🎄17🎄

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Simon si svegliò da solo la mattina dopo.
Raccolse i suoi vestiti si vestì e uscì per andare a cercare Moonshiny.
Ma quello che gli si presentò con la luce del giorno lo lasciò a bocca aperta.
Alcuni alpaca al pascolo presentavano il mantello macchiato di rosa, il recinto era per metà bianco e per metà rosa e tutta la nuova parete del lato ovest della casa era rosa!
L'auto di Moonshiny era sparita e gli operai di Masterson erano tutti divertiti.
Andò in casa e mise il cellulare in carica, poi prese il telefono e la chiamò, ma l'operatore gli diceva che era spento.
"Maledizione Moon, dove sei! Cristo io odio il rosa!"
Uscì fuori intenzionato ad andare a casa sua a prenderla ma purtroppo fuori trovò Debby che lo aspettava.
Quella ragazza iniziava a dargli sui nervi.
Era stato chiaro la sera precedente, non necessitava di nessun aiuto alla fattoria.
Ritrovarsela nuovamente tra i piedi di prima mattina significava solo una cosa, non lo aveva capito.
"Buongiorno Simon."
"Debby che ci fai qui?"
La ragazza gli si avvicinò con il suo pantalone strettissimo rosa e gli mise una mano sul petto, proprio dove la camicia era aperta.
"Ho pensato che ieri sera non abbiamo terminato il nostro discorso."
"Ah sul serio? E dimmi palo secco quando avete parlato ti ha detto che aveva intenzione di venire a letto con me?"
Moonshiny era arrivata da poco e aveva visto l'orribile macchina rosa, di conseguenza si era affrettata a raggiungerli.
Si era svegliata di prima mattina e aveva osservato Simon dormire accanto a lei e aveva pensato che sarebbe stato bello svegliarsi accanto a lui ogni mattina.
Contrariamente a quanto si diceva se uno faceva a sesso da ubriaco la mattina dopo se lo ricordava benissimo, o almeno nella sua testa era tutto limpidissimo.
Simon era stato un amante eccezionale.
Ora vedere quella gatta morta con le mani sulla pelle del suo uomo la mandava su tutte le furie.
"Bhe in realtà è venuto da me ieri sera e dopo il tuo teatrino siamo stati insieme, ero troppo scossa. Ma lui è riuscito a calmarmi."
"Che diavolo stai dicendo?"
Simon scostò la mano di Debby con rabbia, questo avvalorava la sua opinione, non sopportava questa ragazza.
"Davvero? Evidentemente non lo hai soddisfatto abbastanza se poi è venuto da me! Ma sai una cosa? Tienitelo, non so che farmene. Aspiro a ben altro e quello che voglio non lo trovo di certo qui!"
Gettò a terra la scatola con le ciambelle e i muffin che era andata a prendere e andò via.
A nulla valsero i continui richiami di Simon.
Sgommò via dalla fattoria e da quella che il suo cuore iniziava a sentire casa.
Raggiunse casa dei suoi salì di sopra e iniziò a fare la valigia.
"Moon che fai?"
Venus entrò nella stanza della sorella e rimase sbalordita.
"Me ne vado. Non sarei mai dovuta tornare. Io odio Pittsburgh, odio il Natale e odio...."
Stava per dire Simon ma si fermò, perché per provare un sentimento come l'odio deve esserci prima l'amore, altrimenti c'è solo indifferenza.
E lei purtroppo si era innamorata ancora una volta di Simon Cornwell.
Doveva tornare immediatamente a New York e mettere chilometri di distanza tra il suo cuore e lui.
Venus le tolse il maglione dalle mani e la strinse forte a se, questo la fece scoppiare in lacrime.
Proprio lei che non piangeva da che aveva memoria, aveva sempre preso a schiaffi la vita e tutte le sue intemperie, se ne era sempre fregata di tutto ed era andata avanti.
Ora però faceva troppo male.
Il cuore sembrava un macigno pesante da portare e non sopportava tutto il dolore che sentiva.
"Ti sei innamorata di lui vero?"
Venus le parlò con dolcezza infinita, sembrava lei la sorella maggiore.
"No! Lo odio! È un bastardo. Uno sporco traditore. Un vigliacco. Uno stronzo."
Venus sorrise.
Eh sì, la sua sorellina maggiore si era proprio innamorata.
La fece sedere sul letto e le porse un kleenex.
"Ti va di parlarmi di quello che è successo?"
Moonshiny si soffio il naso e scosse la testa.
"A me non piace Simon Cornwell. Solo odio come mi fa sentire, come mi tiene testa, come mi tratta da regina e allo stesso tempo da sua pari, odio quel suo sorriso accattivante e anche i suoi addominali. Ti rendi conto di come è diventato? Cioè potrebbe fare il modello santo cielo! E lo odio perché bacia dannatamente bene ecco."
Venus le accarezzò il braccio.
"Moon il cuore non dimentica le persone. Anche se dodici anni fa ero una poppante, come ti piaceva chiamarmi, mi rendevo conto che non avevate occhi per nessun altro tanto tu quanto lui. Siete cambiati entrambi, ma questo non vuol dire niente. Sono sicura che se oggi Simon portasse ancora gli occhiali e fosse smilzo tu lo ameresti comunque. Perché nonostante tu voglia dimostrare di essere chi non sei, qui dentro sei rimasta la pazza Moonshiny che tutti adorano, che è l'anima delle feste e che non si ferma davanti a una sfida."
Moonshiny tornò a piangere, le parole di sua sorella erano vere.
In fondo in tutti quelli che aveva incontrato a New York aveva sempre cercato qualcosa di Simon, non si era mai legata a nessuno perché nessuno di loro era Simon.
"Devo andare via Venus. Può darsi che venga a cercarmi ma io non voglio vederlo. Al momento non sono sicura di niente."
Venus scosse la testa.
"Non scappare Moon. Non serve a niente. E poi dimentichi che devi farmi da testimone."
Moonshiny puntò i suoi occhi arrossati e lucidi in quelli della sorella.
"Ti prego Venus non farmi questo. Non sopporterei di dover sedere al suo stesso tavolo o addirittura di dover ballare con lui."
"Sono irremovibile Moon. Preferisco rinunciare a due testimoni ma tu resterai, hai accettato non puoi tirarti indietro. Sai che facciamo?"
Moonshiny scosse la testa.
"Prepara una borsa con qualche indumento, andiamo ad Altoona a rilassarci in una Spa. Me lo merito dopo tutto il trambusto dell'organizzazione dei giochi natalizi, inoltre avevo già comunicato al comitato che tre giorni prima del matrimonio sarei andata in ferie. E il modo più bello di farlo è passare con te questi due giorni. Allora mi accompagni?"
Moonshiny non voleva deludere sua sorella, l'avrebbe accompagnata ma alla fine sarebbe partita comunque.
Incontrare Simon avrebbe significato dare voce ai suoi sentimenti e lei non si sentiva pronta.
Il suo uomo sarebbe stato solo suo, non aveva intenzione di dividerlo con nessun altra.

Un amore sotto l'alberoWhere stories live. Discover now