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"AHAHAHA"

Solo questo riuscivo a percepire.

Una grassa risata da una voce molto piacevole.

"ecco la mia compagna di giochi!!" la porta della stanza sbattè forte, e d istinto sussultai per la sorpresa, di conseguenza le sue parole le sentii cristalline, ma non diedi risposta.

"siamo di poche parole vedo" disse lui avvicinandosi a me "qualcosa non va?" stavolta mi urtò e dunque di scatto mi voltai verso di lui "SONO RINCHIUSA IN QUESTA DIAMINE DI CELLA DA NON SO PIÙ NEMMENO IO QUANTO CON QUESTA MALEDETTA GABBIA FATTA GIACCA CHE MI IMPEDISCE DI.. Di... di.." mi fermai, mi resi per un attimo conto del ragazzo alla quale stavo sbraitando, e persi totalmente le mie capacità comunicative.

Lui era alto, capelli scuri, sguardo palesemente di una persona che non si faceva una dormita da un bel po', ma comunque il volto era incorniciato da un fantastico sorriso.

Non poté non notare sulla sua caviglia anche un piccolo tatuaggio, e anche abbastanza inusuale:un cuoricino rosa, frantumato.

Questo ragazzo è davvero particolare.

"di?" mi ghiacciai "C-cosa?" maledetta memoria a breve termine "hahaha stavi parlando" abbassai lo sguardo senza proferire parola "lascia stare.." sussurrai per poi girarmi di nuovo dandogli le spalle "io sono Dominic" disse per poi sedersi di fronte a me e allungare la sua mano "buon per te" risposi per poi alzarmi e sedermi in un altra direzione.

Provai a ignorarlo, ma quel ragazzo è davvero un bambino, cerca di attirare l attenzione in tutti i modi possibile.

Mi urta.

"LA SMETTI DI FARE CASINO?!" il tempo di girarmi per riproverarlo che lo trovai intento a rotolarsi sulla superficie morbida del pavimento.

"ma sei impazzi- pft, vabbè lascia stare" benissimo, dare del pazzo ad un ragazzo che si trova all interno di un manicomio credo sia stata una delle scelte più argute della mia vita.

Come dare del rosso ad un pomodoro.

Lui di conseguenza rise di gusto, quasi strabuzzando gli occhi "sei simpatica" disse poi cercando di placarsi "se lo dici tu" risposi fredda "ma.. Non ho capito il tuo nome" disse poi lui avvicinandosi a me "perché non te l ho detto" dissi poi allontanandomi di qualche passo.

"esatto, simpaticissima" stavolta lo disse quasi in modo acido, ma con un tono anche abbastanza sarcastico,di risposta sorrisi in modo spavaldo e gli diedi le spalle fissando il muro bianco "chiamami Sam" dissi poi alla fine.

Percepii una breve risatina "piacere di conoscerti, Sam"

Cosa Significa Amore. Where stories live. Discover now