CAPITOLO 12

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CAPITOLO 12

Ci risvegliamo ancora abbracciati, ma questa volta il sole sta ormai tramontando dietro la montagna. Guardo l’orologio e mi accorgo che sono già le 18:40! Cavolo, abbiamo dormito per più di due ore. Mi volto verso Harry che mi sta guardando con tenerezza:
<< Dopotutto non siamo stati così stretti, non credi? >> mi sorride.
<< No, hai ragione. – concordo con lui – Che ne dici, torniamo in camera? Ho bisogno di farmi una bella doccia rigenerante. >>
<< Mi hai letto nel pensiero … risparmiamo un po’ d’acqua e la facciamo insieme? >>
<< Grazie ma no, preferisco soffrire la siccità! >> gli rispondo ridendo. Queste ore insieme a lui mi hanno messo proprio di buon umore, quanto vorrei che non dovesse partire.
Raccogliamo le nostre cose e ci incamminiamo verso l’interno del Resort; saliamo mano nella mano la maestosa scala che ci conduce al secondo piano e per tutto il tragitto non faccio che pensare a come sarà il momento dell’addio: mancano ormai poco più di trentasei ore alla separazione da Harry e solo ora mi rendo effettivamente conto che non voglio allontanarmi da lui, non ora che lo sto conoscendo meglio, non ora che tra noi si sta creando un certo feeling, non ora che … mi sto innamorando di lui!
Entriamo nella suite e provo a immaginare come sarebbe provare questa sensazione tutti i giorni, vivere con lui, essere al suo fianco 24 ore su 24 … Non riesco a non trattenere un sorriso che mi illumina il viso: sarebbe ciò che ho sempre desiderato, ciò che renderebbe la mia vita un sogno vissuto ad occhi aperti.
<< Vai pure tu per prima a fare la doccia, nel frattempo devo fare qualche telefonata. >>
<< Ok grazie. – entro nel bagno e chiudo la porta alle mie spalle – Ti da fastidio se metto un po’ di musica? >>  gli domando alzando un po’ la voce, in modo che mi senta anche con lo scroscio dell’acqua dalla doccia.
<< No tranquilla, anzi un po’ di musica fa sempre piacere. >>
Mentre inizio a spogliarmi, prendo il cellulare e cerco una canzone che possa piacere anche a Harry ... trovata! Non ho dubbi, questa la conosce sicuramente: clicco play, la musica parte, io mi infilo sotto la doccia e inizio a cantare:
<< “Baby, baby, baby oooooh,
       like baby, baby, baby noooooooo
       like baby, baby, baby, ooooh.
       Thought you'd always be mine, mine.” 
>>
Sento Harry che bussa alla porta e grida per farsi sentire chiaramente:
<< Stai scherzando vero? Ti ritrovi in una camera d’albergo con uno dei cantanti della band più famosa in circolazione attualmente e ti metti a cantare Justin Bieber? >> mi domanda scioccato, ma riesco a scorgere anche del divertimento nel tono della sua voce.
<< Vaiiii Harry canta con me! – urlo a mia volta – “I'm going down down down down           and I just can't believe my first love won't be around.          And I'm like          Baby, baby, baby oooooh … ” >> continuo a cantare, ridendo tra me e me.
<< Ok se la metti così allora … >>
Sento che si allontana dal bagno ma non riesco a capire cosa stia facendo finché ad un certo punto parte a tutto volume dall’altra stanza una canzone a me tanto familiare.
<< Her name is Noel
       I have a dream about her
     She rings my bell … ” 
>> questa volta però, a differenza delle alter volte in cui l’ho ascoltata su YouTube, la voce di Harry non è registrata, ma è dal vivo: Mr Styles sta cantando Teenage Dirtbag proprio nella stanza adiacente … solo per me e non per uno stadio pieno di fan, no … solo per la sua Elena.
Ho un tuffo al cuore, vorrei correre da lui, abbracciarlo, baciarlo, e dirgli “Sì Harry, hai ragione tu, hai vinto la scommessa. TI A-MO!” ma tutto ciò che riesco fare è terminare la doccia a tempo di record, avvolgermi in un asciugamano bianco candido dato in dotazione dal Casta Diva e aprire all’improvviso la porta del bagno: lui è li, di fronte a me, che mi guarda con gli occhi sbarrati: non so se ciò è dovuto al fatto che mi sono lavata in appena tre minuti scarsi, giusto il tempo di una rinfrescata, o se è perché sono in piedi davanti a lui, con indosso solo un asciugamano.
