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ora ci eravamo procurati delle ferite più serie: io sanguinavo dalla schiena e avevo ancora i segni della scossa ricevuta da quella sfera di energia, mentre lo stregone zoppicava leggermente; direi che sono in svantaggio, ma non per questo mi arrenderò. Lo stregone sta preparando un incantesimo, ma lo anticipo distraendolo con un cerchio di fuoco per poi colpirlo con tre lingue di fuoco; lui cade a terra, si rimette in piedi, ma la mano sinistra gli sanguina pesantemente ed è quella dove tiene lo scettro; sfortunatamente si passa lo scettro nella destra e lo usa senza problemi. Lo stregone riesce a cogliermi di sorpresa con un raggio viola dal sottosuolo che mi scaraventa a terra facendomi cadere sul fianco: una bella botta; infatti comincio a sputare sangue. Lo stregone stringe lo scettro con entrambe le mani e lancia un potente raggio, non ho il tempo di contrattaccare e prendo con una mano il manico della mia sciabola e con l'altra l'estremità della lama, mi metto su un ginocchio e metto la sciabola in orizzontale davanti a me: il raggio mi colpisce e finisco al suolo. Lo stregone si guarda intorno aspettando che il fumo si diradi, poi vede che nonostante sono steso con anche i segni di terra sulla faccia mi sto rimettendo in piedi; lo stregone dice: " non è possibile, dovresti essere steso a quest'ora, non hai più forze arrenditi." Gli rispondo: " allora non sono stato chiaro: ci vuole ben altro per uccidere me e non mi arrenderò." mi rimisi in piedi anche se con molta fatica.

la storia di LukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora