8. mi piace

29 4 0
                                    

but you're still holding me close and won't let go, so I'm okay.

i tre erano finalmente arrivati. Ad aprirli fu la sorella di Hoseok, abbastanza scocciata; probabilmente aspettava qualcun altro e trovarsi loro non era stata una bella sorpresa. Ma per Hobi quella vera doveva ancora iniziare. Perché beh- Namjoon non aveva specificato che ci sarebbe stato anche Yoon assieme a lui, aveva sviato il discorso con "saremo io ed altri due nostri amici" ed Hoseok riuscì solo a dire "ma noi neanche ce li abbiamo altri due amici" ma finì tutto lì, forse credeva stesse semplicemente scherzando. Eppure, Nam era disposto a tutto pur di smascherare Yoongi, che invece, in quel momento, stava solo provando un immenso imbarazzo. Insomma, era all'interno della casa di uno sconosciuto, anche se Hobi si era rivelato essere un amico, non lo riteneva ancora tale. O almeno non del tutto. Non ci riusciva, ecco. Per quanto volesse fidarsi, quella piccola parte di lui continuava ad urlargli di star fermo. Gli ricordava quanto stesse ancora soffrendo per Jimin, per la sua mancanza. Ma poi c'erano questi attimi di coraggio, in cui credeva di poter far tutto, e duravano davvero poco. Probabilmente il suo attimo di coraggio era appena finito, perché sentiva di voler correre via, lontano da tutti, lontano da Hoseok.

«allora, saliamo?» aveva chiesto Namjoon dirigendosi verso le scale, e Jungkook aveva annuito. Yoongi era in panico, ma allo stesso tempo felice, così tanto da non capirne neanche il motivo.

La casa di Hobi non era molto grande, però aveva due piani ed i muri erano pieni di quadri e foto di famiglia. Mentre salirono le scale, Yoon ne notò persino una che ritraeva un bambino all'interno di una vasca. Suppose fosse Hoseok ed arrossì; "i suoi figli saranno bellissimi" pensò. Ed un po' divento malinconico. O forse più di "un po'".
Non ci si soffermò troppo, in realtà non ne ebbe il tempo, questo perché, tutto ad un tratto, Namjoon aprì la porta della stanza di Hobi.

«HOSEOOOK,» disse a gran voce «sei ancora più brutto da malato.»

Hobi era seduto a gambe incrociate sul suo letto, con le coperte a coprirgli le spalle ed un pacco di fazzoletti sul comodino. Aveva un libro in mano e gli occhiali sembravano star per scivolargli giù dal naso. I capelli erano arruffati, la pelle più pallida e sembrava più debole del solito. Probabilmente lo era per davvero. «no cioè grazie, tu sì che mi fa sentire meglio.» rispose.

Jungkook e Yoongi non erano ancora entrati, pensavano non fosse giusto, in qualche modo si sentivano degli intrusi. Ma la sorella di Hoseok passò accanto a loro, squadrandoli per bene ed alzando un sopracciglio: «cercate il bagno?» i due sbiancarono.

«a-ah no, no, ecco-» fu Yoongi il primo a rispondere, ma Jungkook lo fermò subito: «sì. Puoi indicarcelo?» chiese più cortesemente possibile.

«è al piano di sotto, vicino alla cucina.» scrollò le spalle lei ed entrò nella camera accanto.

«ma non dobbiamo andare in bagno.» Yoongi guardò il ragazzo davanti a sé.

«lo so, ma sai che figura di merda se gli avessimo detto "stiamo guardando il muro, vai tranquilla"?» gli rispose Jungkook in tono sarcastico.

«in effetti-» ci pensò un po' su ma Kook guardò per bene Yoongi, sussurrandogli un «entra ora, ormai non abbiamo più scuse.»

«cosa-? perché io?»

«sei tu che hai una cotta per lui, non io.»

Yoon arrosì così in fretta che non fece neanche in tempo a ribattere; Namjoon gli afferrò il braccio, tirandolo verso di sé ed urlando un "SOPRESAAA!". Yoongi, un po' infastidito e confuso, guardò davanti a sé, incrociando lo sguardo stupefatto di Hobi. Non sorrideva o nient'altro, semplicemente lo guardava, forse anche un po' impaurito. Tutto ciò a cui Hoseok stava pensando era una marea di "perché mi fai questo?" assieme a "ti apro in due come un avocado" rivolti a Namjoon. Odiava essere visto così: a nudo, ed ancora peggio: malato. Il suo aspetto era un vero e proprio emblema per lui. Si amava, ma allo stesso tempo si odiava. Non riusciva a guardarsi allo specchio se non sistemato. E quando dico che non riusciva intendo proprio che non ci riusciva. Ci provava, si diceva che la persona riflessa lì dentro era lui, poi scoppiava a piangere e cercava di riprovarci la mattina seguente. Quando era malato andava anche peggio. Ed ora che Yoongi era lì, si odiava ancora di più. Odiava ogni suo centimetro di pelle, perché credeva non fosse abbastanza e che l'altro potesse giudicarlo subito. Conoscendolo, non glielo avrebbe mai detto in faccia, ma lo avrebbe pensato.  Dio se gli faceva male.
Ma Yoongi non pensava nulla. Yoongi lo vedeva ancora più perfetto. Gli piaceva così tanto da riuscire a non vedere quelle poche imperfezioni che Hoseok guardava ogni giorno, che gli rendevano la testa piene di paranoie. E più lo guardava, più si inteneriva: sembrava così dolce, forse anche di più del solito. Voleva abbracciarlo e dirgli che gli voleva bene. Probabilmente sarebbe stata una cosa sciocca, probabilmente no. Ma quando vide Hoseok boccheggiare, arrossì e tornò coi piedi per terra.

falling in reverse :: sopeTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang