CAPITOLO 40

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POV'S ELENA

Il mio corpo è stretto a quello di Niccolò, la nostra pelle coperta solo dal lenzuolo dalle sfumature grigiastre.
I pensieri volano solitari e ripenso intensamente alla notte appena passata insieme.
Potrei ancora sentire le farfalle volare dentro al mio stomaco, mentre le sue labbra si sposavano delicatamente sul mio collo e i respiri che si facevano pesanti ed incontrollati.
I cuori che battevano sempre con più forza e all'unisono.
Poter sentire di volare stando semplicemente a terra è la sensazione più strana e meravigliosa che io abbia mai provato.
I momenti spontanei, i sussurri, i
"ti amo" detti con il fiato corto e la paura che qualcun altro possa sentirlo, come se fosse un segreto, il potermi sentire come Wendy quando le sue labbra si sposavano vicino al mio orecchio sussurrando il nome della donna che lo stesso Peter Pan ama.

Solitamente si tende a raccontare quello che accade, come passa la notte, quali sono le sensazioni che si provano, ma rare volte qualcuno si sofferma sul parlare di quello che si prova dopo tutta quella raffica di emozioni.
Ecco perché io qui da sola, a guardare il suo viso, mentre dorme beato sul cuscino, le labbra un po' imbronciata che vorrei baciare e i nostri corpi legati come calamite, riempono un vuoto troppo spesso pieno di pensieri inutili.
Adesso penso e ripenso e mi sento felice come non mai, mi sento libera, ma sopratutto mi sento amata per davvero.
A volte non basta semplicemente che una persona ce lo dica, le parole sono nulla in confronto ai gesti, a quelle piccole cose che ti fanno comprendere quello che realmente la persona che ci sta accanto prova per noi.
Mi sento così fortunata ad avere Niccolò, non avrei potuto desiderare di meglio e questa notte ancora una volta ha confermato ogni certezza, ha fatto luce su ogni incomprensione.

Mi alzò dal letto e mi vesto, vado sul piccolo terrazzo delle camera e guardo il sole che confonde i suoi colori arancioni con quelli azzurri del cielo.
Le scie bianche degli aerei, lasciano dei segni sul cielo, come le ferite che rimangono incastonate e chiuse dentro al corpo.
Mi godo questo momento di pace e serenità, dopo tutto questo stress ne ho bisogno.
Non che Niccolò non sia stato in grado di farlo questa notte, ma ho davvero fin troppi pensieri per la testa e mentre sto con lui questi diventano trasparenti.
Ci sono, sono praticamente invisibili, ma ciò non significa che non ci siano più.
Poco dopo ritornano e fanno male, forse più prima, perché nessuno sta cercando di scacciarli via come solo Nicco riesce a fare.

Sento delle braccia circondarmi e sorrido godendomi quella protezione che tra qualche minuto probabilmente non avrò più, visto che Niccolò dovrà tornare a Roma.
Chiudo gli occhi e appoggio la mia testa sul suo petto, so che lui mi sta guardando, lo conosco e me lo sento.
Percepisco il suo sguardo attento ad ogni particolare sul mio viso e mi stupisco ancora perché lui riesce ad intravedere qualcosa di bello in me, riesce a farmelo capire ed apprezzare in un modo unico nel suo genere.
Io che disprezzo parte di me, lui che cura le mie ferite e mi fa amare.

< buongiorno amore mio > prende lui parola baciandomi la guancia, stringendo ancora più forte la presa verso di sé.
< tutto bene? >

< adesso va molto meglio > mi giro sorridendo, lascio sulle labbra un caloroso bacio, ricambiato e approfondito ulteriormente.
Sembra un addio, come se ci stessimo salutando per un'ultima volta, quando in realtà siamo qui e ci scambiamo soltanto tutto il nostro amore.
Rimango abbracciata a lui, con il viso sul suo petto mentre guardo l'orizzonte.
Il sole è ormai alto nel cielo e Adriano e Niccolò devono partire.
Hanno già rimandato a questa mattina e non possono aspettare altro tempo.
Entro in stanza seguita da Nic che si siede sul letto, mentre io cerco di sistemare un po' la camera per vedere se Niccolò ha tutto in valigia.

< tieni amore > gli passo per l'appunto il suo bagaglio nero mettendolo davanti al suo corpo.
Si vede che non ha alcuna voglia di partire, ma deve farlo.
Non so esattamente cosa stia accadendo, fino a qualche giorno fa, avrei scommesso la mia stessa vita che Niccolò sarebbe stato felicissimo di andare in studio a registrare le ultime cose per le canzoni e per l'album, invece adesso sembra che non abbia intenzione di mettere piede fuori da questa stanza.
< amore ma che c'è? >

Ritrova I Tuoi Passi... [COMPLETA]Where stories live. Discover now