CAPITOLO 39

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POV'S ELENA

Sono stanca di tutta questa situazione, ogni volta che parlano, tanto per dire "parlare", devono discutere e la cosa non mi sta più bene.

< ma che stai dicendo? > Niccolò prende la mia mano, sembra confuso e il suo sguardo passa dall'essere stranito allo spaventato.
< mi fai preoccupare se dici
queste cose >

< non voglio farti preoccupare, ma è quello che farò realmente > dico in modo deciso e con un tono di voce quasi arrabbiato.
Sarà difficile, non ho alcun dubbio al riguardo, ma sarà anche l'unico modo per cercare di far finire questa questione il prima possibile.

< Elena smettila di fare la bambina > si  intromette Adriano, lo starò probabilmente fulminando con lo sguardo.

< smetterla io? > chiedo esasperata
< piuttosto tu dovresti smetterla di comportarti come un bambino e non pensare che la cosa non valga per te > indico prima Adriano e subito dopo il suo migliore amico, nonché il mio fidanzato.

< non fate altro che litigare e litigare > le lacrime minacciano di scendere, loro sono seduti e guardano entrambi in basso, io invece sono in piedi e non mi importa di star facendo una sceneggiata davanti ai nostri amici, desidero soltanto che tutto finisca.
< e indovinate un po'... a causa mia e non ditemi che non è così >
Fermo Niccolò dal parlare.
< no Nic, sono io la causa... Adriano non vuole che stiamo insieme perché sono sua sorella, tu invece mi ami e vuoi il contrario, ma le cose così non miglioreranno >

Prendo il cellulare che avevo lasciato sul tavolo e cammino velocemente verso la mia camera, non voglio perdere altro tempo e rendermi ridicola davanti a due persone che amo, per vedere che di tutto il mio discorso non avranno appreso nulla.
Io amo Niccolò in ogni istante, per la sua infinita gelosia, per la sua dolcezza sconfinata e anche per tutti i suoi difetti, perché tutti ne abbiamo qualcuno, ma li amo.
Voglio invece un mondo di bene ad Adriano, è il mio fratellone ed è la prima volta che ci riduciamo così...
Mi fa male sapere che loro discutano per me.

< Elena > Adriano ottiene la mia attenzione mentre camminiamo.
Mi giro e ci sono tutti e due, sono distanti fra loro e non si guardano nemmeno, probabilmente avranno fatto a gara per chi riusciva a fermarmi prima.

< credo di poter parlare anche per lui > Adriano indica Nic e poi continua a parlare < ma ci dispiace >

< tu stai con Camilla e non ti abbiamo detto nulla, tu invece ci remi contro >
Dico con sguardo basso e con lo stesso tono di voce.

< lo so, ma non ce la faccio, tu... >

< IO IO, SEMPRE E SOLO IO > urlo quasi disperata, sembrerò una pazza agli occhi degli altri, molto probabilmente lo sarei se da qui passasse qualcuno.
< io non sono un giocattolo > scandisce bene una parola dopo l'altra.

< ma... >

< niente ma Adriano > mi guarda sorpreso come se non se l'aspettasse mentre Niccolò guarda in basso, come se non desse segni di vita, è nervoso.
Lo so perché la sua mano fa ripetutamente su e giù sulla coscia.
< io sono u a persona e per quanto non ti possa piacere, sono una DONNA e sono libera di scegliere con chi stare, chi frequentare e chi amare >
Detto questo continuo per la mia strada e non mi faccio fermare più.
Nonostante mio fratello mi abbia chiamato per nome più volte nel tentativo di farmi girare i tacchi.
Questa volta non accadrà, sono stanca di essere tratta come se non esistessi.

Ritrova I Tuoi Passi... [COMPLETA]Where stories live. Discover now