Capitolo 63: Teddy Lupin.

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Il mese di aprile era cominciato da pochi giorni. Piovigginava sempre e il mare era burrascoso; passavo le giornate con Dean, a parlare e a ridere, per cercare di dimenticare tutto quello che era successo.

Fleur e Bill erano piuttosto felici di averci lì, a parte di dover curare anche Unci-Unci, per il quale la francesina aveva un odio profondo.

Harry l'aveva capito per questo s'offriva sempre lui di aiutare il folletto.

Una mattina ero fuori con Dean, a cercare la legna. Stavamo parlando degli esami di Hogwarts, quelli che avremmo inevitabilmente saltato. Lui era così teso, così preoccupato... E per la prima volta mi aveva raccontato la verità su i suoi genitori.

Sua madre era Babbana e l'uomo che spesso incontravo quando stavamo insieme, era il patrigno. Il vero signor Thomas era disperso da qualche parte, forse vivo o forse morto.

-Questa storia è quasi simile alla mia-, commentai.

-Già. Sai, quando ti ho visto, ho pensato che quel sentimento fosse la fratellanza, poi ho capito che era solamente amore-.

Mi voltai a guardarlo.
-Solamente?-.

Dean si grattò la nuca. -Be', ti amavo sì... e forse ti amo ancora-. Sospirò. -Da quando Ginny mi ha mollato per Harry sono... ecco, ho pensato molto a noi... e io penso che...-.

Lentamente si avvicinò a me e provò a baciarmi. Incontrò le mie labbra, ma non gli diedi il permesso di giocare con la mia lingua.

Si staccò da me e sorrise. -Mi mancavi...-.

Abbozzai un sorriso e risposi:-Dean, io... io sono innamorata di un altro ragazzo, mi dispiace-.

Lui sgranò gli occhi. -Cosa? Io... Aspetta! Stai parlando di Malfoy?-.

Sebbene non ci fosse nessuno sentii mille paia di occhi addosso.

-Sì, Dean, parlo di lui-.

Imprecò. -Pensavo avessi capito che genere di persona è!-.

-Sì, l'ho capito! Ed è qualcosa che né tu né gli altri potete capire!-.

Dean prese alcuni bastoni e cominciò a camminare verso la casa. Lo rincorsi, cercando di bloccarlo.

-Ti prego... Dean!-.

Lui si voltò. -Cosa vuoi? Cosa vuoi? Pensavo che avessi capito quanto ti amo!-.

-Sì... l'avevo capito! Ma non pensavo fino a questo punto!-.

Lui mi mandò a quel paese. Lo rincorsi ancora.

-Dean! Ascoltami!-.

-Che c'è?-, domandò.

Una lacrima mi rigò il viso. -Sei il mio migliore amico, Dean. Ti ho amato e non dimenticherò quel sentimento che ci legava tanto... ma non posso amarti ora, perché... be' lo sai-.

Dean mi guardò negli occhi per qualche istante, poi annuì.

-Okay...-.

Lo abbracciai, baciandogli una guancia.

-Sono sicura che troverai qualcuno con cui passare il resto della tua vita. Sei esposto a pericoli quasi quanto me ma... ti auguro il meglio-.

Dean sorrise, poi mi baciò la guancia e riprendemmo a camminare.

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All'ora di pranzo stavamo preparando la tavola, quando ad un tratto suonò il campanello. Fleur mi chiese di aprire la porta così mi avvicinai e tirai la pesante entrata in legno.

Di fronte c'era... la mia famiglia: mio padre, mia madre e Teddy, mio fratello.

-Mary...-, sussurrarono loro vedendomi.

Mi fiondai fra le braccia di mio padre e lo strinsi, poi baciai mia madre.

-È nato stamattina...siamo venuti per dirlo a Bill e Fleur-, annunciò mio padre.

Li feci entrare e subito volli prendere in braccio mio fratello.

-Teddy, tesoro-, disse mia madre. -Lei è Mary, tua sorella-.

Lui sorrise e ridacchiò, poi si tinse l'unico ciuffo dei capelli di un blu acceso.

-Sei proprio carino-, commentò Hermione, solleticandogli la pancia.

Ci sedemmo a mangiare e subito mia madre e mio padre guardarono Harry.

-Abbiamo una richiesta da farti, Harry-, annunciò mia madre. -Sempre che tu, Mary, sia d'accordo-.

-Dimmi-, rispose Harry.

Mio padre respirò a lungo, poi disse:-Vorresti essere il padrino di Teddy?-.

Spalancai gli occhi: sarebbe stato bellissimo! Harry padrino di mio fratello!

-Devi accettare, Harry!-, esclamai io.

-Dici sul serio?-, chiese lui.

-Sì, Harry, sì!-.

-Be'-, tentennò lui. -Okay...grazie!-.

-Harry, sei la persona migliore a cui potevamo chiedere. Abbiamo in programma di averne almeno un altro e a quel punto sarai tu, Mary, la sua madrina-.

-Sarebbe magnifico, mamma, grazie-.

Subito dopo il pranzo, salutai la mia famiglia e se ne andarono, convinti che fosse rischioso per Teddy. Ero d'accordo con loro, anche se mi faceva male non vederli più per troppo tempo.

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Ciao! Ecco qua il nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto.
Bacio,
-Tessa.

Io non so chi sono. || La ragazza senza un padre. [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora