Seventeen: And now, i'm telling you my story

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Harry's pov

Le parole di Lily erano state così chiare e concise. Credevo davvero che di averla distrutta? Credevo davvero che a lei importasse qualcosa di me? A lei non le importava di me, non le era mai importato e come facevo a non darle ragione?

Io l'avevo acquistata, per lei ero solo il padrone. Eppure speravo che non mi considerasse così.

Mi alzai dal letto scendendo in cucina. La casa sembrava così vuota senza di lei. Non era tornata a casa dopo le lezioni, dopo ciò che mi aveva detto, dopo ciò che le avevo detto.

Sicuramente si era rifugiata da quel suo amico, Liam.

Ogni volta che aveva un problema si rifugiava da lui. Lo sapevo perché ogni volta che non tornava a casa io passavo davanti la casa di Liam e la vedevo lì, tra le sue braccia, addormentata e, forse, tranquilla.

Mi sono capitate delle volte nelle quali la osservavo mentre dormiva e mi ricordava così tanto Gemma che non potevo fare a meno di continuare ad osservarla.

Gemma quando si addormentava faceva uno strano movimento del naso e poi portava le mani sotto la sua guancia.

Infine, sorrideva, sorrideva sempre nel sonno e da lì capivo che era felice e stava bene.

Quando lei si ammalò, la facevo sdraiare vicino a me ogni volta. Me la ricordo che saliva sul mio letto e poggiava la testa sul mio petto, posizionava le mani sotto la sua guancia e sussurrava un "notte Harry" con voce roca.

Respirava pesantemente e tossiva. Io restavo sveglio per essere sicuro che non smettesse mai di respirare, che non iniziasse a tossire sangue, che rimanesse con me.

"Harry vieni vicino a me? Ho sonno" sussurra tossendo fortemente.

"Certo Gemma" sorrido correndo vicino a lei e buttandomi su quel letto ricoperto da lenzuoli azzurri. Tutto in questo ospedale è azzurro, non mi piace l'azzurro.

Mi sdraio sul letto e Gemma si accomoda velocemente su di me. Posiziona le mani sul mio petto e poi ci appoggia la sua guancia. Porto una mano tra i suoi capelli iniziandoli ad accarezzare.

"Notte Harry" sussurra dopo aver tossito.

"Notte Gemma" rispondo baciandole la nuca.

Gemma fa quel suo movimento con il naso che tanto amo. Guardo il soffitto sentendo il respiro pesante di Gemma. Il suo respiro rimbomba nella camera e ogni giorno che passa si fa sempre più cupo e più pesante.

Ad ogni suo respiro, colpo di tosse, goccia di sangue o stanchezza improvvisa, io ho paura. Una sensazione di tristezza mi invade e non riesco a toglierla. Non va mai via, non mi lascia mai solo, nemmeno quando dormo.

Ma io non dormo. Io non dormo più da tanto tempo. Ho paura che Gemma possa smettere di respirare mentre dormo e se dovesse succedere, non me lo perdonerei mai.

Guardo Gemma e vedo il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente.

Oh Gemma, perché mai devi stare tu così? Perché non posso essere io al tuo posto? Sei così piccola e stai provando una sofferenza che non dovresti provare alla tua età. Dovresti pensare ai ragazzi e a come vestirti o truccarti e no a quale medicine prendi o a quanto sangue ti esce dalla bocca.

Oh Gemma mi manca così tanto poter giocare con te, poterti prendere in giro. Mi manchi tu Gemma.

Guardo l'orologio, è già passata un'ora e dovrebbe essersi addormentata. Guardo la sua faccia, ma non la vedo sorridere.

Princess ||Harry Styles #Wattys2016Where stories live. Discover now