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una ragazza uscì dall'ombra, con un lungo coltello da cucina.

« mi chiamo mammon, ma chiamatemi ji-eun » disse facendo roteare il coltello tra le mani.

« l'avidità, sei il peccato dell'avidità. » namjoon era ben informato nel campo del soprannaturale e sapeva bene con chi o con cosa aveva a che fare. si rivolse a jungkook.

« veloce, diminuisci la temperatura corporea. »

jungkook gli lanciò uni sguardo perplesso.

« non sai come modificare la temperatura? »

« so solo come aumentarla »

namjoon sospirò, sconfitto.

« il suo punto debole è il freddo, bisogna raggiungere gli 0 gradi »

ji-eun ridacchiò e si avvicinò ai due.

« sei abbastanza intelligente, per essere un vampiro da poco trasformato. ma c'è un motivo per cui ti ho portato qui. »

alzò la mano e fece il gesto di una spinta. la sedia di namjoon trascinò sul pavimento e sbatté contro quella di jungkook.

« se provi ad abbassare la temperatura, il tuo amico si congelerà a morirà per primo »

jungkook imprecò in silenzio. chi era quella puttana, e che cazzo significava il peccato dell'avidità?

« jungkook, devi farlo. qualsiasi cosa abbia intenzione di fare, il mondo finirà. »

namjoon guardò jungkook negli occhi, dandogli silenziosamente il consenso.

ji-eun tracciò la mascella di jungkook con il coltello, tagliando la pelle. gocce di sangue si formarono sulla sua pelle pallida.

« oh namjoon, dovresti preoccuparti prima di te stesso. quand'è stata l'ultima volta che ti sei nutrito? »

chiuse gli occhi e si leccò le labbra. non lo faceva da almeno tre giorni. la sete di sangue gli stava raschiando la gola, ma namjoon lo aveva sempre sopportato, fino a quel momento. il profumo del sangue di jungkook che colava sul mento.

ji-eun tagliò una delle corde di namjoon, permettendogli di girare la testa.

jungkook tentò di nuovo di teletrasportarsi ma una scossa gli attraversò il corpo, facendolo guaire. più sangue che scorreva sul collo.

le zanne di namjoon pungevano le sue labbra già doloranti.

« accidenti a te, puttana! » imprecò namjoon. « te la farò vedere io appena uscirò da questo schifo. »

ji-eun si mise a ridere.

si inginocchiò davanti a jungkook, fissandolo negli occhi. spinse il coltello nell'addome e lo girò.

il ragazzo urlò a gran voce. il dolore che gli scorreva in tutto il corpo. la sua camicia bianca divenne presto rossa, mentre il sangue filtrava attraverso il tessuto.

namjoon chiuse gli occhi, resistendo alla tentazione di distruggere le corde e mordere il collo del minore.

« hyung... non posso.. non posso guarire » ansimò jungkook. la sua energia si stava consumando rapidamente e la perdita di sangue non era d'aiuto.

« fallo e mordimi. »

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