o

141 9 6
                                    

jungkook fece un passo nel piano astrale e se ne pentì immediatamente. il freddo lo congelò fino all'osso.

« jimin? dove sei? »

jungkook sentì delle mani toccarlo, emettevano calore dalla punta delle dita . era uno dei trucchi che facevabo le creature nel piano astrale. ignorandoli, attraversò lo spazio, cercando disperatamente jimin.

« jungkook, sei tu? » la voce di jimin era lontana ma jungkook la sentì comunque.

« park jimin, dove cazzo sei? »

« sono sotto di te. »

abbassando lo sguardo, vide centinaia di mani che gli afferravano le caviglie, risucchiandolo nel terreno su cui camminava.

era stato ingannato.

lottando contro la loro presa, allungò una mano, senza afferrare nulla. il terreno inghiottì la testa e cominciò a soffocare jungkook.

all'improvviso, una mano avvolse quella di jungkook, tirandolo fuori da terra.

era jimin, park jimin.

« jungkook, sei venuto davvero.. » jimin lo abbracciò forte, gli occhi rossi per il pianto. « pensavo che sarei morto. »

« ma moriremo entrambi se non usciremo di qui. » jungkook lo tenne vicino mentre scrutava i suoi dintorni.

poi si rese conto.

« non sei jimin. »

« cosa? cosa intendi? »

jungkook allontanò 'jimin' da lui, indietreggiando.

« jungkook, non farlo. sono il vero jimin. andiamocene da qui. »

il panico si insinuò nella pelle di jungkook mentre realizzava che fosse una creatura del piano astrale a parlargli.

jungkook si allontanò immediatamente da lui.

poteva sentire le sue grida imitare quelle di jimin, ma non si voltò indietro. non era lui.

« jimin! se riesci a sentirmi, rispondi! » si addentrò in quel mondo, senza preoccuparsi di altro che di jimin.

smise di correre per guardare ciò che lo circondava. sembrava di nuovo nell'appartamento di yoongi, ma era molto più freddo e più scuro.

« kook, salvami.. »

la sua voce era vicina ma jungkook non riusciva a vederlo.

« sono qui, jimin. ti tirerò fuori. » si inginocchiò e diede colpi sul pavimento, cercando qualcosa.

la sua mano entrò in contatto con un'altra, ma fredda come il ghiaccio.

la mano intrecciò le dita a quelle di jungkook.

era jimin. quello vero.

jungkook attirò rapidamente jimin nel suo abbraccio e riscaldò il suo corpo. il calore del suo corpo sfrigolava nella fredda atmosfera, ma era abbastanza per scaldarli.

« grazie, kook. » jimin non tremava affatto, era sull'orlo dell'ipotermia. « grazie. »

« perché mi stai ringraziando? non ti ho ancora portato fuori »

« grazie per essere al mio fianco. »

------

yoongi era congelato a terra, scioccato.

# cold ,,Where stories live. Discover now