CAPITOLO 49

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POV'S CECILIA

< ehi amore mio che fine avevi fatto? >
Questa volta la voce che ha parlato è tranquilla e rilassata.
Quel "amore mio" ha fatto nascere delle farfalle nel mio stomaco che credo di aver mai avuto la fortuna di provare.
Andrea mi stringe a sé così forte da non riuscire quasi a camminere uno accanto a l'altra.

Quei ragazzi dietro non demordono, anche se si sono allontanati di poco.
Andrea sembra che si stia innervosendo, anche se sono ancora troppo agitata per poter capire qualcosa sulla situazione.
Quando siamo abbastanza lontani si allontana leggermente da me staccando i nostri corpi, ma tenendo ancora unite le nostre mani.

< grazie > riesco solo a dire con voce bassa, ma pur sempre sincera.
Lui sorride senza dire nulla.
< ma che cosa ci facevi lì? >
Chiedo dal momento che l'ho visto sbucare praticamente dal nulla.

< ero in quel locale > indica poco dietro di noi un bar < sono uscito per fumare una sigaretta, ma ti ho visto all'istante... quindi >

< capisco > alza le nostre mani unite e le mie guance arrossiscono, sento andare a fuoco anche se invece lui ride.
Lascio la sua mano e continuo a camminare.

< devi sdebitarti con me adesso > continua con entusiasmo < ti ho salvata come solo i veri eroi fanno >

< sì, ma gli eroi non chiedono nulla in cambio > rispondo ovvia.

< certo, è il loro lavoro, ma non il mio >

< e comunque ti ho già ringraziato >
Lui sbuffa.

< non mi basta > apprezzo la sua sincerità < dai vieni una volta di queste a cena con me >

< una colazione no?! >

< no, una cena > ribatte subito dopo.
Mi ritrovo incastrata in una strana situazione.

< va bene... > non mi lascia nemmeno finire che inizia ad esultare.
< puoi decidere anche quando fare questa cena e sopratutto dove >

< ho già qualche idea per la mente >

POV'S ELENA

< Adriano sei veramente scemo > mi metto una mano in faccia.
Stiamo giocando con le carte da uno e mio fratello sta facendo di tutto per farmi saltare il giro oppure per farmi pescare un sacco di carte.
< saresti da uccidere >

Mi arriva un messaggio sul cellulare.
Poso sulla tavola le carte e vado a leggerlo.
È di Ludovica.

< amò > richiamo l'attenzione di Niccolò < Ludo chiede se mi va di uscire con lei >

< adesso? > chiede preoccupato guardando l'orario.

< no no, domani sera >

< chiedi il permesso a lui? > chiede Lorenzo un po' sbalordito.

< non è che gli chieda il permesso, più che altro voglio sapere se lui è
d'accordo > cerco di essere il più ovvia possibile.

< quindi gli chiedi il permesso > continua lui alzando le spalle.
Niccolò è un po' sorpreso, lo leggo nel suo sguardo.

< no, penso solo che in una relazione ci debba essere del rispetto e quindi lo avviso > spero si aver chiarito la situazione.
Non voglio che pensino che se Nic non vuole allora io non uscirò, sono pur sempre libera di fare quel che voglio nei limiti del rispetto o forse mi sbaglio?!
Nicco si gira verso di me e sorride.
Questo mi rassicura molto in fin dei conti.

Ritrova I Tuoi Passi... [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora