Capitolo 25

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Angel venne portata in infermeria insieme a Chloe mentre Kyle e Kurt seguirono Britt nella sua stanza.
Britt sbuffò innervosita e si voltò verso di loro aspettando la domanda che volevano porle.
<Che ti aveva promesso?> le chiese Kyle.
<Non posso dirvelo.>
Kurt la prese per il braccio e l'avvicinò a se pericolosamente.
<Che diavolo ti aveva promesso?> esclamò.
Britt deglutì rumorosamente e si liberò dalla sua presa.
<Di salvarti.> disse massaggiandosi il polso <Mi hai fatto male troglodita.>
<Di salvarlo?> le chiese Kyle mantenendo un tono di voce pacato.
<Si.> disse grattandosi la nuca <Siamo tornate indietro nel tempo grazie a Chloe perché stavi morendo Kurt ed Angel voleva salvarti a tutti i costi.>
Kurt prese un respiro profondo, poi tirò un pugno nella parete con forza.
<Quella ragazza è proprio cretina.> disse uscendo di corsa dalla stanza di Britt.
Si recò in infermeria velocemente e aprì la porta sbattendola.
Angel smise subito di ridere con Chloe e si voltò verso la soglia.
Quando vide Kurt strabuzzò gli occhi.
<Chloe esci.> le disse mantenendo lo sguardo fisso su Angel.
Chloe si sedette sulla sedia a rotelle accanto al suo letto ed uscì dalla stanza senza farselo ripetere due volte.
<Ma ti sembra il caso di piombare qui in questo modo?> esclamò innervosita <Abbiamo appena rischiato la vita, le hanno sparato alla gamba e le chiedi di uscire? Ma che problemi hai?>
<Forse non fossi tornata indietro nel tempo non avresti dovuto rischiare la vita?>
Angel strinse le spalle e raddrizzò la schiena.
<Te l'ha detto Britt, non è vero?>
<Non è importante.> disse il ragazzo stremato sedendosi accanto al suo lettino.
<Perché l'hai fatto Angel?> le chiese puntando lo sguardo nel suo <Saresti potuta morire.>
<Eri in coma Kurt.> disse <Non c'era altra soluzione.>
<Quindi farsi ammazzare ti sembra una soluzione giusta.>
<Sono viva e sto bene.>
<E se invece fossi morta? Che ne sarebbe stato di me?>
<Di te? Kurt stai bene.> esclamò con fare ovvio.
<Credi davvero che si tratti di me? Credi che se tu morissi me ne fregherebbe qualcosa di stare bene?>
<Kurt, non capisco cosa vuoi dire.>
Angel era confusa, non riusciva a interpretare le parole che il ragazzo le aveva detto.
Se lei fosse morta lui avrebbe davvero sofferto?
<Oh, lascia stare.> sbraitò alzandosi di scatto dalla sedia.
Angel lo trattenne per il polso e dentro di se' sentì una sorta di scossa.
Lasciò la presa su Kurt e lui scosse la testa uscendo.
La testa di Angel iniziò ad appesantirsi, chiuse gli occhi e appoggiò la schiena delicatamente sullo schienale del lettino.
Una serie di ricordi iniziarono a susseguirsi nella sua mente.
Vide l'immagine di un ragazzo sotto la pioggia che l'aspettava sorridendo, era Kurt.
Si stava ricordando di lui.
Dopo che i suoi genitori morirono andò a vivere con sua zia e Kurt era il suo vicino di casa.
Erano migliori amici, inseparabili.
Ma dall'amicizia era nato qualcosa di più, era nato l'amore.
Riusciva a ricordarsi ogni singola emozione provata con lui, ogni lacrima, ogni risata.
Tutto ciò era di nuovo nella sua mente.
I sentimenti che provava per Kyle stavano svanendo lasciando spazio a quelli che provava per Kurt.
