17. Matthew - Chiamateli problemi familiari

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(nella foto l'aesthetic di Matthew, made by moi, che già ho pubblicato nella mia raccolta, ma per chi non lo sapesse/non l'avesse visto, e dato che questo è il suo capitolo)

"Ma dico, devi sempre cacciarti in qualche casino senza di noi?" esclamò Jake.

"E io che c'entro?" chiese Matthew, alzando un sopracciglio.

Allison aveva appena finito di raccontare la sua emozionante storia da sabato mattina, includendo vasti dettagli sull'aspetto di questo Julian, però Matthew continuava a distrarsi, guardando ansioso dall'altra parte del cortile dove il gruppetto di Kayla Bailey che lo fissava sorridendo.

Ma che hanno da guardare? si chiese.

Una pacca sul braccio lo riscosse da i suoi pensieri.

"Hai sentito?" fece Allison, guardandolo con la testa inclinata.

Cercò di recuperare qualcosa della conversazione appena precedente, senza successo. "No" disse Matthew alla fine, rassegnato.

"Ci vieni pomeriggio al Quartiere?" chiese nuovamente la ragazza.

"Uhm... No" rispose lui distratamente, una delle amiche di Kayla si stava avvicinando.

"Stai bene?" azzardò Jake e Matthew si sentì punzecchiare la nuca per il suo sguardo insistente. Annuì raccogliendo in fretta il suo zaino ed indossando le cuffiette, biascicò un "a domani", lasciando i due amici confusi proprio prima che la ragazza arrivasse.

Si tuffò nella miriade di studenti che riempiva il cortile durante la pausa prima delle ultime due ore, sperando di seminarla.

Troppo tardi, qualcuno afferrò Matthew per il polso e lui fu obbligato a voltarsi. Una delle amiche di Kayla, con capelli castani lunghi fino alle spalle e occhi azzurri lo fissava sorridendo, proprio qualche centimetro più su. Quella cosa dell'altezza era snervante.

"Ciao" esordì lei, una punta di imbarazzo "Matthew... Giusto?"

Lui si limitò ad annuire.

Lei dovette prenderlo come un incoraggiamento perché iniziò a parlare a macchinetta, in modo fastidiosamente simile a Jake. "Io sono Christine, venerdì sera do una festa, non una cosa troppo grossa eh, ci sarà un po' di gente simpatica, solo birra niente cocktail avvelenati o cose del genere, e mi piacerebbe venissi anche tu, puoi portare anche il tuo amico, quello coi capelli neri, dovrebbe venire la sua ragazza... "

"La sua ragazza?" la interruppe lui.

"Ehm... Ashley giusto?" replicò Christine dubbiosa.

Quel nome fu come un pugno nello stomaco, come risentire quel dolore sordo che gli aveva attanagliano tutta la gabbia toracica durante l'attacco a scuola, quando era come se qualcosa lo erodesse da dentro e l'energia che lo lasciava lentamente.

Non doveva avere una bella faccia perché Christine lo guardò strano.

"Tutto ok?" domandò.

"Si, ora devo andare... Per la festa, non lo so... Ti faccio sapere" balbettò Matthew sentendosi patetico.

Ashely era sparita dalle aule scolastiche da dopo l'attacco. Ma se era riuscita a farsi invitare ad una festa allora non era nulla di buono.

"Va bene" disse lei con un sorriso, e lo lasciò esterrefatto con un bacio sulla guancia.

Oh no, non è che ci sta provando vero? Dovrei dirle...? No è escluso, già è tanto che lo sappia Allison... Se lo sapesse Jake, mi prenderebbe in giro a vita...

Con quei pensieri si allontanò quasi correndo, entrando a scuola e percorrendo i corridoi fino all'uscita.

Al diavolo le ultime due ore, aveva bisogno di schiarirsi le idee.

The GiftTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon