Capitolo 68: Il congedo di Severus Piton.

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Improvvisamente la porta del nascondiglio segreto si aprirono. A turno scesero diverse persone, tutti quelli che erano venuti ad aiutarci per la Battaglia: i miei genitori, Kingsley, Oliver Baston, Alicia Spinnet, che si tenevano per mano, Katie Bell, Angelina Johnson, Bill, Fleur e i sogni Weasley.

Corsi verso i miei genitori e li abbracciai; mio padre mi strinse forte a sé, tenendomi per la testa e per la vita, poi mi lasciò andare e mi sorrise. Mia madre aveva gli occhi lucidi, ma non osò piangere.

-Dov'è Teddy?-, domandai io.

-L'abbiamo lasciato dalla nonna. Sta bene, non ti preoccupare. E tu, tu come stai?-.

-Bene, mamma. Sono pronta per combattere-.

Mi voltai e guardai Hermione e Ron. La mia amica si avvicinò e disse lentamente:-Sei tu che comandi, io non voglio essere capo di qualcuno. Sei più portata di me e sai molte più cose...-.

Le rivolsi un sorriso, poi voltai la testa verso gli studenti e con aria seria cominciai a parlare.

-Harry e Luna stanno cercando una cosa che ci aiuterà a sconfiggere Voldemort. Abbiamo bisogno anche di voi. Tra poco torneranno e ci daranno le istruzioni per ogni piccolo particolare. Tenete la bocca chiusa e non dite a nessuno di averci visto a scuola, per nessuna ragione!-.

Nella stanza fecero capolino Harry, Luna e la professoressa McGranitt.

Lei ci sorrise ed emise urletti di gioia nel vederci, mentre Harry camminò velocemente verso di me e prese parola.

-Seguite la McGranitt. Vi porterà in Sala Grande... Piton vuole parlare con voi. Credo di sapere il motivo, e come lo so io, lo sapete anche voi. Nel momento in cui arriverà Voldemort, ovvero quando Piton avrà la certezza che io sia qui, la guerra comincerà. Dovete tenere impegnati tutti i Mangiamorte e Voldemort, se necessario, almeno fino a quando io non avrò trovato ciò che cerco. Quello che succederà dopo è da vedere-.

Gli studenti annuirono, poi si avvicinarono, e quelli più stretti ci abbracciarono e ci promisero che avrebbero rispettato tutte le regole.

Ciò che mi turbava di più era il comportamento e quello che avrebbe fatto mio padre: davvero avrebbe chiamato Voldemort per uccidere Harry? Davvero si sarebbe messo contro di me? Davvero avrebbe rinunciato a me per lui?

Hermione mi scrollò e appena ritornai ad essere presente alla situazione mi accorsi che la sala era vuota.

Harry prese a camminare, e noi dietro di lui.

Nella seconda fila c'eravamo io, Hermione e Ron; nella terza Ginny, Luna e Neville; nella quarta Baston e gli ex giocatori di Quidditch; e poi gli adulti, pronti a combattere.

Camminammo lentamente nei corridoi, fino a raggiungere la Sala Grande. La porta era chiusa, Harry stava aspettando di capire quale sarebbe stato il momento adatto per entrare e sorprendere mio... il professor Piton.

Da fuori si sentiva anche la sua voce.

-Molti di voi si staranno chiedendo come mai vi ho convocati a quest'ora... è giunta alla mia attenzione che nella serata di oggi Harry Potter è stato avvistato ad Hogsmeade-.

Alcuni studenti cominciarono a mormorare fra loro, chiedendosi di cosa stesse parlando, mentre altri, ovvero i membri dell'Ordine della Fenice tacquero, cercando di non farsi riconoscere dai professori Mangiamorte e/o Serpeverde.

-Ora-, riprese Piton spaventandomi, -Se qualcuno, studente o docente tentasse di aiutare il signor Potter, egli verrà punito in maniera conseguente alla gravità della trasgressione, inoltre chi fosse scoperto ad essere a conoscenza di questi eventi e evitasse di farsi avanti verrà considerato come egualmente colpevole. Pertanto, se qualcuno qui fosse a conoscenza dei movimenti del signor Potter stasera lo invito a fare un passo avanti... adesso-.

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora