Loose Ends - A Reddie fanfiction

Capitolo 9

Era il cambio d'ora tra la seconda e la terza, quando Richie Tozier sfrecciava tra i corridoi della scuola per raggiungere il suo amico contadino. Aveva una domanda importantissima da fargli, un quesito dal quale forse dipendeva la riuscita del suo piano facciamo-innamorare-Eds-di-me.

"Hey! Mikey-Mike, mio amico Miguel!!" urlò nella sua direzione.
"Hey, Richie." lo salutò Hanlon.

Avvicinatosi, Tozier cominciò subito a tentare di ingraziarsi il suo amico per chiedergli il favore, anche se tutti sapevano che Mike era sempre disponibile per aiutare gli amici. Ma fare il buffone e l'esagerato era la natura di Boccaccia, dopotutto.

"Sai che femminuccia possa essere mio padre..." attaccò con la sua arte oratoria.
"Uh... Okay?" fece l'altro.
"Intendo, ha solo un martello e un cacciavite e li chiama 'i suoi attrezzi'... quanto è patetico!!" divagò Richard.
"Richie..." lo incalzò Mike. Non aveva molto tempo per tornare alla sua prossima classe, e sapeva che il ragazzo aveva l'abitudine di parlare a vanvera prima di chiedere ciò che voleva.

"Oh! Sì!" si scusò quello. "Hai per caso qualche attrezzo da uomo-virile per lavorare sulla Mustang?" chiese, quasi inginocchiandosi davanti a Michael.

Ridacchiando alla scenata di Trashmouth, si portò una mano alla fronte e disse: "Beh, non so niente sugli attrezzi da uomo-virile... ma ho degli arnesi che faranno al caso tuo per il lavoro."

Il Corvino si rialzò trionfante da terra e con un sorriso a 32 denti diede una pacca sulle spalle all'amico, facendogli il segno dell'ok.
"Bravo ragazzo!! Ecco perchè sei il mio preferito. Non dirlo a Denbrough." scherzò.
"Heh! Non lo farò. Ci vediamo, Tozier." lo salutò Mike.
"Ci vediamo, gigante gentile!" ribattè l'altro.

Il ragazzo dai capelli d'ebano stava per tornare in classe, quando vide quel bellissimo giovane gracilino che lo mandava fuori di testa da qualche tempo.

"...Huh..." sbuffò appena notò anche il ragazzo che gli stava pericolosamente ronzando intorno.
Doveva ammettere che anche l'altro era carino, con quei capelli corti neri e la pelle baciata dal sole.
Qualche parola della loro conversazione arrivava anche a Tozier.
"...No, stai solo usando la formula sbagliata..." gli diceva Eddie, scribacchiandogli qualcosa in matita sul quaderno. Ma era palese che quel ragazzo non avesse sbagliato l'esercizio, il problema di matematica mica si trovava scritto sulla faccia angelica di Kaspbrak. Era solo una scusa per parlare con il Castano asmatico tanto bravo in matematica. Una tattica valida, doveva ammettere Richie. Tanto valida che il ragazzo stava già attaccando per chiedere a suddetto Kaspbrak di uscire.

"Oh... Grazie! ...Hey... uhm... M-Mi chiedevo se..." balbettava infatti il ladro di futuri fidanzati.

Oh, no, ragazzo. Non fino a quando sarò in vita, pensò Tozier.

Si preparò mentalmente per entrare in scena come il tipico coglione che fingeva di essere solo per metà, di solito la personalità che usava per mascherare i suoi sentimenti.
I suoi muscoli si tesero e partì alla carica, come un leone che deve cacciare la sua preda. O, in questo caso, difendere il territorio.

"Sei pronto per il pranzo, Eds?" chiese dopo essersi accollato da dietro al Castano. Aveva un braccio stretto al collo del Perdente e l'altro che gli tirava inditro i capelli dalla fronte, mentre Eddie arrossiva violentemente e tentava di togliersi di dosso l'amico. Poco ci mancava che Trashmouth gli leccasse la guancia, come un ragazzo geloso del suo cibo lecca l'intero pacco di mikado prima ancora di iniziare a mangiarli, giusto per essere sicuro.

"Richie! Levati!" urlava istericamente Kaspbrak. Di solito non gli dispiacevano affatto gli agguati di Tozier, dentro di sè doveva ammettere che li amava e fingeva di volersi staccare solo per salvare le apparenze, ma questa volta era diverso. Era tutto troppo pubblico, stava parlando con un altro ragazzo e... non voleva certo che gli venisse un'erezione nel corridoio principale della scuola per il contatto con Boccaccia. Sarebbe stato troppo imbarazzante.