Capitolo 3

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Eddie bussò alla porta della casa dove viveva Beverly, con dietro di lui Richie, Mike e Ben a discutere su quale edizione di un videogioco fosse la migliore.

"Hey ragazzi! Sono contenta che ce l'abbiate fatta." li invitò a entrare la ragazza.
"Beh, sai che si dice in questi casi.
Quando la zia se ne va... gli amici vengono." scherzò Boccaccia.

Nel dire questo aveva poggiato la mano sulla spalla della Rossa, come se dovesse dire qualcosa di serio. Le più antiche leggende di Derry narrano che ciò non accadrà mai.

Schifata, Marsh si levò in malo modo la mano di dosso. "Richie!" lo riproverò.
"Beep-beep, Richie!" lo avvertirono Mike e Ben.

Eddie invece stava ancora fissando con gelosia la ragazza, perché Richie sembrava molto più intimo con lei che con nessun altro. Quando si accorse che Richie aveva spostato lo sguardo su di lui, diventò della particolare sfumatura di rosso che si può trovare solo nei peperoni più maturi.
Alzò gli occhi al cielo e aggiunse, mormorando, un "Sei disgustoso".

"Giù i piedi dal tavolino, Rich." tuonò una Beverly impegnata a trasportare abbastanza pacchi di patatine e snack per un bunker dell'esercito.
"Dammi un momento di relax, nonna!" la pregò il ragazzo.
Ignorandolo, Bevvie gli chiese dove fosse finito Bill.
"È andato ad accompagnare il suo uomo per delle cose da avvistamento di uccelli zoppi... qualsiasi cosa voglia dire. Saranno qui il più presto possibile."

🎈

Eddie in quel preciso istante era molto, molto più che ansioso.
L

'eccitazione per quello che stava facendo lo rendeva iperattivo, mentre il suo corpo tremava, saltellava e si dimenava.

"Madonna!" esclamò.
Continuava ad agitare un dito di fronte a se, con l'altra mano immobile sulla fronte a tenere fermo il cartoncino dove stava scritto il nome della celebrità che doveva indovinare. Continuava a muoversi convulsamente davanti a tutto il Club, mentre loro avrebbero soltanto voluto che lui si arrendesse e pescasse un'altra carta.
Ma certo non si può dire che Eddie Kaspbrak è uno che molla, difatti da 10 minuti premeva la mano contro la fronte sparando nomi a caso.

"No, dannazione! Andiamo, prendine un'altra!" sbottò esasperato Stan the Man. Anche il più calmo, se sottoposto a 10 minuti di fila di "Indovina il VIP" dove non si cambia mai il personaggio, può cominciare a infastidirsi. Ma questa volta Uris era proprio incazzato.

"Nonononono, aspettate, aspettate! Posso farcela!" li pregò il piccoletto. Stanny allora si protese in avanti con i gomiti appoggiati alle ginocchia.
"Ti rimangano 15 secondi e hai sempre avuto lo stesso personaggio, Eddie...!
Prendi un'altra cazzo di carta!" lo invitò gentilmente Stan.

"Oh mio dio." sospirò l'unica ragazza del gruppo. Se ne stava abbandonata mollemente sul divano tra Bill e Mike.
"Faresti meglio a mettere la tua puttana al guinzaglio, Big Bill. E la museruola non ci starebbe male..." consigliò Boccaccia riferendosi all'ebreo.

"Calmati, Stan." disse semplicemente il Capo, appoggiando un braccio sulla schiena di Uris.
"Oh, ma baciami il culo, Trashmouth!" lo  apostrofò l'Uomo.
"Se davvero vuoi che io lo faccia..." Rispose distrattamente Richie.

Ma, mentre fuori regnava l'oscurità, il ragazzo non stava affatto pensando a quello stupido gioco.
Un'unica frase continuava a rimbalzare tra le pareti della sua mente terribilmente incasinata.

...Loose Ends...

...Loose Ends...

Loose Ends - A Reddie fanfictionWhere stories live. Discover now