Capitolo 17 = Esame di coscienza

3.3K 175 100
                                    

La mattina del primo settembre, Dora mi svegliò alle sette. Facemmo colazione insieme, mangiando bacon e uova (un cibo tipicamente babbano), poi salii in camera.

Indossai dei normali jeans, una T-shirt bianca e una felpa nera. Era un look poco visibile e osservabile, in quanto io non dovevo farmi notare.

Mi pettinai i capelli biondi con la spazzola regalatomi da Dean al mio compleanno precedente. Era già passato un anno. Tra una settimana avrei compiuto quindici anni.

Oh Dio, sembrava impossibile sì, ma ero già così vecchia.

Sospirando, presi il baule e lo tirai giù per le scale. Remus corse da me e mi aiutò, poi lo lasciò di fronte alla porta.

Dora stava sistemando la casa. Quell'anno a Hogwarts sarei stata da sola: Remus aveva preferito rimanere a casa, per stare con Dora. Mi andava bene in fondo, volevo che loro trascorressero del tempo insieme.

Alle otto in punto, sentimmo il campanello suonare. Mi fiondai ad aprire con il sorriso più grande di tutti. Di fronte a me c'era Dean. Lo abbracciai, stringendolo forte a me.

-Ciao, Mary, come stai?-, chiese.

-Benissimo grazie. Vieni entra-, mormorai io, poi appena vidi i suoi genitori, sorrisi dicendo:-Buongiorno signori Thomas. Prego, entrate-.

Loro sorrisero e poi si fecero avanti. I miei genitori vennero alla porta e strinsero la mano ai signori Thomas. Io e Dean salimmo in stanza e ci sedemmo sul letto.

-Mi sei mancata-, disse spostandomi una ciocca di capelli dal viso.

-Anche tu-, risposi, poi lentamente lui poggiò le sue labbra sulle mie.

Rimanemmo insieme per mezz'ora, poi scendemmo. Salimmo in macchina e ci indirizzammo verso King's Cross. Dean era nell'auto dietro la mia, insieme ai suoi genitori.

Appena arrivammo alla stazione, vedemmo subito Harry, Hermione e i Weasley. Corsi verso di loro e abbracciai Hermione.

-Oddio, quanto mi sei mancata!-, gridò lei.

-Anche tu!-, ricambiai io.

Poi, abbracciai Harry e i Weasley.

-Ehi, Remus, Dora!-, esclamarono i miei amici.

-Ciao ragazzi, allora siete pronti per un nuovo anno?-, chiese Sirius, travestito da Felpato.

-Assolutamente sì!-, risposi io.

Appena arrivò Dean, abbracciò i miei amici, poi s'avvicinò a me.

Lentamente ci spostammo verso il binario 9 3/4 e uno alla volta entrammo.

Ma appena entrai io, caddi addosso a qualcuno. Appena riaprii gli occhi mi ritrovai a pochi centimetri dal volto di Draco Malfoy.

Mi staccai da lui immediatamente. Ogni volta che lo vedevo provavo schifo, ribrezzo e neanche un briciolo di amore.

-Si può anche chiedere scusa!-, dissi io. -Anzi no, scusa, non rientra negli ordini di papino!-.

Draco contrasse la mascella e mi guardò infuriato.

-Fammi passare un anno meraviglioso come quello appena trascorso. Ignorami per il resto dei tuoi giorni e sarò felice-, mormorai.

Draco mi fissò, poi mi afferrò per un polso e mi tenne ferma.

-Lasciami!-, sibilai.

Ma dove diavolo sono gli altri?

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora