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«Sei pronta per stasera? »

Mi chiese Clara

«Non so nemmeno cosa indossare, quindi meglio che io vada a casa a cercare qualcosa. Tu che fai?»

«Resto con loro, dobbiamo parlare della gara di fumetti del mese prossimo.»

«Ah ottimo, allora ti lascio qui, ci si vede stasera a casa.»

Usare quest'espressione era davvero strano alla mia età e non mi ci ero nemmeno ancora abituata. Ma il pensiero mi rendeva spensierata.

Entrai in quella che ormai lei considerava casa "nostra" e andai a cercare tra i miei vestiti qualcosa di elegante.

Squillò il telefono, lessi sullo schermo il numero americano e subtio capii. Decisi di non rispondere, non volevo neanche sentire la sua voce.

Quando si fece una certa ora Clara tornò a casa e mi propose di fare insieme la doccia.

«Non mi sarei mai aspettata una proposta di questo tipo da parte tua, ma mi fa eccitare.»

Sorrisi maliziosamente mentre si avvicinava per baciarmi.

«Mhh già, nemmeno io me lo sarei mai aspettata fossi stata in te, ma sto cercando di sentirmi meglio col mio corpo e tu puoi sicuramente aiutarmi.»

«Si, posso.»

Sussurrai mentre feci scendere una mano sul suo sedere per palparlo. Restammo a baciarci per qualche minuto prima di provare a toglierle la maglietta. Avevo paura che rifiutasse o peggio di sbagliare qualcosa, di darle fastidio e di far finire la magia.

Quando mi sentii finalmente pronta, le alzai molto lentamente la maglietta senza staccare le mie labbra dalle sue, poi le staccai per toglierla e lei non mi fermò. Le slacciai il reggiseno e lo lasciai cadere a terra, poi le abbassai un po' il pantalone e continuai a palparle il culo. Accadde tutto lentamente, finchè non decisi di intraprendere una strada diversa. Mi spogliai completamente, pensai che così si sarebbe sentita meno in imbarazzo.

«Sei bellissima.»

«Anche tu, credimi.»

Sorrise semplicemente.

Il mio cuore batteva fortissimo ed ero piena d'ansia. Non mi dava segnali positivi e avevo paura.

«Posso?»

Le chiesi il permesso guardandola negli occhi e lei accettò facendo un cenno con la testa. Le sfilai il pantalone e poi la mutandina e in un secondo realizzai che era nuda davanti a me, per la prima volta. Era bellissima, ai miei occhi perfetta.

La tirai con me nella doccia e aprii l'acqua calda, continuavo a baciarla e a scorrere le mani sul suo corpo. Ogni curva era perfetta, ogni forma lo era. Dopo poco lei avvicinò una mano alla mia intimità ma quel momento era talmente perfetto che non andava rovinato.

«Non mi va, voglio solo farti le coccole.»

«D'accordo, mi piacciono tanto le tue coccole.»

Volevo stamparlo nella mia mente come ricordo dolce e non eccitante, e poi volevo ricordarlo per averla vista la prima volta nuda e volevo che importasse solo quello.

Quando finimmo uscii per prima cosicchè non sentisse freddo, infilai subito l'accappatoio e poi la passai a lei. Poi andammo in camera a vestirci. Lei indossava un vestito rosso, lungo e stretto, uno spacco laterale sulla gamba sinistra, la schiena scoperta e un fiocco alla fine, subito sopra il sedere. Ai piedi aveva dei decollete rossi e oro. Era truccata pochissimo e aveva un buon profumo.

«Mi aiuti con questa collana per favore?»

Mi chiese e subito accorsi.

Ero dietro di lei di fronte ad uno specchio e la guardai attraverso questo.

«Clara sei una dea stasera. Sei davvero un incanto.»

«Anche tu stai molto bene.»

In realtà non ero vestita in modo particolarmente elegante come lei. Avevo un completo formato da giacca e pantalone blu notte e indossavo una camicetta con dei tacchi a spillo neri.

Quando arrivammo alla festa, mi accorsi di come tra le luci e tutte quelle persone, diventasse lei ancora più bella. Conosceva diverse persone e mi presentava a tutti come la sua "compagna", non capivo bene il significato di questo termine ma mi sembrava adeguato.

«Ti faccio conoscere i miei amici, vieni»

Mi prese la mano e mi porto verso un tavolo.

La donna della mia vita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora