Capitolo 35

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Hero

Perth, australia

Mi guardo intorno fuori al parcheggio dell'aereoporto in cerca del taxi che mi ha prenotato jamie per portarmi a casa di jo. Cavolo, sto iniziando a sudare; maledetto clima caldo dell'australia. Mi tolgo la felpa e mi sistemo la maglietta bianca. All'improvviso un taxi si ferma proprio davanti a me e un signore esce e mi chiede "lei è il signor tiffin giusto?" "Si" "bene, ci penso io ai bagagli lei può intanto salire" annuisco e quando entro dentro la macchina, vedo subito la mia jo seduta con un enorme sorriso sul volto. "Jo!" Esclamo. "Sorpresa!' Ridacchia e mi afferra il braccio per sistemarmi sul sedile accanto a lei. Sono ancora sotto shock mentre fisso la sua bellezza senza muovermi. Lei mi mette subito le braccia intorno al collo e inizia a baciarmi sulle guance e le labbra. Io risvegliandomi, le avvolgo le braccia intorno alla vita e la tiro in modo che sia seduta sulle mie ginocchia. "Non mi aspettavo di vederti qui. Tu e jamie vi siete messe d'accordo eh?" Dico strofinando la faccia nell'incavo del suo collo. "Non ce la facevo a restare a casa ad aspettarti...mi sei mancato troppo" si allontana. "Mi sei mancata anche tu piccola...così tanto!" "Mamma e papà sono a lavoro, tornano stasera per cena" mi sussurra all'orecchio e mi morde il lobo. Il mio cazzo si indurisce all'istante. "Davvero? Allora potresti prima farmi fare un giro per casa tua e dopo potremmo pensare ad altre cose prima che tornino a casa" sorrido "ci sta"

