CAPITOLO 7

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POV'S NICCOLÒ

Questa notte non ho chiuso occhio, ho visto dalla mia finestra i piccoli raggi di sole che penetravano dalle nuvole sparse, sopra alla mia fantastica Roma.
Ho ascoltato il rumore del vento incombere sulle foglie che piano piano ricrescono sugli alberi qui attorno.
Ho sentito in lontananza il cinguettare degli uccellini e li ho intravisti svolazzare qua e là per l'immenso cielo che ci sovrasta.
Stanotte ho scritto e ovviamente ho pensato ad Elena.
Ormai è passata quasi una settimana dalla sua sbronza, il rapporto tra noi sembra essere tornato quello di sempre.

In fondo, però, so che qualcosa è cambiato.
Mi ha detto molte cose dall'apparenza strane, ma riflettendoci sono arrivato a delle conclusioni ancora più impressionanti.
Elena mi ha ripetuto molte volte quanto si senta Trilli, la piccola 'Campanellino' che segue Peter Pan in ogni sua singola avventura, eppure ai miei occhi lei è sì la piccola fata che mi segue come un girasole che guarda il suo sole, ma allo stesso tempo, rappresenta Wendy.
Per questo nel silenzio assordante di una notte colma di rumori, ho scritto 'Wendy'.
Ripensando alla frase di poco fa, potrebbe sembrare un contro senso unico, il silenzio e il rumore possono far parte dello stesso discorso?
A parer mio sì, ma lo sanno tutti, ho un animo ribelle e faccio quello che mi pare, alla fine l'unica cosa di cui ho bisogno è  volare sopra i tutti, con la polvere di Trilli, la mia Wendy.

Oggi è forse uno dei giorni più importante per me.
Il 27 gennaio, anche se per molti non sono nessuno, apro i cancelli ai miei vent'anni.
Chi mi sta attorno continua a ripetermi che quest'età non torna più, ma dentro me penso che io devo ancora viverla e lo farò al meglio, vivendo di musica.
Quando lo dico le persone mi prendono per pazzo, credono che la musica sia solo un hobby, quando per me è vita.
A volte la vedo la delusione negli occhi di mia madre, quando le chiedo se mi accompagna ad un mio concerto, dove ci sono all'incirca 20 persone che tendono a non ascoltarmi minimamente.

~ Tin ~

Il timer del microonde mi risveglia dai miei pensieri.
Mi avvicino e prendo il latte che avevo messo a riscaldare qualche minuto fa, mentre la mia mente viaggiava verso chissà quale posto immaginario.
Sul telefono mi arrivano molti messaggi di persone che mi fanno gli auguri.
Mio padre non si è ancora fatto vivo, ma questa sera verrà ad una sorta di festa con i parenti e amici più stretti, dopotutto come continuano a ripetermi gli altri, " quest'età non torna più " quindi è anche giusto per una volta essere felici di festeggiare.

Trilli:

Che fai non mi rispondi?

Ritieniti pure una merda, perché io mi sono offesa dal tuo
comportamento!😕😂

Mi arrivano due messaggi da Elena, non capisco il motivo per il quale mi stia dicendo queste  cose in realtà.

Niccolò:

Cosa?

Trilli:

Ieri, alle 00:00 precise ti ho fatto gli auguri e non mi hai nemmeno risposto!

Adesso ho capito, in effetti non me ne ero accorto, devo aver aperto il messaggio e poi averlo richiuso per chissà quale motivo, ma con la testa che ho, è già tanto che io mi ricordi quanto anni faccia o che oggi è il mio compleanno.

Niccolò:

Ah scusa😅

Grazie mille!😘

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