25. Lacrime dal cielo

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Piove.

È curioso che il cielo si sia messo a piangere insieme a noi.

I miei occhi schizzano da tutte le parti, per analizzare le cose come a scatti, tranne dove davvero dovrebbero andare.

Jake sta ancora battendo i pugni sul campo di forza, ma sta perdendo lentamente la forza, assalito dalle lacrime. Matthew è in piedi, si sta avvicinando lentamente a lui e alla barriera invisibile. Veronica è scivolata a terra, si stringe il petto in ginocchio e singhiozza, così come Peter, che si è abbandonato sulle assi del pontile, e trema talmente forte che penso possa spezzarsi.

Io invece? Non lo so. Mi sento come avvolta da una bolla d'acqua. Eppure grazie alla connessione sento la disperazione di Veronica e Peter come fosse la mia, la rabbia del mio migliore amico come se infuriasse nelle mie viscere.

Poi guardo in basso. Dove ancora non avevo il coraggio. Lui è lì, sdraiato scompostamente sul legno grezzo che si sta tingendo di rosso, ha gli occhi chiusi, sembra dormire. Ma so che non è così.

I gemelli Whitehead si sono spostati da dove erano prima, si avvicinano a passi pesanti a Peter. Per un secondo rimango interdetta, poi mi ritrovo a colpire il campo di forza con tutto quello che ho.

Andy è morto per fare in modo che lo salvassimo. Non lo porteranno via di nuovo, non di nuovo. Il sacrificio del nostro amico non sarà inutile.

Eppure i due gemelli si fanno sempre più vicini, non so che fare, l'impotenza mi striscia di nuovo addosso, congelandomi più della pioggia fredda sulla pelle.

Sento un urlo di rabbia al mio fianco e mi volto. Jake ha poggiato le mani sulla barriera, che sfrigola al contatto, ritirandosi verso di esse.

Come un'onda la linea di energia chiara che si propaga dalle sue mani si allarga su una sfera sempre più vasta, i bordi che ne vengono consumati si tramutano in minuscole particelle luminose che come piccole stelle vengono attirate dai suoi palmi.

È uno spettacolo crudelmente bello in questo momento. Ma anche distruttivo, la forza di quella luce riesco a percepirla fino al midollo.

L'energia che Jake ha assorbito gli risale lungo le braccia e si addensa sopra il cuore, e poi torna alle mani, in un continuo flusso luminoso. Mani, cuore, mani, cuore.

Non può continuare all'infinito però, altrimenti esploderà di nuovo. I gemelli! grido col pensiero. Una smorfia di furore puro gli attraversa il viso, tende le mani in avanti.

I due Nathair hanno appena il tempo di voltare lo sguardo verso di noi prima che un onda enorme di luce li investa. Per un attimo ne rimango accecata e mi schermo gli occhi con una mano.

Quando guardo di nuovo i due gemelli sono scomparsi, il resto delle cose sul pontile non sembra aver arrecato danni rilevanti, ma due paia di impronte di scarpe sono impresse a fuoco sulle assi di legno. Jake si guarda per un momento le mani, stupefatto, poi si precipita da Andy, seguito da Matthew.

Veronica alza lo sguardo e barcollando si tira in piedi e raggiunge i due ragazzi, che le fanno spazio accanto a lui. La ragazza intreccia le dita con le sue e posa la fronte su quella di Andy, continuando a piangere in silenzio.

Torna indietro, torna indietro, torna indietro... i suoi pensieri sono come un sussurro che mi scivola involontariamente nella testa.

Le lacrime mi rigano le guance e si mischiano con la pioggia che ormai si è fatta torrenziale, sposto lo sguardo altrove e questa volta trovo Micheal Vix e Reannon che provano ad avvicinarsi. Lei si appoggia pesantemente a lui, che la guarda preoccupato - e forse inizio a capire perché un senza-schieramento come lui stia dalla parte della Legione -.

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