Jo

Mi siedo comodamente sulle ginocchia di hero e appoggio la testa sul suo petto mentre lui gioca con i miei capelli mentre ci dirigiamo verso la casa dei miei genitori. Io ho un appartamento a 30 minuti da casa loro, ma hanno insistito per far rimanere hero a casa nostra nei primi giorni della sua vacanza in modo da poterlo conoscere meglio. Onestamente, penso che a loro piaccia hero, ecco perchè volevano che restasse a casa nostra: mio padre è sempre stato affezionato a kath e ai suoi ex ragazzi, dicendo che gli  piacerebbe avere un altro maschio in famiglia oltre se stesso. Spero solo che hero non si arrabbi se mio padre inizia a invitarlo ad andare a pesca durante la sua vacanza.
Indico alcuni punti in cui passiamo e gli fornisco un piccolo assaggio di queste attrazione. Mi ascolta intensamente...è troppo carino quando è concetrato. "Domani ti porterò in un posto segreto sulla spiaggia. È dove io e i miei amici ci accampiamo durante l'estate" gli dico. "C'è un'altalena o qualcosa del genere nel tuo posto segreto?" Ride. "No, forse nel tuo posto segreto c'è un'altalena" dico ridendo. "Ancora con questa storia! Te l'ho già detto non ho un posto segreto" scoppiamo a ridere e proprio in quel momento l'autista ci dice che siamo arrivati a destinazione. Scendiamo dall'auto e ringraziamo entrambi l'autista dopo aver messo i bagagli di hero a terra. Ci dirigiamo verso il portico, tiro fuori il mio mazzo di chiavi, apro la porta principale e faccio cenno a hero di seguirmi dentro. "Benvenuto nella mia casa d'infanzia" gli sorrido con le braccia distese per mostrargli l'atrio. "Bello" hero si guarda intorno, i suoi occhi si posano su una serie di cornici. Traccia il dito su una mia foto di quando avevo sette anni, mi guarda e tutto ciò che vedo nei suoi occhi verde brillante è puro amore. "Carina" sussurra. Posso sentire le mie guance diventare rosse mentre ci fissiamo per quelle che sembrano ore. "Probabilmente sei stanco per il viaggio. Ecco, lascia che ti mostri la tua stanza" gli prendo la mano e lo guido su per le scale. "La mia stanza? Non dormiamo insieme?" La sua espressione confusa mi fa ridere. "Mi dispiace amore, mamma e papà sono un pò all'antica" "finchè riesco a sgattaiolare nella tua stanza ogni notte, allora non c'è nessun problema" mi fa l'occhiolino e alzo gli occhi al cielo. Apro la camera degli ospiti e gli faccio cenno di entrare. "La mia stanza è proprio dall'altra parte del corridoio quindi..." indico la porta proprio di fronte a dove siamo "perfetto" sorride. Dopo aver messo i suoi bagagli in un angolo della stanza, mi afferra per i fianchi e torna indietro fino a quando non colpisce i piedi del letto. Si siede mentre io sto tra le sue gambe. "Allora abbiamo la casa tutta per noi oggi" abbassa la voce e le sue pupille si dilatano e diventano scuri per il desiderio. "Mmhhh" piagnucolo. Dio sono cosí bagnata e non ha nemmeno iniziato a toccarmi. "Ti sono mancato amore?" Sussurra mentre le sue mani mi scivolano dalle braccia, fino al collo e ai fianchi e si fermano sul mio seno. I miei capezzoli si induriscono all'istante come ciottoli. "Hmmmm" gemo leccandomi e mordendomi il labbro inferiore. "Ti sono mancate le mie labbra?" Chiede sfiorando le sue labbra con le mie, il suo fiato alla menta e sigaretta mi accarezza il viso. Gli metto le braccia sulle spalle e sbatto le labbra contro le sue. "Si" dico quando le nostre labbra si separano. Mi tira su la maglietta e dopo avermela tolta la lancia di lato. Poi mi sgancia subito il reggiseno. "Ti è mancato il mio tocco?" Fa scorrere un dito sul mio capezzolo indurito. Oh mio dio. "Si" gemo "ancora" lo prego e lui passa il dito sull'altro capezzolo. Questa è una tortura, lo voglio dentro di me adesso. Ma se vuole giocare, allora lo accontenterò. "Di nuovo" gemo e lo fa di nuovo con entrambi i capezzoli allo stesso tempo prima di afferrarli e impastarli. Slaccia e tira giù i miei jeans. Dopo essermeli tolti mi sdraia sul letto. Si alza e si toglie maglietta, tuta e scarpe da ginnastica. Sdraiandosi sopra di me, con le braccia ai lati del mio corpo per non schiacciarmi, mi trascina baci dal collo al petto, fino allo stomaco. Il mio centro pulsa di bisogno...bisogno di lui. "Ti è mancata la mia lingua?" Dice quando raggiunge il mio centro sposta di lato le mie mutandine di pizzo ed espone il mio calore. Inizia a soffiare sulla mia umidità facendomi rabbrividire. "Si hero..." per quanto ancora vorrà prendermi in giro? L'attesa mi sta uccidendo, cazzo. "Leccami...per favore" lo prego per la seconda volta nell'arco di pochi minuti. Mi fa scivolare la lingua sull'umidità e io gemo di piacere. "Ti è mancato questo vero piccola" "si..." sibilo "ancora" però quando sento che non continua gemo di frustrazione "hero!" "Dimmi cosa vuoi che faccia amore" "voglio che tu mi lecchi, voglio succhiare il tuo cazzo e voglio che tu mi scopi molto forte!" Dio mi sta facendo impazzire e lo ucciderò per questo!" "Come desidera signorina" dice prima di immergersi nel mio centro. Un dito si inserisce dentro di me seguito da un altro mentre lecca il mio clitoride. "Oh dio!" Ansimo. Quando inizia a succhiarmi il clitoride e le sue dita si piegano dentro di me, alla fine vengo. Chiudo gli occhi, gemo ripetutamente il suo nome mentre mi riprendo dal mio orgasmo. Passano alcuni secondi e sento le gambe appoggiate sulla sua spalla. Apro gli occhi e vedo hero posizionare la sua dura lunghezza lungo il mio centro. "Puoi farmi un pompino stasera amore, ma ora ho bisogno di essere dentro di te" è tutto quello che mi dice prima di entrare in me con una sicura spinta, entrambi sospiriamo di piacere. Con i miei fianchi che incontrano i suoi e la sua mano che mi afferra saldamente l'anca e la gamba sopra la spalla, mantiene un ritmo costante, spingendosi dentro e fuori da me prima di riprendere il ritmo dopo pochi minuti. "Sei così brava jo...mi mancava essere dentro di te" grugnisce. "Hmmm" gemo "amore più veloce per favore" piagnucolo. Lui per fortuna esaudisce il mio desidero e inizia ad andare a un ritmo più veloce. Lo schiaffo della nostra carne e il suono dei nostri gemiti è tutto ciò che si sente in tutta la casa dei miei genitori. Il fatto che lo stiamo facendo nella mia casa d'infanzia mi dà un piacere incredibile e inizio a tremare "hero sono così vicina...ci sono quasi" "lasciati andare piccola, vieni per me" altre tre forti spinte, e io e hero arriviamo contemporaneamente. Posso sentirlo contrarsi mentre svuota il suo seme dentro di me. Abbassa il suo corpo magro su di me e mi bacia il collo. "Quello era...wow" ansimo. "Lo so. È stato eccitante farlo a casa dei tuoi genitori vero?" Posso sentire il suo ghigno sul mio collo. "Non sapevo che leggessi nel pensiero"

