22: Fidelity Cards e Rainbow Prom Nights

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Mint deglutì e scosse di nuovo la testa.

"No, grazie".

Lyuba parve delusa da quella risposta. Come se si aspettasse davvero che una delle due saltasse in piedi gridando di gioia per quell'imperdibile offerta. Riprese in mano la penna con le piccole matrioske comuniste e iniziò a giocherellarci.

"In ogni caso, voi non fate parte delle Bambine di Medea. O sbaglio?"

"Le cosa?" pigolò Lisa.

"Bambine di Medea, bambolina".

"Non sappiamo cosa siano" ammise Mintha, ripetendosi per l'ennesima volta che aveva sicuramente fatto un errore nel fidarsi di Galina.

"Avete mai visto questo?"

La piccola russa si alzò in piedi, afferrò il bordo della manica sinistra e l'alzò. Sotto gli occhi di Mint, su quella pelle bianca come latte e costellata di nei, comparve un tatuaggio di color viola scuro. Rappresentava una corona di spine, attorniata da due serpenti con la bocca aperta e la lingua ben visibile.

"Tipo in chiesa?" domandò a bassa voce Lisa.

Lyuba scoppiò di nuovo in quella risata canina, molto caratteristica, gettando la testa all'indietro.

"Tu non sai proprio un cazzo di niente, eh, kukla?"

"Mitologia greca" ribatté Mint, nella cui mente si era profilata, in maniera inquietante, la figura femminile di un racconto che aveva letto durante l'ora di storia, due anni prima.

"Finalmente, qualcuno che sa" gongolò l'altra, tornando seduta. "La corona avvelenata e i serpenti del carro della maga Medea".

"Il signore degli anelli?" insisté Lisa. Mintha cercò subito la sua mano e gliela strinse, per comunicarle che sarebbe stato meglio tacere. Fortunatamente Lyuba non diede peso a quello sciocco commento, perché si aprì in un sorriso da pitone pronto a ingoiare la sua preda e disse: "Chiaro, non l'avete mai visto. Non mi stupisce, in verità. Ma non importa. Avremo tempo di parlare anche di questo".

"C'entra con il campo estivo?" domandò Mint, cominciando a provare la sensazione di galleggiare in quel mare di parole surreali.

"Già. Immagino che sia per questo che sei la fondatrice del tuo club, vero, tesoro? Sei sicuramente la più sveglia del tuo anno".

Mint corrugò le sopracciglia. "Del mio anno? Ma tu non sei..."

"Io" tagliò corto Lyuba, "ho a malapena l'età legale per guidare ma, come avreste già dovuto intuire, sono anche in possesso di un Quoziente Intellettivo molto superiore a quello di un normale studente di diciotto anni, ed è per questo che concorro con voi nel nobile intento di raccattare un diploma che mi permetta di proseguire con una meravigliosa e meritatissima laurea in Scienze Funerarie. Oppure in Belle Arti, chi lo sa".

Mint decise che non le avrebbe detto che fino al giorno prima non era stata neppure a conoscenza della sua esistenza. Lyuba sembrava quel tipo di persona in grado di accoltellare qualsiasi povero sprovveduto privo di rispetto con una paletta per torte.

"Scienze Funerarie ha il suo perché" commentò invece.

"Vero? Però mi dispiacerebbe sprecare il mio talento artistico" rispose la ragazzina dai capelli rossi, indicando orgogliosa la donnola tassidermizzata sulla sua scrivania. "Non la trovate adorabile?"

"Deliziosa" concordò Mint.

"Splendida" aggiunse Lisa.

"Le faccio anche su commissione" fece loro sapere Lyuba.

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