Era confusa, stranita ma forse aveva finalmente capito che cos'era davvero l'amore.
All'improvviso le venne una fitta al petto.
Angel si alzò dal divano in preda all'ansia, aspettava sue notizie da giorni ormai.
Aprì la porta titubante ritrovandosi di fronte un poliziotto, sentiva il cuore in gola
<Salve.> disse con la voce tremante.
<Buonasera, stavamo cercando Angel White?>
<Sono io.>
Sapeva già cosa le avrebbero detto ma non era pronta.
<Il suo fidanzato, Kurt Davis, è stato ritrovato morto.>
Il labbro iniziò a tremarle, annuì e abbozzò un sorriso cercando di trattenere le lacrime.
<Grazie mille per avermelo detto.> disse richiudendo la porta alle sue spalle.
<Angel...> la richiamò dolcemente sua zia alle sue spalle.
<È morto.> disse con la voce spezzata.
Si voltò afflitta da un senso di vuoto e si buttò nelle braccia di sua zia.
Angel riaprì gli occhi di colpo e si alzò di scatto.
Gemette per il dolore all'addome e si stese di nuovo con la testa sul cuscino.
Lo sguardo rivolto verso il soffitto e perso nel vuoto.
Non sapeva cosa fare o cosa pensare.
Si sentiva distrutta.
Ricordare il dolore che aveva provato quando scoprì che Kurt era morto stava diventando pesante da sopportare.
Eppure lui era lì, era lì con lei, era vivo e stava bene perché lei l'aveva salvato.
Sentì le lacrime rigarle il volto, le asciugò immediatamente non appena sentì la porta aprirsi.
<Angel...>
<Entra pure.>
Kyle entrò titubante e si sedette accanto al suo letto.
<Come stai?> disse stringendole la mano.
<Sono stata meglio.>
Kyle abbozzò un sorriso ma sembrava abbastanza preoccupato,forse innervosito.
<Tutto bene?> gli chiese.
Questo Kyle non le aveva mentito quindi non aveva motivo di essere arrabbiata nonostante si sentisse leggermente a disagio a stare lì da sola con lui.
<Non capisco davvero, ci sto provando ma non riesco a trovare una risposta a tutto ciò.> disse <Perché hai rischiato la tua vita per lui?>
Angel avrebbe voluto raccontargli dei suoi ricordi, dirgli che prima di tutto ciò lei e Kurt stavano insieme ma decise di tenerselo per se.
Kyle sembrava già abbastanza deluso.
<Perché era morto a causa mia e mi sentivo in colpa.> disse cercando di mantenere un tono piatto.
Kyle annuì insicuro, si sporse verso di lei e la baciò dolcemente sulle labbra.
<Ti amo.>
<Anche io.> gli disse prima che lui uscisse dalla stanza per lasciarla riposare.
Subito dopo di lui rientrò Chloe che era stata in giro per almeno mezz'ora.
<Posso rimettermi a letto finalmente?>
Angel scoppiò a ridere seguita da lei.
Poi si portò una mano sulla pancia per il dolore.
<Cazzo!>
<Ben ti sta!> esclamò Chloe rimettendosi nel letto facendo attenzione a non sbattere la gamba.
<Ho dovuto aspettare più di mezz'ora per colpa dei tuoi spasimanti.>
<Oh ma piantatala Chloe.>
<Magari piacessi io così tanto, sarei la donna più felice del mondo.>
<Ti lascerei il mio posto volentieri.>
<Davvero?>
<Si ma questo comporterebbe anche lasciarti la mia ferita.>
Chloe fece finta di pensarci su poi scosse la testa.
<Sai che c'è? Credo di star bene anche così.>
Angel scosse la testa e ridacchiò.
Poi chiuse gli occhi e cercò di addormentarsi nonostante nella sua testa ci fosse un pensiero fisso che non era in grado di mandare via.
Kurt.

MONSTER - L'inizioWhere stories live. Discover now