Capitolo 43: Sad news.

1.8K 113 9
                                    

DUE MESI DOPO
MARY MONTGOMERY.

Era agosto, pieno agosto, ma a guardare fuori dalla finestra sembrava dicembre. Faceva freddo, pioveva e grossi nuvolozzi stanziavano sempre sopra al cielo.

Il sole non si faceva vedere da maggio, almeno, e tutto questo rendeva le cose difficili, oltre per la natura, anche per noi maghi.

I miei genitori mi proibirono di uscire di casa, non andammo in vacanza.

Primo fra tutti, mi impedirono di sentire Draco Malfoy. Non mi opposi, ormai sapevo che fra me e lui non ci poteva essere niente, visto che i sentimenti non erano reciproci: lui non mi amava, io mi stavo lentamente dimenticando di lui.

Fra qualche settimana avrei compiuto diciassette anni, sarei diventata maggiorenne, così avrei potuto fare ciò che volevo. Ma tutto quello che volevo, era impossibile da realizzare, perché qualcuno me lo impediva.

Lord Voldemort.

Era vivo. Era sopravvissuto. E ora aveva fra le mani la bacchetta di sanbuco, quella più potente al mondo.

Si doveva aver paura, in fondo lui era un assassino, uno che non si faceva scrupoli ad ammazzare la gente.

Avevo paura pure io. Sapevo che i miei genitori avrebbero dato tutto per salvarmi e proteggermi, perché l'avevano promesso a mia madre, ma sapevo che sarebbe finita male.

Sapevo che loro non avrebbero potuto mantenere la promessa. Erano i nemici principali di Voldemort — dopo Harry e me — quindi li avrebbe uccisi sicuramente.

L'unica uscita che mi era stata permessa, era stata quella per andare a prendere Madame E, e portarla a casa nostra. Era diffidente nei miei confronti, eppure sopportavo.

---

HERMIONE GRANGER.

Erano da poco passate le cinque. Hermione stava facendo i bagagli per tornare ad Hogwarts.

Prima sarebbe passata da Ron, come di consuetudine, poi sarebbero tornati a scuola, sotto il regime dittatoriale di Piton, o almeno così lo chiamava lei.

È un'oligarchia con lui, commentava Ron disgustato, dopo che sentiva Hermione dire quelle cose. Harry taceva, ma in cuor suo aveva una sua interpretazione: Piton poteva paragonarsi in qualche modo alle guardie dei campi di concentramento, delle "marionette" mosse da Hitler, e nel loro caso, da Voldemort.

La madre di Hermione entrò in camera della figlia.
-Hermione...-.
La ragazza alzò lo sguardo. L'ora del the, si disse fra sé e sé, poi annuì. La madre scese e si affiancò al padre, il quale stava guardando il telegiornale.

Hermione spostò lo sguardo verso il suo taccuino, nel quale segnava sempre gli incantesimi più importanti, che le sarebbero serviti nel caso del bisogno, e ripensò all'ultimo che aveva scritto. Sotto al nome, c'era trascritto anche il caso in cui avrebbe dovuto usarlo.

Sospirò, poi prese la giacca di panno grigia e se la infilò. Con una lacrima che le rigava il viso, scese lentamente gli scalini in legno e giunse in salotto.

Guardò i suoi genitori ancora per qualche istante e poi bisbigliò:-Oblivion!-.

Intorno a lei, le fotografie che la ritraevano scomparvero...tutto quello che ricordava Hermione, non si vide più. La ragazza risalì lentamente in camera, prese la sua borsetta di perline e poi uscì dalla casa.

---

HARRY POTTER.

La casa era completamente vuota. Harry stava aspettando. I Dursley se ne sarebbero andati in pochi minuti; per una volta Vernon aveva ascoltato Harry.

Harry scese le scale; Vernon e Dudley lo salutarono, poi uscirono dalla casa. Zia Petunia si trattenne.

-Non vai?-, chiese fremente Harry.

Petunia sospirò. -C'è una cosa che non sai...-.

Harry alzò lo sguardo. -È strano che tu mi dica questa cosa. Ho sempre pensato che tu non avessi mai niente da dirti, se non "alzati" oppure "muoviti"-.

-Harry, non solo tu hai perso una madre quella sera, io ho perso una sorella-.

Harry alzò lo sguardo. Aveva ragione; lui non aveva mai visto la situazione su quel piano, era quasi stupido riconoscerlo praticamente diciassette anni dopo.

Harry si avvicinò e abbracciò la zia, probabilmente per la prima volta.

-Addio Harry-, annunciò la zia.

Harry sorrise. -Alla prossima, zia-.

———

Eccomi qua con un nuovo capitolo! Mi scuso tantissimo per aver aggiornato solo ora, ma ho avuto alcuni problemi con wattpad (salvataggio e rete). Ora però è tutto okay, ho già altri tre capitoli pronti, ed entro settimana prossima dovrebbero esserci tutti, ma non si sa mai!

Buona serata!

-Tessa.

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora