Prologo: 26 agosto

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-Sbrigati! La cena è quasi pronta!-, gridò Elaine McConney.

La donna aveva poco più di trent'anni. Trentuno, per l'esattezza.

Aveva un fisico molto asciutto, con qualche piccola sporgenza ai fianchi, ma per il resto era perfetta. Aveva gli occhi castani, i capelli fino alle spalle, mossi e nocciola, tendenti al biondo. Era una Mezzosangue, in quanto suo padre era babbano, ma niente e nessuno l'aveva mai dal Mondo della Magia.

Lo amava perché con esso aveva conosciuto persone meravigliose.

Iscritta alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, era stata smistata nella Casa di Grifondoro e lì aveva conosciuto Lily Evans, James Potter, Sirius Black, Remus Lupin e Severus Piton. Erano i suoi migliori amici da sempre e anche se non li vedeva da tanto, voleva loro un gran bene.

Lily e James purtroppo morirono tredici anni prima, quindi non ci fu più occasione di vederli.

Sirius era ancora a Azkaban, in quel momento, accusato ingiustamente di essere seguacio di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato. Andò tante volte a trovarlo, ma vederlo attraverso delle sbarre era una congiura, così smise e per Elaine fu un sollievo.

Proprio il mese prima andò a far visita a Remus Lupin, il quale le disse che quell'anno avrebbe insegnato ad Hogwarts. Era una notizia fantastica!

Non sapeva il motivo ben preciso, ma voleva a tutti i costi che sua figlia entrasse in quella scuola. Quell'anno avrebbe espresso una richiesta: non voleva affatto che sua figlia tornasse alla scuola di BeauxBatons per il resto dell'anno con i pericoli che correvano di quei tempi. Mary sarebbe entrata ad Hogwarts.

Così, quella sera, si trovava nella soffitta insieme a Fox e Larry, le loro civette. Elaine scrisse direttamente ad Albus Silente.

"Gentile Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, sarei felice se lei accogliesse mia figlia, Mary Montgomery, nella sua scuola."

Dopodiché parlò sostanzialmente di sua figlia, senza dimenticare alcun dettaglio.

Sospirando, chiuse la lettera e la legò alla zampetta di Larry.

-Vola e vai a Hogwarts! Dà questa a Silente!-, sussurrò Elaine, poi si alzò, aprì la finestrella e la fece volar via.

Sospirò ancora, poi scese le scale e si diresse verso la cucina.

Sua figlia Mary era in piedi, che tagliava verdure sul piano del lavandino. I suoi capelli biondi e ricci le ricadevano sulla schiena, come tanti piccoli serpentelli.

-Eccomi, tesoro-, esclamò Elaine. Poi, nel vedere quanto era brava la figlia a cucinare, disse:-Ma sei bravissima, amore! Diverrai la strega cuoca più brava del mondo!-.

-Mamma, lo sai che non è vero. Voglio solo... diventare Auror-, rispose lei.

Elaine rise, poi si siedettero al tavolo e cominciarono a mangiare la pasta. Mary l'assaggiò e fece finta di svenire, così Elaine si preoccupò, ma quando capì lo scherzo rise.

-Sciocca. Mi fai prendere certi colpi!-, esclamò.

-Ma mamma! Era solo uno scherzo!-, rise Mary.

Ad un tratto Elaine udì un rumore sospetto. Si guardò attorno con circospezione, cercando di fare il minimo rumore, poi alzò lo sguardo e osservò attentamente ogni cosa intorno a lei. Le ci volle poco per apprendere che qualcuno era entrato nel giardino. Si alzò quando vide sua figlia indicare la finestra alle sue spalle e si voltò.

Fuori dalla finestra c'era un volto schiacciato, senza un naso perfetto, lo sguardo assente, gli occhi bucati...era inguardabile e la sua schifo era parecchio famoso.

Avrebbe riconosciuto quel volto ovunque.

-Mary, afferra la bacchetta ed esci con me-, scandì Elaine.

La tredicenne prese la bacchetta e si nascose dietro alla madre, ma la sua espressione non mutò in una preoccupata: la ragazza era pronta allo scontro. Mary era sempre stata molto coraggiosa e tanto spavalda, due qualità che possiedono la loro positività, nonostante tutto.

Elaine uscì dalla casa, avanzando lentamente. Il Signore Oscuro era lì, di fronte a lui e rideva sguaiatamente.

-Elaine! Ma che piacere! Dimmi un po, è il tuo turno, oggi? Tredici anni fa è toccato a Lily e a James! Ti farebbe piacere rivederli?-, esclamò ridendo.

-Non mi fa paura!-, replicò Elaine.

Lord Voldemort ridacchiò, poi alzò la bacchetta e colpì Elaine, la quale venne rinchiusa in una bolla verdognola, priva di vita.

-L'hai uccisa?-, domandò Mary senza fiato.

-No, ma morirà se non mi darai la tua bacchetta. Dammela e sarai al sicuro-, scandì Voldemort.

Mary lo guardò, senza aver paura e gridò:-Expelliarmus!-.

Il fascio di luce verde colpì la mano di Voldemort, il quale indietreggiò preoccupato. Mary colse l'occasione: entrò in casa, afferrò le cose che amava di più e poi salì in soffitta. Si chiese dove fosse Larry, ma se ne dimenticò in fretta. Prese Fox e la posò sulla sua spalla, poi toccò il pomello della passaporta e si ritrovò davanti ad una tipica villa londinese.

Prima di scomparire, Mary capì che quello sarebbe stato l'inizio di una terribile avventura, che l'avrebbe portata a soffrire per la scomparsa della madre.

Anche Voldemort aveva capito qualcosa: che Mary era potente e che averla dalla propria parte non era un grande male.

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NELLA FOTO: EMILY ALYN LIND, NEL RUOLO DI MARY SPENCER MONTGOMERY.

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora