Non posso.

3.5K 155 5
                                    

Finiamo di giocare e io vado un po' in giardino, seguita da Taehyung.
<Che fai qui fuori?>
<Niente, volevo guardare le stelle!> dico e lui si avvicina a me < ti ricordi quando eravamo piccoli e ci sdraiavamo sul balcone e guardavamo queste stelle?> chiedo.
<Si...ma tu ricordi quando noi due eravamo senza segreti?> chiede.
Aish.
<Taehyung...>
<Dimmi solo perché non me l'hai detto.> dice e mi prende le mani.
<Perché è da quando sono arrivata qua che mi hai sempre cercato di tenera alla larga da Jimin e avevo paura che ti arrabbiassi. > dico a testa bassa.
<Ok, forse mi da un po' fastidio la situazione ma solo perché ti voglio bene e perché conoscevo Jimin!>
<Conoscevi?>
<Y/N tu l'hai cambiato, puoi anche averlo visto in discoteca con un'altra ma quella qui non ci ha messo piede. Da quando sei arrivata tu non è venuta più nessuna ragazza!> dice Taehyung.
<Si ok, ma io non lo perdono!> dico.
<Perché?>
<Perché è geloso per niente e ci sono rimasta male per il fatto di aver tirato la tua faccenda in ballo. Ora basta e comunque se davvero Jimin teneva a me non si sarebbe baciato altre e mille ragazze.> dico e faccio per entrare <Aspetta! Devo dirti una cosa!> dice e io aspetto che continui < Io e Angela stiamo insieme!> dice.
<Ah, wow io non...wow!> Tae mi guarda confuso < Sono felicissima! Attento a non farla soffrire però altrimenti ti uccido!> dico d lui alza le mani, rido a quel gesto e poi entro. Tae da la stessa cosa e va dritto da Angela e la abbraccia, lei sorride e io faccio lo stesso vedendo quel quadretto perfetto.
<Y/N?>
<Mhm...> mi giro e vedo Jimin.
<Sai che mi sei mancata?> dice e fa per abbracciarmi ma io lo allontano e la sua faccia è a dir poco stupita < No Jimin! Potranno anche essermi mancati i tuoi sguardi, le tue carezze, i tuoi abbracci e i tuoi baci ma io non voglio tornare con te. Ho capito il tuo carattere e pensi per prima cosa a te stesso e a mettere a posto le cose per te. Io non sono così e non voglio una persona così al mio fianco!>
<Ma io...>
<Cosa?> chiedo < Non mi interessa quello che dirai non cambio idea, scusa!> dico per poi andare da Angela e chiederle se possiamo andare via, lei annuisce e salutiamo tutti.
Quando arrivò a casa do sfogo ai miei sentimenti e francamente non sono dei migliori. Inizio a piangere, mi è dispiaciuto molto fare una cosa del genere ma dovevo.
La mattina dopo mi sveglio con gli occhi gonfi ma quando prendo il cellulare noto una chiamata persa da Jacob così lo richiamo
<Y/N!>
<Buongiorno!> dico con la voce ancora impastata dal sonno.
<Appena sveglia è?>
<Si!>
<Ti va di andare al bowling?>
<Ora?>
<Giusto, facciamo così stasera ti vengo a prendere e andiamo ok?>
<Va bene!> ci salutiamo e poi vado a sistemarmi.
Saluto mia madre che è in cucina mentre mio padre è già uscito.
<Stanotte ti ho sentita, che ti è successo? Tu non piangi così facilmente!>
<Mamma è una storia lunga!> dico.
<Ho tempo!> dice sorridendo e inizio a raccontare.
<Quindi tu ora non provi sentimenti per lui?>
<No, o meglio forse, non lo so!> dico.
<Aspetta ma è lo stesso Jimin che qualche giorno fa è venuto a casa?>
<CHE?!?>
< È venuto e ha chiesto di te ma non l'ho fatto entrare perché mi hai detto che non volevi vedere nessuno!>
<Ma perché non me lo ha detto prima?> sbraito.
<Perché è uno scherzo! Ancora tieni a lui.> dice.
<Si, ci tengo, però non voglio ascoltarlo. Ora lui si starà facendo qualche ragazza e io sto parlando con te, bello è!> dico e rido. Passo l'intera giornata in cada fino a che non devo preparami per uscire con Jacob. Una volta pronta esco di casa e me lo ritrovo appoggiato alla macchina, lo saluto e andiamo al Bowling.
Quando arriviamo ci mettiamo le scarpe apposite e poi iniziamo a giocare.
<Ti straccio!> dico.
<Non credo!> da qui iniziamo a giocare e tra risate e sfide vince lui < Uffa!> dico.
<Fa nulla, vincerai la prossima volta!> dice e poi andiamo al pub lì vicino per mangiare.
< Come va con il tuo ragazzo?>
<Va che non è più il mio ragazzo!> dico.
<Ah, mi dispiace...>
<Fa niente me ne farò una ragione, forse!> dico e poi sorrido. Continuiamo a parlare finché non si fa tardi e mi riporta a casa, lo saluto con un bacio sulla guancia e poi me rientro in casa. Per una sera non piango, anzi sorrido. Mi sono divertita molto e ne sono contenta.

Per puro caso (JiminxReader)Where stories live. Discover now