Eren Jaeger è un ragazzo di 15 anni, testardo, impulsivo e coraggioso.
Nato il 30 Marzo 835, nel distretto di Shiganshina.
Egli è costretto a vivere dentro delle mura, nell'ignoto. Il suo desiderio è di essere libero, libero davvero e di esplorare...
La solidarietà da parte di altre persone esiste realmente? Vabbè poco importa ora.
Arriviamo a pochi passi dalle mura in men che non si dica.
Saliamo sulle mura e abbasso lo sguardo su tutta la gente giù che ci osserva.
È ora di entrare in azione.
Ognuno comincia ad avvicinarsi alla propria unità. -"Eren"- mi chiama Historia facendomi girare verso di lei. -"Giorno"- rispondo. -"Mettiamocela tutta"- mi sorride. -"O-oh"- annuisco quasi insicuro.
No, non devo essere insicuro, il comandante Erwin sta ponendo la sua fiducia in me.
-"Forza Eren andiamo"- mi tira via Mikasa. -"A-aspettatemi!"- sento in lontananza la bionda.
Corriamo verso il capitano Levi, Hange-san e il resto di quello che dovrebbe essere la nostra unità.
Ormai si sono tutti disposti nelle varie squadre: Armin è con la sua unità, l'11 accompagnato da Connie, Marco, faccia da cavallo e altri. Annie, Sasha e Berthold nella 12 con altri, mentre Ymir e Reiner nella 13, come deciso in precedenza.
-"FORZA SOLDATI IN MARCIA!"- urla il comandante. -"DONATE IL VOSTRO CUORE"- -"SÌ!"- rispondiamo per l'ennesima volta e cominciamo a correre in spedizione.
Attraversiamo le distese campagnole e di tanto in tanto notiamo dei giganti, ma gli ignoriamo, dopo tutto non sembrano avere cattive intenzioni, o almeno per ora.
La disposizione non si disfa e continuiamo verso la foresta dagli alberi giganti.
Per ora zero vittime, strano record.
Infatti, non c'è aggettivo più adatto: strano. Oggi i giganti sembrano calmi, sembrano perché non più di due secondi dopo la mia stupida affermazione che vediamo spuntare due giganti di circa 15 metri correre in modo anomalo verso di noi.
Un unità, credo la 16, si separa da noi per ammazzarli.
L'unità 11 e 12 si separano da noi verso sinistra con i movimenti tridimensionali per poi poggiarsi sui rami di quei alti fusti.
Lancio un occhiata veloce ad Armin e inevitabile il mio sguardo finisce su faccia da cavallo, data la sua vicinanza al mio amico, successivamente distolgo lo sguardo.
La prima fino alla quinta unità si ferma nelle vicinanze.
Dunque capisco che il loro nascondiglio non dovrebbe essere tanto distante da qui.
Alcune unità fanno il giro della zona e altri ancora si addentrano nella foresta, tutti in cerca delle nostre prede.
Corriamo sui cavalli per pochissimo tempo, e intravediamo subito quella che deve essere una caverna, è davvero piccola, insomma, durante il tragitto ne ho visti di più grandi, beh almeno è mimetizzato con il territorio circostante.
Altri giganti si avvicinano a noi, giganti di categoria 3 ai 7 metri, sono davvero tanti che potremo definirla un ondata, e a pararci sono alcune unità.
Mi giro per guardarli e mi rigiro un'altra volta verso la grotta.
Ci fermiamo.
Ora posso permettermi neanche una piccola distrazione.
-"In posizione"- dice il capitano Levi. -"Ci nascondiamo nei cespugli vicini."-
Accanto a me mi ritrovo Mikasa.
Dopo qualche instante la squadra del comandante e la squadra di Reiner entrano in quel nascondiglio.
Spazio autrice Sì, come avete notato non ho postato per un po', sono stata in vacanza -> ho fatto un tour di francia, belgio e olanda in una settimana perciò capite la mia stanchezza, eppure mi sento in dovere di scusarmi lo stesso, neanche nei momenti di "pausa" ho scritto granché, proprio perché non avevo inspirazione.
Oggi sono qui, ja.
Spero che gradiate un po' di erejean dopo lo scorso capitolo dopo che non si sono cagati.
Ho riletto un mio vecchio libro sulla tododeku, (se faceste un giro nel mio profilo a leggerlo non mi offendo mica), ho scorso un botto di errori di qualsiasi tipo e quindi non oso immaginare quanti ne farò qui😼
Domanda:come state?
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