19•I nomi con la L.

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È da ormai una settimana che non vedo Logan. Mi sta evitando apposta, ormai è chiaro.

Per tutta la settimana sono andata a trovare Lucas, o meglio, Irene. Per quanto stramba sia, mi solleva sempre il morale facendomi dimenticare di Logan.

Oggi, però, non ho alcuna intenzione di andare con Liam all'ospedale e nonostante le sue lamentele decido di andare da Logan.

Deve smetterla di evitarmi.

Suono il campanello, ma non ricevo nessuna risposta. Non c'è neanche Paola?

Non può continuare ad ignorarmi per sempre.

Vado sul retro e controllo se la solita finestra della cucina è aperta. Da piccola sgattaiolavo sempre dentro casa sua da quella finestra quando litigavo con i miei fratelli.

Appena la trovo entro dentro trovandola aperta come al solito. Hanno sempre il solito vizio. Potrebbe entrare facilmente chiunque.

Salgo subito di sopra e spalanco la porta.

Lo vedo a petto nudo sul letto mentre mangia patatine. Mi guarda sorpreso senza muovere un muscolo mentre io mi avvicino a lui.

«Sei qui da una settimana?!»

«Come hai fatto ad entrare..?» Chiede con un filo di voce per poi voltarsi dall'altra parte. «Lascia stare. Torna a casa.»

«Mi dici che ti prende?» Chiedo furiosa e delusa dal suo comportamento. Gli tocco la spalla, ma lui si allontana subito.

Abbasso lo sguardo.

«Ho capito... » Mi volto e mi avvio verso la porta. La sto per chiudere quando mi viene in mente un'idea. «Vado da Peter, allora.»

Lui si volta immediatamente, apre la bocca come per ribattere, ma la richiude poco dopo voltandosi un'altra volta per non guardarmi.

«Mi vuoi dire che ti prende?» Ripeto sedendomi vicino a lui, sul suo letto.

Sfrega le mani in modo nervoso ed evita in tutti i modi di guardarmi in faccia.

«Potresti anche guardarmi un secondo, insomma, non sono così brutta.» Scherzo e vedo sul suo viso formarsi l'ombra di un sorriso.

«Perché sei venuta?» Mi chiede tornando a guardarmi serio.

«Ero preoccupata.»

«Bugiarda. Ti mancavo. Non riesci a stare senza di me per più di una settimana, non resisti al mio fascino.» Dice sorridendo strafottente.

«Ma smettila!» Lo spingo mentre mi lascio sfuggire una risata. «Dalle cazzate che dici vedo che stai bene.»

Sospira e si accascia sul letto.

«Tutto bene?» Chiedo tornando seria. Lui non mi risponde, troppo impegnato a contemplare il soffitto. «È per... la cosa della spiaggia?»

«Non so di cosa tu stia parlando.»

«Parlo del quasi bacio!» Sbotto.

«Ti avevo detto di dimenticartene.»

«E invece ci ho pensato per tutta la settimana.» finalmente mi guarda. «Non riesco a togliermi dalla testa quel momento.»

Stavolta sono io a distogliere lo sguardo. Sento il mio viso avvampare dall'imbarazzo e guardarlo negli occhi diventa difficile quando è mezzo nudo.

Insomma, sono pur sempre una ragazza.

«Neanche io.» Sussurra, ma non riesco a sentirlo.

Mi volto.
«Come?»

«Non era niente.» Dice alzandosi dal letto. «Vai pure da Peter.» Afferra un libro dalla sua libreria e torna sul letto mentre io esco lentamente dalla sua camera.

NemiciWhere stories live. Discover now