2-e se ho perso la strada?

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Ero ormai dentro a quella stazione caotica, ricercando il binario 2 di un treno che avrei voluto perdere.

Non mi andava per niente di sorbirmi 5 ore di scuola, nella quale non avrei fatto altro che ascoltare le parole della professoressa, con gli occhi chiusi, riversa sul banco.

Stavo per raggiungere il mio binario, quando urtai il piede contro qualcosa ed inciampai, cadendo per terra come un sacco di patate.

Nessuno mi aveva notata, ma mi sono sentita terribilmente imbarazzata.

Mi rialzai e mi voltai per capire cosa avevo urtato. Era..un ragazzo.

Un ragazzo addormentato in un angolo di una stazione colma di persone che corrono e non guardano, non ammirano nulla del mondo che li circonda.

Rimasi per un minuto buono ad osservarlo, imbambolata.

Era molto magro, ma la sua canotta faceva intravedere dei muscoli perfetti, nè troppo esagerati nè troppo pochi da non essere notati.

Il suo viso era pallido, candido e le sue labbra erano decorate di un rosastro elegante che si sfumava nel colore della sua pelle.

Aveva capelli neri che gli arrivavano a coprire le orecchie.

Neri come il buio, la notte, ed avrei tanto voluto ammirare i suoi occhi, che stavo immaginando come due stelle luminose.

Era la notte ed il giorno assieme, ed io avevo visto un angelo.

lost lightWhere stories live. Discover now