Capitolo 12

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Richie si ributtò sul divano, la testa fra le mani.

Coglione, coglione, coglione, ripeteva nella sua testa la sua coscienza mentre si tirava lievemente delle ciocche dei capelli, come quando faceva da bambino ogni volta che veniva rimproverato. Oh, sapeva benissimo di aver sbagliato e di essere nel torto, ma ammetterlo era fuori discussione. Avrebbe dimostrato di tenerci, e non poteva permetterselo.

"Cristo!" sospirò allora con un tono ben lontano dal dispiaciuto. Una punta di rammarico la si poteva sentire, ma era solo un sussurro ed Eddie non la poteva udire. Lui non sapeva che ogni volta che Tozier voleva fare delle cose carine poi venivano fuori come scherzi, Tozier non sa chiedere scusa, Tozier sa solo fare disastri. Il fatto è strano: infinite volte il Corvino ha pensato di fare un complimento sincero al suo migliore amico, senza alcun intento di prenderlo in giro, infinite volte ha voluto accarezzarlo o abbracciarlo senza quella voluta aria goffa che faceva sembrare tutto un gioco. E tutte quelle volte il suo corpo si rifiutava e prendeva vita propria inneggiando all'anarchia, la bocca articolava 'siamo sentimentali, Eds?' al posto di 'ti voglio bene, Eds.', il suo braccio partiva di sua volontà e tirava una pacca scherzosa all'amico quando faceva qualcosa di bello, mentre chissà perché lui era convinto di essersi avvicinato per un delicato abbraccio. Il suo subconscio si rifiutava di esporsi.

"Stavo solo scherzando." mormorò rassegnato, tanto per rincarare la dose.

Queste parole bloccarono i passi di Kaspbrak prima che arrivasse alle scale. Lo avevano colpito alle spalle, come fanno i traditori, e quando si viene colpiti dagli amici fa sempre più male. Lo avevano congelato sul posto, fermo ad assimilare la frase che aveva sentito davvero troppe volte. Guardò da sopra la spalla il suo amico, indeciso se lasciare il tutto come era, cosa che di solito accadeva, o voltarsi completamente e affrontarlo una volta per tutte. Un brivido gelido gli accarezzò la schiena, anche se Bill usava tenere il riscaldamento al massimo in casa sua. Teso come una corda di violino, Eddie fece dietrofront.

"Io no..."

Mentre Boccaccia giaceva inerte sul divano, un braccio freddo come ghiaccio sopra la fronte bollente, queste parole si trasformarono in frecce che lo colpirono d'improvviso. Di nuovo Eddie aveva cambiato il copione senza avvisarlo, non era equo. Perché era così in vena di cambiamenti?

"...Stavo seriamente provando a stringerti la mano." affermò Eddie. Ora che di certo l'attenzione di Tozier era stata attirata, quello si era alzato a sedere sul sofà, le mani appoggiate ai lati per sostenersi. Era incredulo, chi si sarebbe mai aspettato che in una sola serata Edward Kaspbrak potesse fare la bellezza di non una ma due mosse? E per giunta, dopo che una era stata accolta con un segno che è comunemente noto come un rifiuto, anche se Richie non intendeva farlo. Quel ragazzo aveva sicuramente le palle.

Un sorpreso esemplare di Richard Tozier ammirava sbigottito il suo amico, in piedi a pochi passi da lui, che riusciva a tenere la schiena dritta come un fiero cavaliere, i pugni serrati sui fianchi e uno sguardo fisso nei suoi occhi, spietato. Il suo tono di voce lasciava trasparire molto orgoglio, anche se stranamente Eddie non lo stava attaccando. Era piatto, sembrava quasi incredulo, come se le cose che stesse dicendo fossero ovvie al resto del mondo e le stesse spiegando ad un bambino stupido che non se ne era mai accorto. Si era messo in testa di dichiararsi, e lo avrebbe fatto quella notte.

"Perché mi piaci, Rich... mi piaci davvero..." confessò finalmente dopo anni ad ammirare segretamente il ragazzo che se ne stava ora con la faccia inebetita davanti a lui. La voce gli si spezzava leggermente, perdeva volume e graffiava la gola, ma questo invece che fermarlo o solo far sembrare le sue parole più deboli le rinforzava, dimostrando quanto fossero vere.

"...E ogni tanto, mi fai credere che tu provi lo stesso..." azzardò, il respiro che gli si accelerava a pari passo con il battito cardiaco. "Ogni tanto sono quasi sicuro, e qualche volta... mi convinco che sei solo tu che sei te stesso..."

Loose Ends - A Reddie fanfictionWhere stories live. Discover now