"Rilancerei a tre burrobirre se avessi abbastanza soldi e se non temessi tu possa andare in coma etilico."

La stuzzicó mentre, incamminandosi verso l'uscita del castello, misurava le parole successive.
Era cosí difficile peró... la lana dei guanti che separavano la loro pelle prudeva insopportabilmente sulla mano di Ron, voleva solo liberarsene e sentire la pelle di Hermione sotto i polpastrelli.

Era un desiderio stupido, ma gli sembrava la cosa piú importante del mondo.
Cosí, per non pensarci, parló e basta.

"Quello che intendevo dire poco fa era che se non fosse stato per te avrei finito con lo sposarmi quell'arpia. Insomma, sa essere molto convincente, anche se ormai ho chiaro da un bel po' che non stavo con lei perché ci tenessi particolarmente..."

Hermione non rispose, resa intrattabile da quel contesto che sfuggiva al suo controllo, mandandola nel panico.
Rimase zitta fino a quando il profilo innevato della Stamberga Strillante  non si delineò all'orizzonte.

"Dimentica le Burrobirre Ronald, ho un'idea migliore..."

Indicò la vecchia casa malandata con gli occhi che le brillavano di trasporto, era un posto che l'aveva sempre affascinata e, dopo gli avvenimenti del terzo anno, ancora di più.
Ron dal canto suo, sembrava aver appena visto la morte in persona.

"L'ultima volta che ci siamo stati non me la vorrei proprio ricordare, gamba a parte... c'era un ragno che andava su e giú per il copriletto."

Borbottó il rosso, ma le sue lamentele finirono lí, perché lo sguardo di Hermione quasi estasiato davanti a quella catapecchia, catturó tutta la sua attenzione.

"Però, possiamo andarci se vuoi..."

Disse senza quasi rendersene conto e, soprattutto, ricordandosi solo dopo che in realtà non voleva assolutamente rimettere piede lí dentro.
Però, prima che potesse aggiungere altro, la ragazza l'aveva già trascinato oltre lo steccato e si avvicinava alla Stamberga, camminando nella neve fresca.

"Che strano essere qui ad Hogsmeade senza Harry, vero?"

Balbettò il rosso sempre più terrorizzato man mano che i dettagli della struttura che era la loro meta si delineavano gradualmente all'orizzonte.

"Non biasimarlo, se non è qui e tu l'hai invitato è perchè è chiaramente troppo impegnato a conquistare la sua anima gemella."

"No, non l'ho invitato, ma hey, spero tu non ti stia riferendo a Draco Malfoy. La leggerezza con cui accetti e ingigantisci la cosa sfugge del tutto alla mia comprensione."

"Tante cose sfuggono alla tua comprensione, Ronald... poi davvero non c'è niente di male."

Ironizzò la Granger spingendo la porta di legno mezza sfasciata a ruotare sui cardini arrugginiti con un cigolio sommesso.
Ron alle sue spalle si era irrigidito sensibilmente, quindi si ritrovò di nuovo a parlare per dissimulare il nervosismo.

"Harry e Malfoy? Oh per carità... personalmente preferirei che fosse interessato a Neville.
Questione Tu-Sai-Chi a parte, almeno lui è innocuo e sicuramente non tenterebbe di spezzargli l'osso del collo durante la notte."

"Tieni per te i tuoi pensieri Ronald Weasley. Se gli piace Malfoy credo tu debba dargli il beneficio del dubbio, Harry non è uno sciocco..."

"Hermione...non capisci il punto.
Qui non é solo una questione di cuore... pensi che io non vorrei approvarlo? Ma Malfoy é un Mangiamorte, il nemico naturale di Harry. È troppo pericoloso...
C'eri anche tu quest'estate quando l'abbiamo visto a Nocturne Alley, c'eri anche tu quando Harry era ancora sano e non la finiva di ripetere che pensava stesse architettando qualcosa.
Se questa cotta lo distoglie dalle sue priorità, potrebbe morire e l'unico scoglio a separare Tu-Sai-Chi dal dominio del mondo magico sarebbe Silente. E Harry... beh, di nuovo, c'eri anche tu quando ci ha raccontato di quella sua ferita alla mano. Non gli resta molto.
Questa storiella potrebbe ucciderci tutti. Ecco cosa."

Ron si era infervorato tanto da sembrare quasi arrabbiato e spaventato piú che preoccupato e aveva buttato il peso di quei suoi dubbi addosso ad Hermione.
Adesso si erano fermati davanti all'ingresso della Stamberga e Ron la guardava negli occhi, con ancora i rimasugli di quel discorso frammentati nello sguardo.

