~Capitolo 10~

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Lele's pov

Per tutta la cena non ho mai incrociato lo sguardo con Gian, mi sentivo troppo in imbarazzo per quello che era successo prima. Ora sono in bagno che mi preparo per andare a letto. Gli altri hanno detto che escono, ma io non ho voglia, sono stanco.
Mi avvio verso il letto e mi metto a guardare video su tiktok per un po', poi spengo il telefono e chiudo gli occhi tentando di addormentarmi, ma i troppi pensieri me lo impediscono. Ripenso alla scena di me e Gian sul letto e mentre sono assorto sento una presenza accanto a me. Spalanco all'improvviso gli occhi e lui è lì, accanto a me.
L:"Che ci fai qui?"
G:"Non avevo voglia di uscire" mentre mi parla guarda il soffitto, siamo entrambi imbarazzati dalla situazione.
Restiamo sdraiati senza guardarci per un periodo che sembra eterno, poi la voce di Gian spezza il silenzio.
G:"Ehi"
L:"Si?"
G:"Prima stavamo davvero per fare quello che penso?"
L:"P-penso di sì" il silenzio cala di nuovo nella stanza.
Lui si gira verso di me dopo qualche minuto e si avvicina lentamente, il mio respiro diventa irregolare, mi manca il fiato, il battito aumenta. È sempre più vicino, sento il suo respiro sulle mie labbra, i nostri occhi si incrociano e finalmente la distanza sparisce e le nostre labbra si incontrano. Piano picchietto con la lingua sulle sue labbra e lui mi lascia l'accesso. Le nostre lingue si intrecciano, i nostri respiri diventano affannosi. Lui mi appoggia delicatamente una mano sul fianco e inizia a scendere lentamente fino ad arrivare al bordo dei boxer. La mia erezione è ormai evidente, come quella di Gian. Lui mi guarda negli occhi e poi mi bacia il collo lasciandomi dei piccoli segni rossi. Io mi sposto e mi metto a cavalcioni su di lui, poi inizio a baciargli il petto e continuo scendendo sempre di più lasciando sul mio percorso tanti piccoli succhiotti.
Arrivo al bordo dei boxer e inizio a giocherellarci con le dita, Gian è sempre più eccitato, delle gocce di sudore gli scendono dalla fronte e il suo respiro è pesante. La mia mano entra lentamente nei boxer fino a incontrare il suo membro, appena lo sfioro sento quanto è duro e Gian fa un gemito. Lo prendo in mano e inizio ad andare su e giù.
Vado sempre più veloce e sento i suoi gemiti aumentare.
G:"L-Lele" mi avvicino al suo viso e gli do un bacio delicato sulle labbra, poi mi abbasso nuovamente e lentamente metto le mie labbra sul suo membro e lo prendo dentro di me, è una sensazione strana eppure è così bella. I suoi versi diventano più forti.
G:"Lele... s-sto... venen..." neanche il tempo di finire e sento un liquido caldo colpirmi il palato, ingoio rapidamente e faccio uscire il suo membro dalla mia bocca.
Gian sta ansimando, lentamente si avvicina al mio orecchio e sussurra una frase.
G:"Ora tocca a te" lo guardo in silenzio, poi lui mi fa sdraiare e si mette su di me. Lentamente mi toglie i boxer e me lo prende in mano iniziando ad andare su e giù, ripete quello che ho fatto io, ma quando sto per arrivare al culmine sento una voce come in lontananza "Lele, Lele svegliati" apro gli occhi all'improvviso e vedo Gian davanti a me.
Io sono visibilmente confuso.
G:"Sono le 14.00, sarebbe anche ora di svegliarsi" ma quindi era tutto un sogno.
L:"Sembrerà strano, ma io non me ricordo di essermi addormentato"
G:"Ieri quando me hai risposto subito dopo sei crollato, era evidente tu fossi stanco e non ho voluto disturbarti oltre" non dico più niente, sto solo fermo e guardo nel nulla, era davvero solo un sogno? Eppure sembrava così vero. Probabilmente ero stato stimolato da quello che Diego aveva interrotto il giorno prima e per questo ho fatto un sogno del genere. Eppure era così bello...
G:"Vuoi alzarti o no?!"
L:"Si si certo" dico con una voce un po' assonnata e mi alzo di malavoglia dal letto.
G:"Muoviti che dobbiamo uscire!" uscire? Non mi ricordavo dovessimo uscire.
L:"Dove dobbiamo andare?"
G:"Alla sfilata, te ne sei dimenticato?" oh cazzo vero, la sfilata, con tutti i pensieri di questo giorni mi era completamente uscito di mente.
L:"Oh, sì, certo che me ricordo, sono solo ancora un po' rimbambito dal risveglio" non sembra convinto, ma comunque non mi chiede altro e va di là con gli altri.
Mi preparo in velocità con i vestiti che avevo comprato proprio per quella giornata e raggiungo i miei amici.
D:"Ben svegliato bell'addormentato" tutti ridono e io accenno un sorriso.
T:"Bom, andiamo che sennò famo tardi!"
D:"Hai ragione, chiamo Elisa per chiederle se è pronta"
G:"Io chiamo Marta" appena sento quel nome ho una brutta sensazione, sono geloso, fottutamente geloso.

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SPAZIO AUTORE
Non ve l'aspettava eh☺️
Spero vi sia piaciuto il capitolo, se è così vi ricordo di lasciarmi una stellina e un commento😘✨
Inoltre volevo ringraziarvi perché la storia è prima in #lele

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Detto questo ciao e alla prossima🥰

~Rick

Un Amore Segreto(#gianele) Where stories live. Discover now