Sta per dire qualcosa quando la canzone arriva al famoso ritornello e scambiandoci una sola occhiata ci capiamo al volo: iniziamo all’unisono a intonare:
<< “'Cause I’m just a teenage dirtbag baby – mi avvicino a lui –  “I'm just a teenage dirtbag baby” – non ci potrebbero essere parole più azzeccate per noi due in questo momento – “Listen to Iron Maiden baby with me” >> parte la seconda strofa ma nessuno di noi due prosegue a cantarla. Ci fissiamo, entrambi in silenzio, finché iniziamo a ridere all’improvviso in contemporanea; Harry non resiste, avanza ulteriormente, allunga le mani verso di me e mi prende in braccio; io continuo a ridere, scherzando lo prendo a pugni sul petto gridando di lasciarmi andare, lui non fa una piega e mi porta verso la camera matrimoniale; arrivati di fronte al letto, mi catapulta direttamente sulla soffice trapunta – per fortuna che prima di uscire dal bagno mi ero fissata bene l’asciugamano addosso, altrimenti a quest’ora avrei potuto benissimo girare il video di Wrecking Ball al posto di Miley – e si lancia vicino a me, facendomi traballare ancora di più sul materasso.
<< Harry, fo-forse è il caso che … >> inizio a balbettare quando mi accorgo che l’espressione del suo volto si è tramutata in qualcos’altro … desiderio!
<< Sìììì? >> mi domanda con voce suadente accorciando sempre di più la distanza tra noi, 50, 40, 30 cm …
<< Forse è il caso che tu vada a lavarti … non vorremmo fare tardi per la cena … >> cerco di dissuaderlo.
<< Elena in questo momento, detto sinceramente, non me ne frega un cazzo della cena! Ho un unico pensiero in mente … >> sempre più vicino. Mayday mayday!!! Houston abbiamo un problema!
<< Credo che dalla fretta di uscire, abbia lasciato l’acqua della doccia aperta … Forse è il caso di andarla a chiudere. >> cerco di convincerlo ad allontanarsi ma il mio corpo la rende un’operazione più complicata del previsto.
<< Pace, vorrà dire che si allagherà il bagno! >> mi risponde d'impulso.
<< Come?! E dov’è finito l’ambientalista anti-siccità che mi piaceva tanto? >> gli sorrido un po’ impacciata.
<< Mhhh … - indietreggia quel che basta per farmi tornare a respirare – se è così allora vado immediatamente a chiudere il rubinetto >> mentre inizio a pensare che forse possa essersi offeso, ecco che mi tranquillizza spazzando via ogni minimo dubbio.
<< Non vorrei mai che tornassimo indietro sulla tabella di marcia per l’operazione "Kiss&Tell", soprattutto dopo i progressi che abbiamo fatto poco fa. Il “mi piaci” è un passo importante Elena, è la parolina magica che precede il “ti amo, I love you, je t’aime, te amo!”, insomma hai capito no?! >> mi fa l’occhiolino e chinandosi all’improvviso verso di me, mi stampa un tenero bacio sulla fronte (sempre molto cavaliere!), dirigendosi poi in direzione doccia.
Sento aumentare il getto dell’acqua e vedo che getta fuori dalla porta del bagno l’unico indumento che aveva indosso: il costume da bagno; dopotutto essere troppo “coperti” non è una delle prerogative di Harry Styles. I suoi pantaloncini bianchi sono ora per terra, vicino al divano, mentre lui è sotto la doccia … il signorino ha lasciato però la porta aperta. Io però non gli do la soddisfazione, così mi dirigo verso il bagno, e chiudo la porta, non evitando però di sentire il motivetto che con allegria sta intonando:
 << “Tramontate, stelle! All'alba vincerò! 
        Vincerò! Vinceròoooooo!!!”
>>
Mi volto e tornando verso la camera matrimoniale, mi metto a ridere riflettendo sulle parole che qualche giorno fa mi ha detto Liam: “Harry vince sempre le scommesse su cui punta!”. Per la prima volta ora, da quando gliel’ho sentito dire, ci credo realmente anch’io!
Dopo essermi rivestita, mi sdraio a pancia in giù sul letto e lascio sprofondare la testa nel soffice cuscino; decido di chiudere gli occhi fintanto che Harry finisce di lavarsi, dopotutto oggi è stata una giornata davvero ricca di eventi ma soprattutto di forti emozioni. Voglio riposare cinque minuti, solo cinque minuti …

SORRY // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora