Chapter Twenty-One: The Meeting

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- Philadelphia, Truncheon Books  -

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𝓡𝓸𝓻𝔂: [...] E mia nonna ha detto: "Certo che ti aiuterò a pagare la retta. Ma ad una condizione. Visto che saremo coinvolti finanziariamente nella vostra vita, noi vogliamo essere coinvolti del tutto.". E fu così che vennero istituite le indimenticabili—

"Cene del venerdì sera."


Esclamano all'unisono Jess e Rory. Ruby e Christopher, sorpresi da quella sorta di complicità che sembra essersi formata tra il collega e l'autrice, si scambiano uno sguardo d'intesa, per poi proseguire con la riunione come se nulla fosse.


𝓒𝓱𝓻𝓲𝓼: E queste cene sono fondamentali ai fini della trama perché...?
𝓡𝓸𝓻𝔂: Sta tutto nella contrapposizione tra il rapporto di Emily e Lorelai e quello di Lorelai e Rory. Le prime sono perennemente in conflitto l'uno con l'altra, litigano in continuazione. Le seconde invece sono complici e quasi sempre sulla stessa lunghezza d'onda. Il loro è un rapporto alla pari, è quasi come se fossero "sorelle". Il punto è che queste due relazioni sono ugualmente intense, ugualmente sincere, ugualmente importanti. Voglio che sia il lettore a scegliere in quale delle due rispecchiarsi... Alla fine dei conti il fulcro di questa storia sta proprio nel rapporto tra una madre e una figlia.

La Gilmore conclude il suo monologo concedendosi finalmente qualche secondo per riprendere fiato.
Non è così agitata per un colloquio da tempo, probabilmente da anni. Questa volta non si tratta dei discorsi triti e ritriti riguardo alle sue competenze in ambito lavorativo.
Si tratta di mettersi in gioco e di convincere dei perfetti estranei a credere nell'importanza della sua storia.
Da quando ha messo piede in quell'ufficio alterna momenti in cui sembra rivolgersi esclusivamente a Jess - interrompendosi di tanto in tanto nel bel mezzo di un discorso, in attesa di un suo cenno di approvazione - ad altri in cui si sforza di sostenere lo sguardo degli altri due potenziali editori, tentando di non dare di matto e soprattutto cercando di interpretare i loro frequenti cambi di espressione.


𝓡𝓸𝓻𝔂: Naturalmente questi sono i nomi veri, pensavo di camuffarli per una questione di privacy... Mia madre mi ucciderebbe se solo—
𝓒𝓱𝓻𝓲𝓼: Ecco di che cosa stavo parlando!
𝓡𝓸𝓻𝔂: Davvero?
𝓙𝓮𝓼𝓼: Davvero?
𝓒𝓱𝓻𝓲𝓼: Trama semplice, ma funzionale. Punta parecchio sull'emotività del lettore, ma non risulta per nulla pallosa. Basta aggiungere alcuni degli aneddoti esilaranti che ci hai raccontato poco fa, qualche altro riferimento alla cultura pop e... BOOM! Io dico che abbiamo per le mani un gioiellino. Hai già pensato ad un seguito?
𝓡𝓸𝓻𝔂: A dire il vero io non—
𝓒𝓱𝓻𝓲𝓼: Inizia a farlo. È il tipo di storia che spinge la gente a domandarsi "Che cosa succede dopo? Le protagoniste riusciranno a realizzare i propri obiettivi? Sceglieranno il ragazzo giusto? Il loro rapporto cambierà nel momento in cui Rory lascerà quella cittadina di provincia per inseguire i suoi sogni?"
𝓙𝓮𝓼𝓼: Hey, Christine, non ti facevo così smielata.
𝓡𝓾𝓫𝔂: Sta zitto, ha ragione.
𝓙𝓮𝓼𝓼: Tu, stai zitta. Fai questo lavoro da poco più di venticinque minuti.
𝓡𝓾𝓫𝔂: Continuerai a rinfacciarmelo ogni volta che aprirò bocca?
𝓙𝓮𝓼𝓼: Probabile.
𝓒𝓱𝓻𝓲𝓼: Finitela di bisticciare e pensiamo alle cose serie. Lorelai Leigh Gilmore, Jess mi ha fatto leggere ciò che hai scritto finora, ed io ti dico che credo in questo progetto e che dovremmo collaborare. Ruby?

Gilmore Girls: Here We Go AgainWhere stories live. Discover now