21. Imparo un nuovo trucchetto

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Amanda Strayss non è esattamente una donna affabile.

Se ne sta in piedi, al centro della stanza, il tailleur pantalone che indossa si confonde quasi col pavimento bianco, mentre i capelli castani sono legati in uno chignon severo, e fissa impassibile lo schermo su cui vengono illustrate le conseguenze dell'attacco a San Diego, mentre Andy prova a rivolgersi a lei, venendo fermato più volte con un gesto stizzito della mano.

Io invece non sopporto la vista di ciò che Peter ha fatto, di ciò che è stato costretto a fare, così cerco di spostare l'attenzione altrove.

Jake e Matthew sono imbabolati come me, cercando di trovare un senso. Poi c'è Gavin che si tortura delle ciocche di capelli mentre lancia qualche sguardo nervoso a sua zia - cioè la donna di ghiaccio al centro della stanza, e capo del Quartiere di San Francisco -.

"Come intendete risolvere la situazione?"

Sobbalzo quando mi accorgo che a parlare è stata proprio lei.

Andy pare esterrefatto, apre la bocca senza emettere alcun suono un paio di volte, prima di riuscire a parlare. "Noi siamo venuti qui per questo, sarebbe possibile creare una barriera nella mente di Peter che impedisca alla sorella di controllarlo?"

"Ovviamente, ma la presa su di lui dovrebbe essere allentata, e da quanto ho capito deve essere parecchio forte per fargli fare una cosa del genere" risponde la donna.

"Come fa a sapere cosa farebbe o non farebbe Peter?" la voce di Matthew è poco più di un sussurro, ma abbastanza rabbioso da giungere al mittente.

Amanda lo fissa sollevando impercettibilmente un sopracciglio. "Sono una Mentale" dice con una calma allarmante, il sangue mi si gela nelle vene "Quando serve, in casi come questo, devo fare le mie ricerche"

Il Veggente indietreggiare verso la porta della sala controllo, che praticamente sono computer, schermi e altri computer, un'espressione orripilata in viso.

"È entrata nelle nostre teste" dichiara disgustato "Senza chiedere?"

Non aspetta una risposta. La porta scorre di lato e Matthew esce nel corridoio, questa si richiude subito alle sue spalle.

Jake guarda sconcertato il punto dove il biondo si trovava fino ad un attimo fa.

Quella donna è entrata nella mia testa? E non me ne sono nemmeno accorta? All'improvviso mi viene una gran voglia di rigettare la brioche stantia che ho mangiato per colazione.

Vedo un lampo di bianco e noto che Gavin si sta dirigendo verso la porta. Forse per richiamare Matthew. Mi si stringe il cuore a vedere tanta buona volontà in un ragazzino che ormai dovrebbe esserci abituato.

"Fermo Gavin" lo richiama infatti Amanda "È un ragazzo ingrato che ancora non ha capito cosa gli stiamo dando"

Sto per scattare contro la donna ma vengo preceduta.

"Sta scherzando?" esclama Jake "Ma con tutto il rispetto, cosa ci starebbe dando? Una violazione della privacy?"

"Prima di tutto l'Alleanza gli sta dando una casa" ribatte la donna, seccata "E inoltre..."

Jake la interrompe. "Me lo risparmi" segue Matthew fuori dalla stanza.

Sono tentata di seguirli, incredibilmente tentata, ma devo anche sentire, ho bisogno di sentire, cosa decideranno di fare con Peter. Contraggo i muscoli ma rimango ferma sul posto.

"Cosa stavamo dicendo?" chiede Amanda dopo minuti di silenzio "E ti prego Andrew di controllare i tuoi ragazzi"

Il ragazzo ha la mascella contratta, e all'inizio sembra voler contestare la sua superiore. "Non sono vincolati in nessun modo a noi" dice pacato, con il fastidio che dardeggia negli occhi.

The GiftWhere stories live. Discover now