CAPITOLO 14

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CAPITOLO 14

<< Sei proprio uno stronzo! >> continuo a prenderlo a cuscinate.
<< Ahi, così mi fai male! – si lamenta non smettendo però di ridere – Certo però che ce ne hai messo di tempo! Ahahah >> mi prende ulteriormente in giro.
<< Ehi! Sta di fatto però che ora ho capito il tuo trucchetto, quindi mi fai il piacere di sloggiare da qui e di sistemarti nel posto che ti spetta: il divano! >> gli rispondo indicandogli la stanza adiacente.
<< Io non vado proprio da nessuna parte mia cara. – mi guarda con una faccia da prendere a sberle – Se vuoi puoi accontentarti di metà letto, se no puoi anche tornartene al tuo comodo divano, per me è uguale … Beh non esattamente, di sicuro non ti sarei indifferente se ti avessi nel letto, qui, insieme a me. >> mi ammicca.
Mentre lo fisso con ostilità, rifletto sul da farsi e  mi rendo subito conto di quale sia la scelta migliore:
<< Non ti azzardare ad allungare le mani però, hai capito?! – gli punto l’indice contro il petto – Tra noi da questo momento è ufficialmente guerra aperta! >> mi volto recandomi in salotto.
<< E ora dove vai? >> mi grida dalla camera da letto.
Rientro dopo neanche un minuto con in mano una pila di cuscini.
<< E quelli a che diavolo servirebbero? >> mi domanda un po’ allibito.
<< Da muraglia cinese, dato che so benissimo che se mi affido alla tua sola volontà di tenere le mani a posto, non dormirò sonni tranquilli. Quindi ora costruisco un deterrente un po’ più … concreto! >>
<< Più inutile caso mai. Guarda che riesco benissimo a resisterti, non c’è bisogno di tutta questa roba. – mentre parla inizio ad avvicinarmi a lui, a gattoni sul letto – Dopotutto non sono così … così playboy come mi definiscono sulle riviste. – inizia ad agitarsi e io mi avvicino a lui ancora di più – Inoltre non è la prima volta che dormo con una ragazza e lei esce “intonsa” dal letto la mattina dopo … - ormai le punte dei nostri nasi stanno per sfiorarsi, lascio scorrere la mia mano lungo il suo petto e con uno sguardo malizioso annuisco alle sue parole – Okay, tutte cazzate!!! Corri di la a prendere altri cuscini! >> cede alla fine, sospirando, sfinito dalla tensione. Abbassa lo sguardo e prendendosi la faccia tra le mani, attutisce un grido di sconfitta.
Io mi metto a ridere, tutta orgogliosa di avergli dimostrato che avevo ragione e saltellando mi dirigo verso il salotto a recuperare altre “protezioni” anti-Harry.

<< Non c’è bisogno di farla così alta sta muraglia >> mi fa notare divertito Harry.
<< Tu non preoccuparti, Mr RiescoAResisterti. Meglio essere prudenti. >> gli faccio l’occhiolino.
<< Fa come ti pare >> dice con tono rassegnato, voltandosi dandomi le spalle e avvolgendosi nelle lenzuola.
<< Notte Elena. >> mi augura prima di spegnere la abat-jour sul suo comodino.
<< Sogni d’oro Harry >> gli rispondo a mia volta.
<< Oh lo saranno di sicuro, dato che avranno te come protagonista! >> ma perfino prima di addormentarsi deve essere così ... così dannatamente HARRY?!
Gli tiro volontariamente una gomitata nel fianco, augurandogli a mio modo un buon riposo, e dopo aver ultimato la sistemazione dai cuscini tra me e Mr Styles, posso finalmente spegnere la luce e andare sotto le coperte. Entrambi, già dopo pochi minuti, dormiamo profondamente.

Durante la notte lo sento più volte agitarsi nel letto e mi domando se tutta questa sua irrequietezza sia data dal fatto che ci sono io al suo fianco o se fa così abitualmente.
All’una, quando ci siamo addormentati, ognuno di noi era nella propria metà del letto, senza sconfinare nel “territorio” dell’altro; ora, che sono le 7:30, invece che ritrovarmi appoggiata alla barriera di cuscini, sento che la mia schiena è addossata al petto di Harry, che con un braccio mi sta avvolgendo il fianco.
La mia coscienza mi dice che sarebbe più consono che io afferrassi quella mano e la spostassi un metro più in la, ma il mio cuore mi dice di lasciare tutto così com’è: la sua mano sulla mia pancia, il suo braccio lungo il mio fianco che mi cinge in un dolce abbraccio, e il suo viso a pochi centimetri dal mio, così vicini da poter sentire ogni suo sussurro, ogni suo respiro su di me. Mi volto piano piano per paura di svegliarlo e lo guardo, come se non ci fosse un domani, come se questi minuti fossero gli ultimi da trascorrere insieme.
I ricci che gli ricadono sul viso, gli danno quell’aria così innocente che è impossibile non amarlo. Gli scosto una ciocca di capelli e avvicinando la mia bocca alla sua, gli do un leggero bacio, quasi impercettibile, ma abbastanza deciso da rendermi conto che lui è qui, davanti a me, che aspetta solo che io gli confessi ciò che provo.
Appoggio la guancia sul suo petto e rimango così per non so quanto tempo, ad auscultare il suo battito, sicuro e confortante: il mio Harry, il mio dolce e tenero Harry aspetta che io faccia il primo passo … Forza Elena: ora tocca a te!

