𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 𝟣𝟣:

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Prendo un profondo respiro e guardo le vetrate buie della casa, se prima mi faceva paura adesso mi terrorizza. Faccio un passo verso la porta di ingresso quando le mie orecchie percepiscono il suono di un motore e i miei occhi intravedono le luci di una macchina. Mi prende il panico capendo subito che si sta dirigendo qui, corro dietro il muro che fa ad angolo per non farmi vedere da chiunque si avvicinasse al cancello. Porto una mano sul petto, il mio cuore non può reggere a tutto questo, mi tremano le mani e sembra che qualcuno stia prendendo a martellate le mie tempie. Mi siedo lentamente per terra, mi devo rilassare, qualunque cosa capiti se sono calmo riesco a ragionare meglio.

Sento il cancello aprirsi e le luci della macchina entrare dentro il vialetto, mi sporgo leggermente per guardare e in effetti la macchina è proprio entrata qui. Non è una macchina qualunque ma proprio quella del professore, perché è tornato? Da quel che mi ha detto doveva stare via per molti più giorni. La portiera si apre e non appena lo vedo scendere dalla macchina mi si gela il sangue, non riesco a togliergli gli occhi di dosso, se di solito la sua presenza mi faceva sentire tranquillo e a mio agio sicuramente ora è tutto il contrario, ho paura. Seguo i suoi movimenti con gli occhi quando dopo aver preso la sua borsa entra in casa. Guardo il cancello, posso scappare, la via è libera se farò in fretta e senza fare rumore non si accorgerà di me...allora perché sto andando da tutt'altra parte? Non lo so, non so perché sto facendo questa pazzia ma sento che non mi perdonerei mai se ora non entrassi.

Sono dentro casa è tutto spento tranne la luce della sala, sento dei passi e vedo la luce spegnersi così mi nascondo dietro un muro e guardo quello che accade. Il professore sta salendo al piano di sopra sicuramente per andare a farsi una doccia e dopo per andare a dormire. Aspetto di sentire una porta chiudersi una volta su così da poter uscire dal mio "nascondiglio". Al segnale esco e mi dirigo velocemente ma senza fare rumore davanti alla porta che qualche giorno fa mi ha fatto nascere tutti questi dubbi. Tiro un sospiro e porto la mano tremante sopra la maniglia, esito, non ho il coraggio di abbassarla, alle mie orecchie risuona ancora quel rumore metallico, sono sicuro di trovare qualcuno qui dietro. Abbasso la maniglia e apro la porta, sono proto a quello che c'è dietro.

𝙃𝙄𝙎 𝙋𝙄𝘼𝙉𝙊「𝙔𝙊𝙊𝙉𝙆𝙊𝙊𝙆」Where stories live. Discover now