𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 𝟩:

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Sono passate circa due settimane da quando il professore mi ha dato la mia seconda opportunità, come aveva detto già dal giorno dopo abbiamo iniziato a suonare. Appena sono entrato in quella grande stanza mi è mancato un battito. Il grande pianoforte posto al centro e tante finestre alle pareti che danno sul bellissimo giardino in fiore delle nostra scuola. Sedermi in quello sgabello davanti a quei tasti bianchi e neri mi ha fatto provare un brivido lungo la colonna vertebrale.
Entro nella stanza come a mio solito dopo le lezioni e mi siedo su una sedia per aspettare il professore. Mentre attendo uso il telefono per vedere un po' le notizie dell'ultimo momento quando il suono della porta che si apre mi fa distogliere l'attenzione dal dispositivo che tengo in mano infatti ora la mia attenzione è catturata dal professore che avanza in modo affannato verso di me «non sono per niente in forma...» «su non dica così -mi alzo- è ancora molto giovane» «detto da te è rassicurante» gli sorrido e inizio a esercitarmi col piano.

Dopo due tre ore mi incammino verso l'uscita per andare a casa e concedermi finalmente una doccia, poso la mano sulla maniglia e faccio per abbassarla quando la voce del mio insegnante mi chiede una cosa «domani sei libero dopo le ore di lezione?» mi giro a guardarlo e ci penso su «dovrei, perché?» «ti andrebbe di venire a casa mia?? Cioè non pensare a nulla di sbagliato ahah voglio solo mostrarti alcuni premi e parlare tranquillamente con te» lo guardo e mi soffermo a pensare a quanto l'uomo che ho davanti sia da ammirare «mi farebbe piacere, la ringrazio» il suo viso si illumina con con un sorriso «perfetto allora a domani» annuisco e vado via.

Cammino lungo il marciapiede sulla via di casa quando mi fermo improvvisamente mi ricordo che oggi è il compleanno di mia madre, come ho potuto dimenticarlo?? Controllo l'ora sul mio telefono, manca qualche ora alla chiusura dei negozi. Sono ancora in tempo. Torno in dietro alla ricerca di qualcosa da poterle regalare. Passo circa un'ora a cercare un negozio con qualcosa di carino quando una vetrina attira la mia attenzione, così decido di entrare.

Corro a casa ormai tardi tenendo nella tasca dei pantaloni il piccolo regalo che le ho comprato. Apro la porta di casa ed entro «mamma sono a casa» la vedo spuntare dalla porta della cucina velocemente e altrettanto velocemente mi abbraccia «stavo iniziando a preoccuparmi sai?» «mi dispiace di averti fatto stare in pensiero» la sento sospirare e mi prende la mano portandomi nel salottino «Jungkook ascolta -si siede e mi invita a sedere posando la mano accanto a sé- ultimamente sei davvero impegnato» annuisco sedendomi e continuando ad ascoltarla «io capisco che è sempre stato il tuo sogno quello di dedicarti alla musica però...non pensi di star trascurando alcune cose? Io so che vuoi dedicarti interamente ai tuoi studi ma Jungkook in questo periodo io mi sento davvero abbandonata da te, ti chiedo solo di restare un po' con me la sera, cenare assieme...cose così» la guardo con uno sguardo colpevole in un certo senso ha ragione, adesso che mio padre è fuori per lavoro ci sono solo io con lei e mi rendo conto di averla trascurata abbastanza. Faccio per parlare ma mi abbraccia di nuovo «non c'è bisogno che tu risponda, volevo solo dirtelo -mi sorride e si alza- la cena è pronta, io ho già mangiato. Buonanotte Jungkook» «buonanotte...» è l'unica cosa che riesco a dire. Rimango lì seduto per un po' pensando a quello che mi è stato detto quando la mia suoneria mi risveglia dai pensieri. Prendo il telefono e leggo chi mi chiama "Jiminie Hyung 🌸🐤" è strano che mi chiami a quest'ora così rispondo subito «pronto Hyung?» «Jungkook...» la sua voce sembra triste «che succede??» «io e Taehyung abbiamo litigato...»

𝙃𝙄𝙎 𝙋𝙄𝘼𝙉𝙊「𝙔𝙊𝙊𝙉𝙆𝙊𝙊𝙆」Where stories live. Discover now