1 luglio 2014, ore 8:00

“It’s time to get up, in the morning.
  In the morning.
  Got McDonalds breakfast for you.
  Just for you. […] ”
Perchè sto sentendo le voci di Niall, Liam e Louis …?
<< Nooo!!! Stupida sveglia! >> sbuffa Harry, ma appena si accorge di ciò di cui mi sono resa conto io mezzora  fa, ovvero che siamo abbracciati l'uno all’altra sotto le coperte, sul suo volto appare un sorriso e un’espressione carica d’affetto.
<< Buon giorno splendore. – mi sussurra dandomi un leggero bacio sulla guancia – A quanto vedo la muraglia è stata abbattuta. >> mi sorride strizzandomi l’occhio.
<< Buon giorno anche a te! – gli sorrido dolcemente – Già, nemmeno la più imponente barriera del mondo è stata in grado di frenare le tua mani! >> scherzo.
<< Mani che però non sembrano darti così tanto fastidio … >> ride riferendosi al fatto che siamo ancora abbracciati.
<< Forse mi ero sbagliata … - provo a scusarmi – Forse dopotutto non è così male come pensavo … >> arrossisco imbarazzata.
<< Ah no è?! >> salta a sedere sul letto e inizia a farmi il solletico.
Ridiamo a crepa pelle e per un attimo mi dimentico di tutto e tutti, focalizzando il mio pensiero solo sul bellissimo ragazzo che mi sta di fronte.
“ […] So we gotta get up!
  (get )Time to get up!
  It’s time to get up!
  It’s time to get uupp.
  IT’S. TIME. TO. GET. UUUUP. […] ”
<< Oh mamma, non dirmi che è davvero questa la suoneria della tua sveglia! >> lo guardo allibita ma divertita allo stesso tempo.
<< Sì, scusami. – si rigira nel letto, sprofondando la testa nel cuscino – Forse è il caso che la cambi … >> e sporgendosi al lato esterno del letto, afferra il cellulare spegnendo la musica.
<< No perché?! E’ così dolce invece … in questo modo è come se avessi i ragazzi sempre con te! >> gli faccio notare.
<< Ora però non pensiamo a loro, ma solo a noi due … Abbiamo un intenso programma che ci aspetta oggi! >>
<< Operazione Kiss&Tell prosegue? >> ironizzo.
<< Proprio così! A gonfie vele oltretutto, a quanto dimostrano i risultati … >> conferma, lanciandomi un’occhiata per nulla vaga.
<< Vado a prepararmi allora. >> dico saltando giù dal letto, prima che Harry possa tirarmi a se per un altro “solletico-time”.
Una volta arrivata in bagno chiudo la porta alle mie spalle e un sorriso grande come una casa mi compare sul volto; mi guardo allo specchio e davanti a me, vedo la ragazza più felice di questo mondo!

Dopo essermi lavata decido di darmi una sistemata ai capelli, ed è proprio allora, quando chiudo il rubinetto e il silenzio cala nel bagno, che sento la voce di Harry provenire dalla camera da letto; sta parlando con qualcuno al telefono e dal tono della sua voce non sembra affatto contento. Apro poco la porta, quel tanto per sbirciare cosa sta succedendo nell’altra stanza e lo vedo, disteso nel letto, tutto concitato nella conversazione che sta avendo con Mr X.
Provo a intercettare parte del dialogo:
<< Ti dico che sta bene … Certo che no! >>
<< Senti, ti ho detto che non ti devi preoccupare! >> sbotta Styles.
Chiunque sia questo Mr X non credo che stia avendo una chiacchierata molto amichevole con Harry.
<< No che non gliel’ho detto! … E invece ti sbagli … poi se anche avessi ragione tu, non ti devi azzardare a dire ad Elena neanche una parola sull’accordo che abbiamo fatto! >>
Ehi ma stanno parlando di me! Ora si che sono curiosa: con chi cavolo sta parlando Harry?! Chi è X?!?! Di quale accordo stanno parlando?!
<< Dopotutto abbiamo avuto quello che volevamo no? Io Elena e tu la tua Sophia … >>
COSA?! Aspetta un attimo: questo vuol dire che … che …
<< Ora devo andare, Elena uscirà a momenti dal bagno e non voglio che mi becchi a fare questa telefonata – (troppo tardi!) – Okay, ciao Liam! >> chiude così la conversazione.
… che Mr X è LIAM?!

Chiudo di botto la porta, facendo sobbalzare Harry sul letto; mi dirigo, a passi decisi attraversando il salone, verso la camera in cui lui mi sta guardando allibito.
<< Si può sapere che diavolo sta succedendo Harry?! Credo che tu mi debba delle spiegazioni! >> lo fisso dritto negli occhi e leggo sul suo volto un’emozione che, per la prima volta da quando ci siamo incontrati, non gli ho mai visto: PAURA!

SORRY // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora