8. Emozioni incomprensibili

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Dylan's Pov

Il film scelto da Isaac e Tom è veramente orribile, fa venire sonno, e ne ho la certezza quando vedo la sorella di Isaac che sta dormendo profondamente appropriandosi di metà divano. Dovevano dare retta a me e mettere "Shutter Island". Credo sia uno dei più bei film che abbia mai visto. Così inaspettato, originale e devo dire che la storia mi affascina molto. La prima volta fu mia madre a consigliarmelo e inizialmente, leggendo la trama, mi sembrava molto noioso e insensato. Lei era così, ti sorprendeva sempre in qualsiasi situazione. In un certo senso capisco il protagonista: era stato talmente dilaniato dal suo passato che pur di non rendersene conto, ha creato una sfaccettatura della realtà completamente inesistente in modo da risultare meno dolorosa da quella effettiva.
Guardo l'orologio e vedo che sono le 3.30 del mattino, così decido di alzarmi e uscire sul grande terrazzo per fumarmi una sigaretta.
Scorgo la luce del bagno accesa al piano di sopra e mi viene in mente Rebeka che ormai sarà in bagno da 15 minuti. Asher è sempre stato un stronzo e non ha mai avuto limiti, non è la prima volta che diventa insistente con le ragazze, solitamente ne ha quante ne vuole.
Ma evidentemente Rebeka è diversa dalle altre che cercano il più possibile di farsi notare solo per risultare meno insicure. Deve esserne rimasta molto scossa, da quello che ho visto: prima in salotto non ha alzato neanche una volta lo sguardo sulla televisione per seguire il film ma al contrario guardava fisso nel vuoto come se avesse la mente accavallata da una miriade di pensieri poco piacevoli. Devo dire che mi dà molto sui nervi, però non posso negare che sia davvero bella e ci avrei già provato, se non avesse quel carattere che mi infastidisce molto.
Forse è perché sono sempre stato abituato alle ragazze che farebbero di tutto pur di farsi notare da me e quelle che mi cadono ai piedi in due minuti.
Ma con lei è diverso, continua a sfidarmi in quel modo così arrogante che mi fa salire il sangue al cervello.
È la prima ragazza in cui ho ritrovato un minimo di carattere anche se risulta essere molto molto irritante.
Decido così di salire al piano di sopra per controllare che stia bene, in fin dei conti non deve aver passato una delle serate più belle della sua vita a questa festa.
Arrivo alle porta del bagno e busso leggermente. Non sentendo una risposta decido di entrare senza problemi. La vedo seduta nell'angolino del bagno con il viso tra le mani.
Mi avvicino lentamente e le tocco il braccio per avvertirla della mia presenza e lei a quel tocco subito sussulta alzando la testa di scatto. Appena incontra i miei occhi noto che ha il visto arrossato e rigato dalle lacrime.
Il trucco che le è rimasto si è leggermente sbavato e i capelli rossi le ricadono sul viso umido. Appena mi vede si alza e cerca di asciugarsi le lacrime il più velocemente possibile, come se non volesse farsi vedere così fragile davanti agli occhi degli altri, ai miei.
«Che cosa vuoi?» chiede in modo distaccato e freddo, guardandomi con i suoi occhi verdi ancora lucidi e gonfi.
«Non scendevi da un po' e sono venuto a vedere cosa stavi combinando» rispondo sinceramente.
«Beh adesso che lo sai puoi anche andartene» dice voltandomi le spalle. Mi avvicino ancora di più a lei come se qualcosa dentro di me volesse dissolvere il dolore che sta provando.
«Ascolta, so che Asher è uno stronzo e che forse non ti sei mai trovata in quel tipo di situazioni, probabilmente ti sentirai abbastanza scossa ma...» girandosi di scatto inizia a spintonarmi tentando di tirarmi pugni sul petto.
Ma che cazzo?
«Tu non sai un cazzo di me! Perciò non credere di sapere cosa sto provando adesso, perché non mi conosci!» afferma urlando con gli occhi nuovamente inumiditi dalle lacrime.
Mentre tenta ancora di colpirmi per allontanarmi, noto una cosa che mi incuriosisce ancora di più...
Sul suo sottile braccio sinistro c'è una grossa cicatrice che si distende dal polso alla fine del avambraccio.
Che le sarà successo?
«Che ti è successo Rebeka?» chiedo prendendola dai polsi per farla smettere di tirarmi pugni e facendo riferimento a quella grande cicatrice.
Subito ritrae le braccia per evitare che possa continuare a guardarla.
«Fatti i cazzi tuoi Davis» dice oltrapassandomi e uscendo dal bagno.
Cristo santo quanto è irritante. Sono stato fin troppo gentile con lei. Vaffanculo a lei e al suo carattere di merda. Non posso affermare di essere migliore, ma nessuno mi parla in quel modo, soprattutto dopo aver impedito che venisse stuprata da quel coglione di Asher.

Painted SoulsWhere stories live. Discover now