CAPITOLO 19

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CAPITOLO 19

Decidiamo di passare il resto del pomeriggio al lago, e tra tuffi e coccole al sole le ore passano in un baleno; senza neanche rendermene conto sono già le 18:30.

<< Ehi Harry, forse è il caso che iniziamo ad avviarci in camera … voglio farmi una doccia prima di cenare e forse è il caso che la faccia pure tu! >> gli faccio notare, divertita dalla sua espressione stupefatta.

<< Elena WOW! Vuoi bruciare le tappe così in fretta?! Sai, io sono un ragazzo con una certa reputazione da difendere … >> inizia a prendermi per il culo.

<< Ehm … hai finito? >> lo guardo accigliata.

<< NO. – e continua … – Come stavo dicendo, che figura ci farei se dopo aver sedotto una ragazza mi ritrovassi nel giro di qualche ora , insieme a lei … in un metro quadrato … sotto un getto d’acqua calda … tutti nudi … >>

<< Okay okay ho capito! Non c’è bisogno che continui! – lo blocco prima che possa andare oltre con il suo delirio – E comunque prima non mi hai lasciato finire la frase: volevo dire che DOPO che io avrò fatto la doccia, da sola e sottolineo da sola, è il caso che ti lavi anche tu: la fragranza “Sweaty Man”, non so se lo sai, ma non è molto in voga. >> mi avvicino annusandolo e facendo una smorfia divertita.

<< Oh tesoro, questo perché le donne non hanno ancora testato “Sweaty Styles”, una vera bomba di testosterone! >> mi ammicca come solo lui sa fare.

Scoppiamo a ridere per la conversazione senza senso che abbiamo appena fatto e ci dirigiamo mano nella mano verso la camera del Resort.

Il sole all’orizzonte sta iniziando a tramontare dietro le montagne ma nonostante tutto, il termometro segna ancora 30 gradi. Una volta arrivati nella nostra suite sono io la prima a entrare in doccia e come promesso Harry si mantiene a debita distanza dal bagno: riesco a sentire che sta parlando al telefono e dai discorsi che sta facendo si direbbe che si stia mettendo d’accordo per il volo di domani … Oddio non ci avevo pensato: domani Harry parte e chissà a quel punto cosa succederà! Io non voglio perderlo, non dopo quello che abbiamo passato, non dopo che l’ho conosciuto meglio … no, non posso lasciarlo andare, ne morirei.

Finisco di asciugarmi, mi vesto ed esco dal bagno; trovo Harry seduto sul divano che sta facendo zapping con il telecomando alla ricerca di qualcosa di interessante in tv. Quando mi vede si alza in piedi e dalla sua espressione capisco che è teso.

<< Va tutto bene Harry? È successo qualcosa? >> gli domando preoccupata.

<< Era Joe – mi dice prendendo il cellulare in mano – voleva ricordarmi che domani il volo parte alle 8:15 da Milano; questo vuol dire essere li un’ora prima e di conseguenza devo partire di qui almeno per le 6:00 se voglio arrivare in tempo … >> mi spiega in tono un po’ vago.

<< Uhm … okay … >> inizio ad essere a disagio, non so dove vuole arrivare e non ho nemmeno idea di cosa voglia sentirsi dire.

<< Ecco io … io credo che … >> è indeciso.

<< Sì Harry … tu cosa? >> provo a invogliarlo a continuare.

<< Io credo che tu debba andartene questa sera! >> dice tutto d’un fiato.

Io rimango di sasso, non posso credere a ciò che ho appena sentito … Harry vuole che me ne vada … ora!

In totale stato confusionale lo guardo come a dire “ma stai scherzando?!” e Harry come se mi avesse letto nel pensiero mi prende una mano; io però lo precedo e la ritraggo immediatamente.

<< No aspetta … oddio che coglione, non mi sono spiegato! >> cerca di intervenire quando vede il mio distacco.

