𝐏𝐚𝐳𝐳𝐢 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢

306 50 38
                                    

°•°𝐂𝐫𝐚𝐳𝐲 𝐟𝐥𝐨𝐰𝐞𝐫𝐬°•°

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

°•°𝐂𝐫𝐚𝐳𝐲 𝐟𝐥𝐨𝐰𝐞𝐫𝐬°•°

Era come se vederlo in quello stato lo disintegrasse, facesse sbriciolare la ragione per dare unicamente ascolto al cuore. Pareva un piccolo fiocco di neve tra tanta pece, un piccolo fiore sbocciato casualmente fra i suoi passi. Quel fiore che aveva sorpassato velocemente, per poi bloccarsi di colpo e tornare indietro a coglierlo. Quel fiore che aveva maltrattato, strappando le minuscole foglie dal fragile stelo. Quel fiore che, nonostante tutto, aveva saputo farsi amare e creare un'innocua breccia tra le farfalle di pietra aggrapate alle pareti del suo stomaco; quegli stessi insetti che a poco a poco lo corrodevano, si cibavano di arte e collezioni senza lasciar trasparire nessuna emozione. Ma quel fiore aveva saputo anche andare oltre lo schermo d'accaio che Taehyung si era creato: era riuscito a puntare il suo sguardo dritto negli occhi scuri dell'altro, risanando con una singola carezza ogni crepa, graffio e spina. Quel fiore possedeva l'innata capacità di crescere sempre più rigoglioso solo per la fiducia riposta nel suo giardiniere, colui che avrebbe dovuto accarezzargli i petali ed annaffiarlo d'amore.

Ora Jungkook era nei palesi panni di una cometa che, dopo un lungo viaggio intorno all'orbita terrestre, precipita in rotta di collisione con il suo pianeta, lasciando di sè solamente un foro nei prati più sconfinati. Un dipinto dettato da pennellate precise, di mani sapienti e curate, rovinato poi da una secchiata color nero; tempera che colava in ogni angolo, spezzando l'armonia delle macchie chiare per un capriccio del suo pittore.

Il grigio scosse la testa velocemente: non sarebbe andata a finire così, non doveva lasciar morire i sentimenti dell'artigiano in quel modo atroce. L'unico che aveva creduto nelle sue capacità sin dagli albori, l'unico che gli aveva fatto battere il cuore con un candido abbraccio.

Lasciò incostudito il bagaglio che aveva portato con sè solo per cercare il moretto tra la folla. Pronunciò ad alta voce il suo nome parendo un bimbo in cerca della madre. Quando la folla si dissolse, per l'ennesima occasione quella sera, lo vide: camminava a passo lento, con le braccia reggeva le ultime gocce di speranza che possedeva. Il capo chinato e le mani che, furiosamente, cercavano di fermare il fiume di lacrime, lo stesso che stava macchiando il suo viso alla velocità di un treno in corsa. Finchè non si sentì tirare all'indietro, gesto che gli impose d'incontrare delle piccole galassie affrante di fronte a sè. I singhiozzi si fecero più evidenti, facendo brillare alla luce dei neon le scie che lasciavano, facendo bruciare maggiormente l'epidermide ove colavano. Taehyung lo mise momentaneamente a tacere baciandolo, affidandosi a quella piccola fiamma che ancora ardeva in lui, a quella decisione presa in una frazione di secondo, accomunata da ricordi passati e la voglia di crearne in futuro. Sciolse gli schiocchi delle loro labbra, posando la fronte su quella di Jungkook nell'attimo in cui la voce meccanica parlò - Vi avvisiamo che l'imbarco per il volo 25, Seoul-Londra, è decollato.

Sorrisero d'istinto entrambi, intrecciando le dita dei loro palmi - Tu sei un pazzo.. - borbottò Jungkook portando due dita ad eliminare un'ennesima goccia trasparente - Si - lo baciò di nuovo - Pazzo di te.

-;;-

- vi amo~

𝗦𝗽𝗿𝗶𝗻𝗴 𝘀𝗻𝗼𝘄𝗳𝗹𝗮𝗸𝗲 ; 𝗍𝖺𝖾𝗄𝗈𝗈𝗄Where stories live. Discover now