𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 𝟪:

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Mi zittisco un attimo, è insolito che loro due litighino «è successo qualcosa Jimin?» «si è arrabbiato per una cosa che ho detto a quanto pare» «vuoi venire così ne parliamo?» «si...» «ti aspetto, stai attento arrivando» chiude la chiamata e sospiro cosa sarà accaduto? Guardo l'ora, ci vuole circa un quarto d'ora per arrivare da casa di Jimin.
Esco dalla sala e salgo le scale indirizzato verso camera di mia madre. Busso e attendo una risposta che non sento arrivare, sarà già addormentata?? Entro nella camera lentamente e la vedo a letto coperta con le lenzuola intenta a dormire. La guardo e le accarezzo i capelli «stai già dormendo? -non ottengo risposta- immagino di sì...» tiro fuori dai pantaloni la scatolina dorata contenente il suo regalo di compleanno, la poso sul comodino vicino alla nostra foto di famiglia «scusami se non ho passato il tuo compleanno assieme a te -le bacio la fronte- mi farò perdonare» le do un'ultima occhiata e esco dalla camera.
Controllo il telefono contenente il messaggio di Jimin dove mi dice che è fuori dalla porta e apro. Solleva lentamente lo sguardo sulla mia figura, i suoi occhi sono gonfi e rossi in questo momento sembra ancora più piccolo. Lo faccio entrare e lo abbraccio di istinto quando Jimin piange mi si distrugge sempre il cuore «cosa è successo?» gli asciugo le lacrime «e-ecco...ultimamente era via per un viaggio -annuisco mentre lo ascolto e lo porto lentamente in salotto per farmi accomodare sul divano- questa sera lui è tornato e io gli ho chiesto se avesse notizie di te perché ultimamente essendo molto impegnato non ti sei fatto vedere molto» lo ascolto sentendomi in colpa, il motivo del loro litigio sono io?
«poi? Che è successo?» «mi ha detto che non facevo altro che pensare a te che lui era appena tornato e l'unica cosa che sapevo fare era penare a te e chiedermi di te» «e avete iniziato a litigare?» «sì, poi è andato via sbattendo la porta di casa» «era venuto a trovarti a casa?» annuisce lentamente «Jimin non riesci a capire perché lui si sia arrabbiato in quel modo?» «no...siete entrambi i miei migliori amici quindi non vedo perché arrabbiarsi se gli chiedo di te» «perché forse per lui non è così» mi guarda confuso «nel senso che Tae è geloso» «geloso? -annuisco- Perché dovrebbe esserlo??» «perché non lo chiedi a lui??» nega velocemente «è troppo arrabbiato per volermi vedere» «tu dici? Secondo me invece ti aspetta» mi abbraccia e lo stringo a me «grazie...» sorrido e gli accarezzo i capelli «quando vuoi» mi sorride e dopo avermi salutato va via. Chissà se andrà bene.

𝙃𝙄𝙎 𝙋𝙄𝘼𝙉𝙊「𝙔𝙊𝙊𝙉𝙆𝙊𝙊𝙆」Where stories live. Discover now