<< Tu dici?! >> alzo la voce: sto iniziando ad arrabbiarmi.

<< Scusa … – mi risponde avvilito – vieni a sederti con me sul divano e lascia che riformuli la frase di prima in modo meno equivocabile. >> decido di accettare la sua richiesta e mi accomodo al suo fianco; lui si gira verso di me e prende le mie mani tra le sue, le avvicina alle labbra e vi lascia un dolce e tenero bacio.

<< Voglio che tu torni a casa questa sera, perché se dovessi trovarti domani mattina in quel letto – dice indicando la camera alle mie spalle – non avrei la forza di lasciarti li e andarmene all’aeroporto e prendere quel fottutissimo volo per Düsseldorf. Non potrei mai! Non sono il principe azzurro, ma azzurro è il colore della vita che vorrei vivere insieme a te. Non sono nemmeno un principe ma vorrei che tu fossi la mia principessa. Non arrivo su un cavallo bianco, perché detto sinceramente non sono nemmeno capace di andare a cavallo. – un sorriso spontaneo gli compare sul volto – Non ti offro una mela avvelenata, ma momenti felici da assaporare insieme. Non sto nemmeno a chiederti di dare un morso alla mela verde, di verdi ci sono solo i miei occhi. Non ti terrei sotto una teca di cristallo a dormire, ma sarei fiero di averti vicino a me, sveglia. Io non sto cercando una bella addormentata nel bosco o una cenerentola, la vita è una fiaba che può essere bella o brutta. Può dipendere dagli incontri che si fanno nel bosco, o nel retro di un hotel, – mi fa l’occhiolino sorridendo di nuovo – dalle mele avvelenate che a volte tocca mangiare e credimi … mangerei tutte le mele avvelenate di questo mondo, pur di stare insieme a te! Perché nella vita di tante cose non sì è sicuri ma di un fatto sono certo: io voglio vivere la fiaba insieme a te, possibilmente felici e contenti!>> mi guarda in attesa di una mia reazione.

Io non lo faccio aspettare e in men che non si dica gli getto le braccia al collo e, con le lacrime agli occhi per le bellissime parole che mi ha appena detto, lo stringo a me. Lui risponde al mio abbraccio e mi cinge la vita con un braccio mentre l’altra mano l’appoggia sulla mia testa accarezzandomi i capelli e sussurrandomi di stare tranquilla, che va tutto bene …

<< Sono qui Elena, sono qui al tuo fianco e se me lo permetti vorrei poter dire lo stesso anche tra una settimana, un mese, un anno, vent’anni e più! >> continua a parlarmi dolcemente all’orecchio.

<< Sul serio? Davvero vuoi tutto questo? Davvero vuoi … me? >>

<< Stai scherzando vero? Certo che voglio questo, certo che voglio TE! Ora che ti ho conosciuto non posso immaginare come potrebbe essere la mia vita senza di te … non sarebbe completa, neanche avvicinabile a qualsiasi possibile completezza. Non potrei sentire la tua voce e non potrei ridere insieme a te. Mi mancheresti da morire! Io ti amo … tu mi completi Elena! Io dovevo … >> non fa a tempo a concludere la frase che lo sto già baciando.

<< Mi avevi già convinta a “scusa …”! >> lo guardo come prima non avevo mai guardato nessuno: Harry Styles si potrà anche rivelare un’avventura pericolosa, ma ciò non cambia che è, e resterà, l’amore della mia vita!

Dischiudo le labbra in un sorriso e quando vedo che anche lui sta pensando alla stessa cosa decido di accontentare entrambi: tra qualche ora dovremmo salutarci, è vero, ma per il momento non vedo perché sprecare il tempo in “inutili” chiacchiere …

Harry mi attira a se e nel giro di un attimo mi ritrovo di nuovo con le sue labbra sulle mie: dentro di me inizia a scorrere un fuoco che per troppo tempo era rimasto nascosto.

SORRY // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora