Capitolo 10

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La maglietta a righe che aveva pescato dall'armadio quella mattina era decisamente troppo piccola.
Ad Eddie sembrava che gli si stesse restringendo il tessuto addosso con il passare di ogni secondo. Ma non era solo la maglietta. Era tutto troppo piccolo, la sedia, la stanza, i suoi polmoni... era forse un attacco d'asma quello che vedeva all'orizzonte?
Ah no. Solo Richie Tozier.

Mi sta fissando di nuovo? Credo di sì... pensò mentre le date di infinite battaglie svoltesi secoli prima si mescolavano sotto i suoi occhi. Non era facile studiare con la unica sensazione che Richie Tozier lo stesse fissando. Doveva essere certo che Richie Tozier lo stesse fissando.
Ok, forse non lo avrebbe fatto studiare meglio, ma comunque doveva sapere...
Così alzò lo sguardo.

Un respiro nella biblioteca si mozzò di netto. Poi riprese, con una frequenza terribilmente irregolare, tanto che avrebbe impanicato qualsiasi medico.
Oh, merda!!
Era la Boccaccia, si era fatto beccare con l'espressione estatica rivolta a un certo Castano.
Oh, merda!! Oh, merda!! Oh, merda!!
Le sue guance (o meglio l'intero volto) assunsero la stessa sfumatura di bordeaux della tela della sua camicia hawaiana mentre forzava il capo ad abbassarsi, fingeva di sistemarsi gli occhiali e si dibatteva mentalmente se sbattere o no la testa sul banco per porre fine alle sofferenze del suo cuore, troppo piccolo per avere un ragazzo come Kaspbrak così vicino.

Ma che cazzo... si disse sconcertato Eddie.
No, adesso era pienamente consapevole che la certezza di avere Richie Tozier a fissarti mentre studi non ti aiuta affatto a studiare.
I due ragazzi erano come il cervo che viene accecato dai fanali della macchina mentre passa sulla strada e l'automobilista che è sorpreso quanto l'animale di vederselo davanti. Il fatto è che nessuno dei due sapeva chi fosse chi.

Il vociare giulivo degli studenti rimbalzava sulle pareti e si amplificava, moltiplicava con l'eco nella mensa, rendendo il tutto un unico boato interminabile di suoni tra urla, schiamazzi, clangori metallici di posate e  rumori sordi dei libri che venivano adagiati con molta poca grazia sui tavoli di plastica. Le menti già agitate dei quattro ragazzi al tavolo di Boccaccia non ce la potevano fare a studiare in quella giungla umana. Nemmeno Ben, tanto bravo ad isolarsi dall'ambiente esterno in quei casi.

Difatti, pochi istanti dopo sbottò.
"Phffth! Io mollo. Non posso studiare qui. C'è troppo rumore." si arrese il ragazzo, abbandonandosi contro lo schienale della panca verde smorto.
"Anche la biblioteca è piena..." aggiunse Beverly con la testa abbandonata sul palmo della mano, che cercava con la mente un posto tranquillo per imparare su che dannata collina si fosse svolta l'ennesima battaglia.

"Possiamo studiare da me." disse Tozier mentre tutti chiudevano i libri. "I miei non saranno in casa fino a notte fonda. Come sempre."
"Sembra andare bene. Possiamo andare a casa per sistemarci ed incontrarti lì..." fece Covone.
"Sicuro" tagliò corto Richie. "Ci vediamo tutti lì allora." aggiunse poi, strizzando le guance a Eddie con un luccichio malizioso negli occhi. Nulla lo avrebbe mai fermato dal fare quel gesto infantile.

Per tutta risposta, quello gridò: "Levati!"
Che strano, nella sua testa aveva pensato il contrario.

🎈

La luce calda del pomeriggio inoltrato creava un rettangolo perfetto sul pavimento della stanza. Illuminava il linoleum di un orribile color giallo ocra spento, rischiarava le pareti verdognole e toccava le tende blu, il letto smeraldo e tutte le poche cose che si trovavano in quella stanza.

Richard Tozier non aveva mai sopportato quel luogo, quando era da solo. Erano troppo diversi, non aveva mai pensato che lo rispecchiasse. Camera sua era così ordinata e ipocritamente vivace, con tutti quei colori che di norma si attribuivano a un maschio. Gli sembrava di essere in un cartellone pubblicitario dell'Ikea, a dimostrazione di che camera da figlio-perfetto-di-famiglia-perfetta potevano offrirti. Finta e forzata e imposta immagine di sé.

Loose Ends - A Reddie fanfictionWhere stories live. Discover now