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Harry's pov

Quella mattina mi svegliai a causa del suono stridulo della sveglia.

Mi alzai contro voglia e mi recai in bagno per una doccia.

Avevo un'importante verifica la prima ora ma per la prima volta non mi importava come sarebbe andata. Avevo capito che potessero succedere cose peggiori rispetto che prendere un brutto voto in un compito.

Mi recai in soggiorno e vidi mio padre intento a fare colazione.

"B-buongiorno papà" dissi un po' titubante

"Buongiorno" mi disse in tono duro per poi finire il caffè e recarsi in fretta all'uscita

Rivolevo mio padre. L'uomo dolce che mi chiamava 'amore', che mi abbracciava. Volevo soltanto che
continuasse ad amarmi come faceva prima dell'arrivo di Louis nella mia vita.

Decisi di non fare colazione e mi recai anch'io fuori dall'abitazione. Ormai era da qualche giorno che non mangiavo per bene, o meglio non mangiavo quasi affatto.

Ancora non avevo parlato con Niall e Liam e dai loro messaggi potevo notare quanto fossero seriamente preoccupati. Erano venuti anche a casa mia il giorno precedente ma feci solo finta di non esserci. Non ero ancora pronto a parlarci.

Aspettai vicino la fermata dell'autobus sapendo che sarebbe giunto a breve.

"Harry ciao. Come mai continui a venire a scuola in bus? Quel tuo amico castano si è stufato di venirti a prendere in macchina?" Mi chiese il mio vicino di casa

Non avevo mai avuto un gran bel rapporto con lui nonostante abitassimo a pochi passi di distanza

"No Nick, questi giorni sono solo un po' particolari" risposi

"Mm capisco. Beh a me fa più che piacere, perlomeno finalmente ho qualcuno con cui parlare in quel rottame" disse

"Già" risposi

In realtà non avevo affatto voglia di parlare di prima mattina e specialmente non con lui. Dopo poco arrivò il mezzo di trasporto che stavo aspettando e presi posto vicino al finestrino accompagnato da Nick che si sedette accanto a me.

"Allora Harry come sta andando a scuola?" Mi chiese

"Come al solito"dissi

"E come va al solito?" Continuò

I suoi tentativi di conversazione erano davvero pessimi. Speravo che capisse che non avessi intenzione di continuare quella conversazione quindi mi limitai a scrollare le spalle e girarmi verso il finestrino.

Il viaggio fu di una lentezza assurda. La mia casa era a soli 10 minuti da scuola ma ovviamente l'autobus si posizionava ad ogni fermata aspettando un po' per poi ricominciare il tragitto. Era assolutamente straziante.

Dopo un tempo che parve infinto giungemmo a destinazione.

"Ciao Harry, a domani" mi disse Nick per poi rivolgersi verso l'entrata

"A domani" risposi per poi seguire il suo esempio

Quando entrai in classe notai la professoressa già posizionata alla sua postazione mentre su tutti i banchi erano già stati appoggiati ,al contrario, i fogli su cui avremmo dovuto svolgere il test.

Una parte di me voleva che quel compito andasse bene per fare in quel che modo piacere a mio padre, ma nonostante fossi il figlio del preside e per quanto cercassi di impegnarmi proprio non riuscivo a fare un granché. Ero negato con lo studio.

"Allora ragazzi girate il foglio e iniziate lo svolgimento del compito. Avete in tutto un'ora" disse la professoressa di scienze

"Se becco qualcuno a copiare il compito verrà considerato nulla. Ma questo ormai non c'è neanche bisogno che ve lo dica" disse ridendo

In effetti erano le stesse identiche parole che ripeteva ad ogni singola verifica. Sembrava una specie di preghiera a cui era devota.

Come avevo previsto non riuscivo a capirci nulla. Praticamente sembrava fosse stata scritta in una lingua di cui non conoscevo probabilmente neanche l'esistenza.

Mi limitai a rispondere a caso e sperai di averci azzeccato almeno un po'.

Consegnai la verifica e mi rimisi al posto aspettando che la professoressa lasciasse l'aula per potermi dirigere in palestra.

Era martedì e avrei rivisto Louis a causa di quel maledetto torneo di cui egli stesso era stato l'artefice.

"Harry che fai? Non vieni?" Mi chiese Jessica vedendomi ancora seduto al mio posto mentre già tutti gli altri avevano lasciato la classe.

"Certo, arrivo subito" dissi alzandomi di scatto.

Per un momento mi sembrò di vedere tutto nero ma non ci feci caso e andai verso la palestra.

Una volta arrivato all'interno della stanza vidi Louis venire nella mia direzione con il resto della squadra. Mi accorsi anche che Zayn si stava tenendo a distanza del castano.

"Harry giocheremo per primi oggi" mi disse Louis come se nulla fosse successo tra noi

"Ok" dissi

"Riscaldiamoci un po'" disse Jack, anch'egli facente parte della squadra

Il riscaldamento in pratica fu svolto con dei passaggi di palla che io puntualmente scansavo. Ero una frana anche negli sport e avevo il terrore che la palla potesse colpirmi e farmi male. Chiamatemi femminuccia ma tutti abbiamo degli scheletri nell'armadio.

"Harry cazzo la palla devi cercare di prenderla, non evitarla!" Mi gridava contro Louis

"Mi dispiace per te ma non sono bravo negli sport, magari potevi evitare di prendermi in squadra" gli urlai contro.

Aveva anche il coraggio di attaccarmi per qualcosa di così superfluo dopo tutto quello che mi aveva fatto. Davvero non riuscivo a sopportarlo.

"Almeno cerca di impegnarti minimamente" mi disse a denti stretti.

Lo stavo irritando e la cosa mi fece più che piacere.

"Ragazzi venite da questa parte che iniziamo" ci richiamò la professoressa Cox

"Arriviamo" disse Louis per poi dirigersi verso il campo

La partita non stava andando affatto bene. Gli avversari avevano capito che ero il punto debole della squadra e ormai sembrava che tutti i colpi fossero diretti verso di me.

"Cazzo" sentì dire da Louis accanto a me sul campo

Probabilmente non gli interessava del voto finale ma non riusciva a perdere. La sconfitta non era ben accetta dal castano.

All'ennesima schiacciata indirizzata su di me decisi di provarci. Corsi verso la palla e riuscì a farla rimanere in campo. Jack la sollevò per Louis che con una schiacciata fortissima fece punto. Wow quel ragazzo era davvero bravo con la pallavolo.

Stranamente ero contento. La mia squadra aveva segnato il primo punto anche grazie a me e questo mi rendeva orgoglioso di me stesso. Ero finalmente riuscito a fare qualcosa di buono.

Mentre esultavo con la squadra che ormai aveva quasi perso le speranza iniziai nuovamente a vedere tutto nero. Sentì il mio corpo cedere cadendo a terra e poi il nulla.

Bitter sweet revenge {LarryStylnson} COMPLETAWhere stories live. Discover now