Hero

"Allora hero, come hai trovato perth finora?" Mi chiede stephen. Siamo nella loro sala da pranzo per una deliziosa cena preparata da elizabeth. "Oggi non siamo usciti, abbiamo dormito perchè il viaggio è stato molto stancante" sorrido e jo sembra agitata alla domanda del padre. "Oh, allora josephine perchè domani non porti hero sulle dune di sabbia?" Interviene elizabeth. "Domani abbiamo già dei piani mamma. Andremo in spiaggia" jo scrolla le spalle. "Va bene. Ti piaceranno le nostre spiagge" sorride stephen.
La cena continua e le conversazioni continuano mentre elizabeth e stephen cercano di conoscere meglio la mia famiglia e la mia carriera. Pensavo che sarebbe stato strano stare a casa dei genitori di jo, questa è la prima volta perchè appunto non ho mai avuto una fidanzata prima di jo, ma sorprendentemente i langford sono molto accoglienti e gentili. Sono così felice in questo momento per come la storia tra me e jo stia funzionando. La mia famiglia adora jo e penso di piacere ai signori langford.
Mentre jo e elizabeth puliscono il tavolo da pranzo, stephen mi invita a bere qualcosa. Mi porge un bicchiere di scotch mentre ne versa uno per sé e ci sistemiamo nel loro salotto. "Sai siamo molto felici che tu sia venuto fin qui per visitare nostra figlia" dice seriamente stephen. Mi schiarico la gola. All'improvviso mi sento cosí nervoso. Questa è la prima volta che rimango da solo con lui. "Ho sempre desiderato venire qui da quando io e jo abbiamo iniziato a frequentarci, signore. Grazie per avermi dato il benvenuto nella sua bellissima casa" dico educatamente. "Signore? Nono. Chiamami stephen" ridacchia "sai sei il primo ragazzo che josephine ci abbia mai presentato, ha avuto un pò di fidanzati ma non ce ne ha mai presentati. Devi essere davvero speciale per lei." "In realtà non lo sapevo stephen, jo non me ne ha mai parlato" dico sorpreso "sai io e jo siamo molto simili perchè anche lei è stata la prima ragazza che abbia mai portato e presentato alla mia famiglia." "Sono molto felice per voi due davvero, peró c'è una cosa che vorrei chiederti..." dice. "Certo" "per favore, prenditi cura della nostra cara josephine. So che sei ancora molto giovane, per non parlare della carriera che entrambi condividete e della distanza sarà difficile. Ma visto che stai prendendo sul serio questo rapporto, io ti do la mia benedizione" sorride. Sono senza parole. Questo è più di quanto potessi mai sperare quando ho viaggiato per arrivare qui. La benedizione di stephen è tutto quello che mi serviva. "Può sembrare forte all'esterno, ma ha il cuore morbido. Posso solo sperare che non si rompa" continua dopo un lungo silenzio. Non mi manca l'avvertimento nelle sue parole e nel suo tono. "Emh...si.." balbetto. Che diavolo c'è di sbagliato in me? Parla stupido! "Io adoro tua figlia stephen, tantissimo, non so neanche spiegare l'amore che provo per lei"dico e lui fa un piccolo sorriso. "Questo è tutto ciò di cui avevo bisogno di sentire" "papà non spaventare hero! È appena arrivato, non vogliamo mica che se ne vada subito" jo ridacchia mentre si unisce a noi sul divano. Guarda me e stephen con le sopracciglia corrugate "ho interrotto qualcosa?" Stephen si schiarisce la voce e ride prima di dire "no amore. Hero e io stavamo solo parlando di calcio" "oh, beh, allora posso prendere in prestito hero per un pó papà?" "Si certo, andate" ci dice. Jo mi fa alzare dal divano e mi conduce fuori in veranda e mi fa sedere su una panchina. Sto per chiedere a jo cosa stiamo facendo qua, ma lei mi interrompe e guardando il cielo dice in un sussurro "volevo mostrarti il nostro cielo stellato". Seguo il suo sguardo e guardo il cielo scuro. È davvero bello; il cielo è chiaro e le stelle e la luna brillano.

Jo

"Si è bellissimo" sussurra hero come se avesse paura di rompere l'incantesimo che il cielo pieno di stelle sembra proiettare su di noi. Giro lo sguardo verso di lui e immediatamente arrossisco. Non sta fissando il cielo, sta fissando me. Mi fissa come se fossi la cosa più preziosa del mondo. E ancora ringrazio il cielo per questo bellissimo uomo davanti a me.

behind the lensesDär berättelser lever. Upptäck nu