Loose Ends - A Reddie fanfiction

Capitolo 5

La biblioteca. In questo habitat creato dall'uomo, si possono distinguere varie tipologie di creature:
I nerd
I casinisti in punizione
Quelli che devono finire circa un centinaio di ricerche per la settimana successiva.

Si possono riconoscere facilmente. I nerd sono la specie meno diffusa, una manciata di ragazzi patiti per fumetti e libri che passano tre quarti della loro esistenza in questi luoghi impolverati. Sono sempre da soli, salvo le rare eccezioni delle riunioni dei loro club.
I casinisti in punizione li scopri subito: giovani uomini che tengono i libri al contrario e dovrebbero aiutare la vecchia bibliotecaria a mettere in ordine tutti gli scaffali, quando invece fanno solo più danni mettendo in disordine i volumi, talvolta in obliquo, talvolta in orizzontale. A guardarli sembra di vedere dei poppanti che fanno il gioco della scatola con i buchi, dove devi infilare dei solidi nel foro con la forma giusta. Riusciranno i nostri idioti nell'ardua impresa?
E poi ci sono loro, i ritardatari. La maggior parte degli studenti che si trovano in questo habitat fanno parte di questa specie. Un velo di sudore sulla fronte, il tavolo di lettura ricoperto di libri, ansia che trasuda da tutti i pori. E sto citando solo i caratteri più evidenti.

Tra l'ultima specie possiamo trovare anche Bill Denbrough, Richie Tozier e Eddie Kaspbrak. Stanno tutti appostati sui loro regali troni di plastica marrone, in un misto di studio frenetico e attesa dell'illuminazione divina sul significato dell'andare a scuola.

Erano a un buon punto, quando Eddie sollevò il capo per dare una fugace occhiata a Richie. Gli serviva per convincersi a fare quella domanda, perché una forza dentro di lui gli sussurrava di non chiedere, di continuare a ragionare sulla storia americana. Ma ovviamente, non ascoltò quella voce.

"Hey Rich... cosa stavi per dire quella notte, a casa di Bev? Qualche scoperta sul tuo sogno?" chiese con un filo di voce.

Al Corvino si gelò il sangue nelle vene. Lo guardò per un brevissimo istante, poi tornò con l'attenzione sul suo compito. Affondò il capo nelle spalle e mormorò: "Perdona, amigo. No hablo el ingles.".
Sistemati gli occhiali, fece finta di ignorare Eds.

Esasperato, il ragazzo asmatico raccolse in fretta i libri e si alzò per spostarsi su un altro banco.
"Bene! Tienitelo per te, allora!" gridò con quanta meno voce poteva. Era pur sempre una biblioteca.

Tozier era un bravissimo attore, ma non sapeva fingere con gli occhi. L'espressione del suo volto diceva "ah, ok, fai quello che vuoi", ma lo sguardo era un palese "torna da me!" urlato a pieni polmoni.

Boccaccia strappò un foglio di quel lavoro, tanto era solo la brutta (in tutti i sensi), lo accartocciò e lo tirò in testa a Bill, colpendolo.

"C-che vuoi, Richie?" sospirò ormai abituato ad essere distratto dal Quattrocchi.

"So cosa significa 'Loose Ends', ma... non voglio che gli altri lo sappiano. Specialmente Eds." bisbigliò Tozier.
"Perché?" chiese sinceramente interessato il balbuziente.
"Perché... la voce non diceva 'Loose Ends'". Il ragazzo non si era mai sentito più a disagio di così.
"Diceva 'Loose Eds'. 'Don't... loose Eds'." confessò sconsolato Trashmouth.
Se si può sperare di mentire, lui lo stava facendo.

"P-perdere? Nel senso... M-m-merda! S-sta per..." realizzò Bill, con la schiena percorsa da un brivido gelido, ma venne interrotto dagli ordini perentori del Corvino.
"Non azzartarti a dirlo, Denbrough!"
"M-ma d-dobbiamo fare q-qualcosa!"
"Non accadrà niente! Non lo lascerò succedere, mi hai sentito?" chiarì Richie, il tono di voce che si faceva sempre più isterico.
"M-ma..."

"Sono stato avvertito per una ragione. Le cose... andranno in maniera diversa questa volta. Me lo sento." in queste parole, Richie metteva tutta la sua speranza.
Bill si abbandonò con il mento appoggiato sulle braccia incrociate e chiese: "G-glielo d-diciamo?"
"Diamine, NO! Idiota!" strillò Tozier, manco avesse giurato che la cara Signora K pesasse 50 kg.
"Nessuno deve saperlo... Ok, Bev lo sa, in un certo senso... Ma vediamo di tenere questa cosa tra di noi, va bene?"
"...Ok." fu l'assenso di Bill.