Poi lo abbassó sui propri piedi, le scarpe nere risaltavano sulla neve bianca di un candore quasi accecante.
Hermione sembrò non dare peso alle sue parole, prese solo anche l'altra mano di Ron e lo trascinò dolcemente oltre la soglia della Stamberga Strillante, camminando all'indietro per lo stretto corridoio buio di quello che una volta era l'ingresso.

"Forse è così, forse sarebbe meglio che Harry facesse finta di niente e si comportasse come una macchina di salvataggio del mondo, abnegando se stesso per un bene più grande. Ron, certo che forse così è moralmente più giusto... ma alla fine è una sua scelta e qualunque essa sia dobbiamo accettarla."

La ragazza si fermò davanti a una vecchia finestra rotta e lasciò andare le mani del rosso.
I cocci di vetro erano sparsi a terra e, per sbaglio, li aveva calpestati nell'indietreggiare, ora però guardava oltre il vetro sporco il panorama candido e la sagoma del Castello di Hogwarts in lontananza e il pensiero della più che probabile guerra imminente iniziò a tormentarla fino a mozzarle il fiato di paura e a riempirle gli occhi di lacrime.

Ron non aveva più risposto alla sua considerazione, forse era d'accordo, forse non sapeva cosa pensare o forse non gli andava di parlarne.
In ogni caso il rosso ci mise poco ad accorgersi che la loro uscita ad Hogsmeade non stava prendendo la piega che aveva desiderato e che Hermione guardava fuori dalla finestra con aria assente e visibilmente spaventata.

Sentì di poter indovinare quali fossero le paure che danzavano nella sua testa, probabilmente perchè erano le stesse che provava lui e le stesse che provavano in molti di quei tempi.
Fece per parlare, dirle qualsiasi cosa potesse tirarle su il morale, ma lei fu più veloce.

"Ron..."

Accennò e il vento freddo si portò via quel sussurro, disperdendolo in un cielo grigio, scurito dalla neve bianchissima.
Ma il candore di quella neve, si spense gradualmente negli occhi del Weasley, nascosto da un velo di malinconia dopo che la ragazza ebbe parlato nuovamente.

"Promettimi che vinceremo"

Il suono spezzato che aveva completato la frase della ragazza raggiunse il rosso come un appello disperato tanto da fargli venire i brividi.

Avrebbe voluto prometterglielo, aveva bisogno di farle sentire che andava tutto bene, nonostante tutto.
Ma non andava tutto bene e le sorti non erano mai state piú incerte.
Cosí rimase in silenzio, mentre una corrente di vento freddo scompigliava i capelli dei due ragazzi spargendoli nell'aria con movimenti leggeri e veloci. Con la stessa energia, Hermione si voltó verso di lui, cogliendolo alla sprovvista con quei suoi grandi occhi marroni, arrossati da un pianto che nascondeva le sue stesse paure.

"Lo prometto"

Sussurró senza poterci nemmeno pensare, mentre le sue braccia correvano a stringere forte Hermione, sentiva il bisogno di proteggerla all'improvviso e di proteggersi a sua volta.

Soprattutto però era il bisogno di cancellare il dolore da quel viso che superava ogni confine razionale.
Non pensó a cosa avrebbe detto Hermione nel caso in cui invece avessero perso, questo perché mentre la stringeva in quel modo Voldemort era una realtà che non poteva toccarli, seppure cosí vicina.

❄❄❄

La schiacciante vittoria contro Corvonero nella partita di quella mattina aveva risollevato il morale di Harry.
Inoltre, la conversazione avuta con Ron ed Hermione aveva dissuaso il moro da ogni tentativo di cercare di comprendere la situazione in cui si era cacciato, e l'aveva portato alla convinzione che, se avesse seguito il suo istinto, tutto sarebbe andato per il meglio per il semplice fatto che non si sarebbe potuto pentire di niente.

Fu sulle orme di quella sua convinzione che, anche quella sera come ormai tante altre, prese il Mantello dell'Invisibilità e sgusciò fuori dal buco del ritratto, raggiungendo i sotterranei e il dormitorio delle Serpi.

N/A

Ok, la Romione mi ha un po' preso la mano.
Chiedo venia, ma iniziava ad essere tutto un po' troppo lineare e monotono quindi ho dovuto spezzare.
Ah, sappiate che non vi sopporto.
Continuate a dirmi di aggiornare e mi fate sentire orribile e in colpa perchè potrei benissimo farlo dato che ho scritto fino al capitolo 18.
Vi odioh :'l

Ary❄

Nightfall Whisper //DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora