sulla fronte fingendo di svenire.

"E dopo questa tua pessima battuta, possiamo anche prepararci per andare" rise per poi alzarsi sbadigliando.

Camminò verso la cucina dandomi le spalle, così valutai la distanza e decisi di farlo. Iniziai a correre finché non mi trovai al punto giusto per saltargli sulla schiena. Liam mi afferrò velocemente e scoppiò a ridere.

"Smettila scema o faremo tardi...tu non vuoi far arrabbiare il professor Robbinson, vero?" Disse facendomi scendere dalle sue spalle.

"E chi lo sa?" Chiesi con un'aria sarcastica per poi andare a prendere due tazze e versare dentro il latte.

"Ehi Lily- mi chiamò Liam girandosi con un pacco di biscotti in mano- pensi che quello da cui dovrai andare...sì, ti farà diciamo del...del male?".

Serrai la mascella guardando un punto fisso e pensando a tante situazioni nelle quali mi sarei potuta trovare.
E la situazione descritta da Liam era una tra quelle probabili.

Princess ||Harry Styles #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora